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Livorno, 10/05/1883 - 07/03/1979
Appena ventenne, gli fu assegnata una medaglia d'argento da una
commissione di cui facevano parte Niccolo Cannicci e Giovanni Fattori.
Espose dal 1905 alle Internazionali Veneziane: nel 1905 inviò
Mezzanotte; nel 1907, Vizio (disegno); nel 1910, Ombre;
nel 1920, Dramma; nel 1922, Musica rustica e Sera;
nel 1924, Ombre e suoni e Luci nell'ombra; nel 1930,
Salto mortale (Circo) e Alla ribalta. Nel 1912 ebbe una
medaglia d'oro dal Ministero della Pubblica Istruzione alla Mostra
Livornese; nel 1913 fu invitato e inviò incisioni alla Esposizione
Internazionale di Brighton. Organizzata dal "Senefelder Club"; e i suoi
lavori figurarono successivamente a Roma alle varie mostre degli
"Amatori e Cultori" e a tutte le esposizioni fiorentine e livornesi di
questi ultimi anni.
Espose a Brera nel 1916 il suo quadro La rissa e nel 1922,
Baraonda. Nello stesso anno figurò a Roma, nella sala riservata al
Gruppo Labronico, con Chiacchiere, che fu acquistato per la
Galleria d'Arte Moderna di Valle Giulia, ed alla Primaverile Fiorentina
con una mostra personale, nella quale Borgata, dipinto di grandi
dimensioni, fu acquistato per la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo
Pitti. Espose poi a Pittsburg nel 1923, Serenata; ad Alessandria
d'Egitto, pure nel 1923, alcuni quadri tra cui Donne e gatti, e
nel 1926 ordinò un'altra mostra personale a Genova, il cui Municipio
acquistò Sera toscana, per la Galleria d'Arte Moderna a Palazzo
Rosso. Altre opere: Circo equestre; Calma; Gregge maremmano;
Nevicata. L'arte del Natali è armoniosa e semplice, libera e
spontanea; e la sua tavolozza ricca, ma raffrenata da un giusto
equilibrio cromatico. Predilige le scene notturne, quelle riproducenti
risse, la malavita e le scene di teatro. E' acquafortista e litografo.
(A.M. Comanducci)
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