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Fontainebleau, 17/10/1890 - Firenze, 28/01/1982
Nipote di Charles Chaplin e figlia della scultrice e poetessa Marguerite
Bavier-Chaufour, visse a lungo in Italia, fin da bambina, in Piemonte,
in Liguria e poi, dal 1904-1906 circa, a Firenze, dove frequentò gli
studi di alcuni grandi maestri attivi in città, tra cui Francesco Gioli
e l'anziano Giovanni Fattori. Come prevedeva la didattica artistica
dell'epoca, fece numerose copie di dipinti degli antichi maestri della
Galleria degli Uffizi, anche se le prime opere di quegli anni, come il
Ritratto di famiglia in esterno, Les enfants au soleil e l'Autoritratto
con ombrello verde mostrano suggestioni legate al
tardo-impressionismo, come quello di Auguste Renoir e Mary Cassat.
Verso il 1910 si dedicò a tele di grande formato, con una veloce
maturazione del proprio stile, verso forme più sintetiche e costruzioni
basate su grandi campiture di colore, in linea con quanto avveniva in
Francia con Pierre Bonnard e Félix Vallotton. Nel 1910 ricevette, con il
Ritratto di famiglia, la medaglia d'oro dalla Società Fiorentina di
Belle Arti. Seguirono alcune importanti esposizioni: nel 1912 alla
Promotrice Fiorentina, nel 1913 alla Secessione Romana, nel 1914 alla
Biennale di Venezia.
Nel 1916 si trasferì a Roma con tutta la famiglia, dove conobbe il
direttore di Villa Medici Albert Besnard e André Gide. Mentre il suo
successo si andava consolidando, il suo stile si avvicinò alle ricerche
nabis, in particolare di Maurice Denis, esponendo di nuovo alla Biennale
veneziana nel 1920 e al Salon di Parigi, riscuotendo importanti consensi
che la portarono ad esporvi regolarmente da quell'anno.
Nel 1922 lasciò Roma e dagli anni trenta, fino alla fine della seconda
guerra mondiale, visse a Parigi, dove ottenne importanti commissioni
pubbliche per la realizzazione di grandi murali nelle chiese
Notre-Dame-du Salut e Saint-Esprit. Nel 1937 ricevette la medaglia d'oro
all'Exposition Internationale di Parigi e nel 1938 la Legione d'Onore.
Negli anni successivi sviluppò uno stile più decorativo, con superfici
ingigantite e riempite di figure, colori smaltati e massicci inserti
floreali. Accanto a queste opere di grande formato continuò sempre a
produrre anche opere da cavalletto, spesso dedicate a soggetti tratti
dalla vita quotidiana e familiare.
Finita la guerra si stabilì definitivamente a villa Il Treppiede a San
Domenico di Fiesole, venendo celebrata da numerose mostre personali a
Firenze, tra cui una grande antologica a Palazzo Strozzi (1946),
all'Accademia delle Arti del Disegno (1956), all'Institut Français
(1965) e alla Galleria Michelucci (1972).
Tra i musei che espongono opere dell'artista figurano la Galleria
nazionale d'arte moderna di Roma, e la Galleria d'arte moderna di
palazzo Pitti a Firenze.
(wikipedia.org) |
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