Livorno, 13/10/1889 - 09/06/1969
Autodidatta, costretto ad improbi lavori, dedicò all'arte le poche ore
libere. Durante la guerra contrasse un'infermità che l'obbligò
lungamente all'ospedale. Ivi decise di darsi definitivamente alla
pittura (1917). Da quell'epoca l'opera sua è continua.
Espose alla Permanente di Milano, dal 1920 alle Mostre di Brera, a tutte
quelle della Promotrice Torinese, alla "Amatori e Cultori" e alle prime
tre mostre marinare di Roma. Nel 1924, col quadro L'ora dorata prese
parte al concorso Ussi e ottenne il premio Becchi per il paesaggio. Alla
mostra di Palazzo Pitti (1927), ebbe il premio della Camera di
Commercio.
Numerose sono le sue tele, tra le quali ricordiamo: Angolo remoto;
Trabaccoli in porto (Livorno); Monti della Lunigiana; La chiesa di Zublena; Mercato di Biella; Colline Cascianesi; Mucche bianche; Primi
raggi; Tristezza autunnale; All'omba delle querce; Mattino d'inverno
nella Campagna Lombarda; Gruppo della Marmolada; Pescatori sulla riva;
Castagneto in Valcuvia; Dintorni di Lecco ( Museo Civico di Trieste);
Rustico (Galleria d'Arte Moderna di Genova).
A.M. Comanducci (ed. 1962)
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