Milano, 24/01/1859 - 20/12/1924
Discendente da famiglia patrizia della Brianza. Studiò
contemporaneamente pittura e architettura all'Accademia di Brera.
Il tramonto del 4 giugno 1859 (Dopo la battaglia di Magenta), fu
il primo quadro da lui esposto, e gli fruttò il premio Mylius. In
seguito figurò con grande numero di opere, specialmente all'acquarello,
in molte mostre: nel 1880 a Napoli, con Interno del Duomo di Milano;
l'anno seguente, a Milano, con: Ritorno ai monti; Arrivo del vapore;
Rezzonico; Il frate; Sotto il portico; Risi e sorrisi; Passeggiata
militare e Torrente in Valtellina; alla Esposizione tenutasi
nella stessa città nel 1883 con: Dopo le gallerie; Impressione dal
vero; Rimembranze estive; Una frana; Canal Grande di Venezia; Il turbine
e Nel parco, e con tre acquarelli: In Valganna; In Val d'Esino;
Da Rogoredo, ed a quella di Roma, con: Dintorni di Varese; Fuori
di Varese; Cortile rustico nei dintorni di Milano; Ricordo di Venezia;
Presso la porta; Sorrisi d'estate; Pace dei monti; Il lido; Ritorno alla
pianura
e Le sponde del Ticino (questi due ultimi all'acquarello).
Affermatosi ormai come abilissimo acquarellista, nella quale tecnica
seppe ottenere espressioni notevoli di eleganze e di raffinatezza,
presentò alla Esposizione di Milano, nel 1886: Hyde Park;
Westminster; Abbey; Oxford Street; Broad Sanctuary Westminster; Fleet
Street; On the Mersey Liverpool; Trafalgar Square e l'anno seguente,
a Venezia: Età beata; Tragitto poetico; Cani; Strade di Londra;
Riviere di Verona. Dopo un viaggio, alle Americhe, eseguì I
nostri antenati
attualmente di proprietà del Comune di Milano, che esposto nel 1894
suscitò vivaci discussioni; Dura lex sed lex, acquistato dal
Presidente della Repubblica Argentina; Ciascuno per se' e Iddio per
tutti; L'Arcadia.
Ripreso dal desiderio dei viaggi, visitò l'Inghilterra, l'Olanda e
la Russia, ed in quest'ultimo paese eseguì notevoli quadri, quali
Sponde della Moscovia; le decorazioni nel Salone del Conservatorio
di Leningrado, e nel Caucaso lavori decorativi in palazzi privati.
Operoso ed abile organizzatore, fu lungamente Presidente degli
Acquarellisti Lombardi. Partecipò alle Esposizioni di Parigi, di
Berlino, di Venezia, di Roma.
Alla Esposizione Internazionale di Milano in occasione
dell'inaugurazione del nuovo Valico del Sempione (1906) presentò:
Ritratto; Appennino emiliano; Sulla piazza di Westminster; Sponde della
Moscovia, già citato; Maggio e Santa Russia; a Roma,
nel 1907, agli "Amatori e Cultori", Nei regni delle nevi e il detto
Maggio; alle Biennali Veneziane inviò nel 1912, Stagno e
Triumphalis hora, acquarelli: quest'ultimo conservato nella Galleria
"Paolo ed Adele Giannoni" di Novara, dove trovansi pure: Gli
imboscati; Vogogna dalla ferrovia; Sulla terrazza della valle di
Mergozzo; Il Montorfano dal Lago di Mergozzo; La cascata del Bernina;
Sul Lago di Mergozzo.
Nel 1914, sempre alla Biennale Veneziana, ínviò Ave audaces e
Antenati; nel 1920:
Vecchia Russia; Rustico e Piccadilly Circus, attualmente
di proprietà del comm. dott. Guido Antonioli di Milano; nel 1922: La
neve a Vienna, e Il calmo lavoro dei campi; nel 1924, Il
Kremlino; Grigiore invernale e Fuoco sui monti; alla Mostra
del ritratto femminile tenutasi a Monza nello stesso anno presentò:
Le mie bambine; Mia figlia Irene; Ritratto di famiglia e Ritratto
di signorina. Tra le sue opere più notevoli devono poi essere
citate, in primo luogo, Trasparenze, con la quale il Sala vinse
nel 1908 il premio Principe Umberto; Una sosta nelle Pampas;
Pescatrici d'ombre; Avant l'attaque; Sorprese dal vento; Ore pallide;
Guado.
A. M. Comanducci (ed. 1962)
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