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Napoli, 10/12/1841 - Napoli, 23/08/1915
Figlio di un critico, venne avviato all'arte
dal padre.
Allievo a Roma del Marchetti e a Napoli di Mancinelli e di Morelli; da
ultimo frequentò lo studio di Filippo Palizzi, assimilando
quell'amorevole cura nella ricerca della luminosità che seppe imprimere
in tutti i suoi vivaci dipinti, notevoli per la sensibilità con la quale
sono trattate le trasparenze dei cieli partenopei.
Venne definito il "continuatore della Scuola di Posillipo".
Giovanissimo, illustrò romanzi e giornali con felici composizioni
ispirategli dal folclore napoletano di cui fu amoroso cultore.
Espose il Manfredi alla Promotrice di Napoli dell'anno 1868 e a Parma
nel 1872, dove ebbe il secondo premio, La leggenda delle sirene a
Napoli nel 1871, a Milano nel 1872 ed all'Internazionale di Vienna
dell'anno 1874, dove fu premiato con una medaglia d'argento; Le
lavandaie e Marina, a Milano nel 1872; Nuvoloni d'autunno; Strada
di Napoli; Barca da pesca; Caligine; Albero di melograni; La
sera; Cercatori di esca, a Torino nel 1880; Il voto della Madonna
del Carmine, a Parigi e a Londra (venne acquistato da un collezionista
americano).
Altri lavori: La benedizione degli asini; La baracca del Pulcinella;
La nebbia rosa; Notte serena; Marinai che tirano una barca; La
rivenditrice dei frutti di Natale; Spiaggia di Margellina; Una
chiesa a Napoli; L'amore al balcone; Arianna, conservato nel
Museo Revoltella di Trieste; Maria; Barche da pesca; Notte estiva;
Venezia; Quiete e Porto di Venezia, tutti nella Galleria
d'Arte Moderna di Roma; La baia di Napoli; tempere per il teatro di Salerno;
le decorazioni per la casa Miceli e nei palazzi Serignano, Pignatelli,
Rendel; i dipinti per le chiese di Piedigrotta e Gragnano.
Nel suo soggiorno a Parigi, durato otto anni, lavorò per la casa Goupil.
(A. M. Comanducci)
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