Roma, 21/09/1879 - Roma, 18/02/1965
Conosciuto anche come Archimede Bresciani da Gazoldo, è nato a Gazoldo
degli Ippoliti da una modesta famiglia e sin da giovane si trasferì a
Milano dove lavorò come falegname, frequentando contemporaneamente anche
l'Accademia di Brera, sotto la guida di Cesare Tallone.
Ebbe rapporti di amicizia con altri importanti artisti, quali Umberto
Boccioni, Carlo Carrà e Gian Emilio Malerba. La sua prima esposizione
come pittore avvenne a Milano nel 1905. Nel 1909 partecipò con un'opera
alla Permanente di Milano. Nel 1912 tenne la sua prima personale a
Mantova. Accrebbe la sua fama quando, nel 1912, eseguì il ritratto del
re Vittorio Emanuele III. Nel 1919 espose presso l'Esposizione Nazionale
di Belle Arti di Torino. Nel 1921 fu la volta di Roma alla Prima
Biennale Nazionale di Belle Arti e nel 1925 con la Biennale
Internazionale. Nel 1930 partecipò alla Biennale di Venezia con due
opere. Nella primavera del 1932, con l'aiuto dell'amico pittore Mario
Lomini, ordina una mostra di 42 opere a Livorno. Nel 1937 rappresentò
l'Italia assieme a 60 artisti all'Esposizione Universale di Parigi con
l'opera La Migia.
Morì a Milano nel 1939 e successivamente furono organizzate numerose
mostre a Milano e a Mantova.
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