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Venezia, 15/07/1873 - Roma, 07/07/1950
Autodidatta, si pose a dipingere a diciassette anni, studiando il vero.
Trattò tutti i generi, dal paesaggio al ritratto, trasfondendo nei suoi
lavori un accoramento e una squisita malinconia che si riscontra
specialmente nei suoi paesaggi, i quali rimangono così più commossi e
più cari. Egli fu un poeta della tavolozza, il quale all'espressione
emotiva della figura e del paesaggio unì uno spiccato senso decorativo
della forma e del colore ed un sapiente gusto dell'armonia della
composizione.
Espose i primi lavori alla Permanente di Venezia. Con un Interno di
San Marco vinse il premio Fumagalli. Dal 1897 espose alle Biennali
Veneziane: in quell'anno: Caffè a Costantinopoli e I ricchi;
nel 1889: Luce d'argento e Dopo la pioggia (Piazza San Marco);
nel 1901: Maniscalco e Agosto; nel 1903: Velieri in
canale della Giudecca; La chiesetta di notte e Campagna bionda,
attualmente nella Galleria Internazionale di Venezia; nel 1905,
Giorno d'autunno; A Burano e Nel Lazio; nel 1907, Assisi
e Mercato di cocci (Assisi); nel 1909, Sagra di San Giovanni;
nel 1910, trentun quadri, Paesaggi e visioni umbre e toscane; nel
1912: Ritratto di Nino Barbantini; Un'alba e Serenata; nel 1914:
Gita in barca; La danzatrice Dora Angel; Il finale dei fuochi e
Capriccio in grigio e viola.
Dopo la prima guerra europea riprese ad esporre: nel 1922: Una
processione a Bergamo; In Val Brembana e Assisi; nel 1926:
Un eremo (Assisi); A Vittorio Veneto (1916) e La scelta; nel
1928: Val di Non; Lo sterro e Vento di terra; nel 1930,
II pescatore e la sua barca e Vita di bordo; nel 1932: Le
Mantellate; Mimose; Anticaglie; Veduta di Roma; Pesci e Angolo.
Nel 1922 alla Primaverile Fiorentina espose: Val Brembana; Lo scialle
cinese e Crisantemi.
Nel 1924 alla Internazionale Veneziana fu ordinata una mostra
individuale delle sue opere. Vi figurarono: Farfalle della Laguna;
San Domenico da Fontebranda; Il Duomo di Siena; Colle aprico (Val
Brembana); Venezia pittoresca; Vecchie case a Castello; Traghetto
di Lido; Madonna Verona; Povertà serena (San Francesco del
Deserto); Bragozzi chioggiotti; Le torri di San Gimignanio; Bacino
San Marco; Al passo della Presolana; Calma sciroccale; Livigno;
Spiaggia di Lido; San Francesco in Assisi; Il Pomagagnon;
Ritratto; Domenica di marzo; La Laguna del Lido; Piazza della
Collegiata; San Giorgio; Tempo di burrasca; A San Nicoletto;
Piazza del campo.
Sue opere sono conservate nella Galleria d'Arte Moderna di Roma e
precisamente le nominate: Impressioni del mercato di Assisi; Il
maniscalco e Le crete di Volterra. Nella Galleria d'Arte
Moderna di Milano è collocato Fine di marzo. Altre sue opere si
trovano nel Museo Stampalia di Venezia; nel Museo Marangoni di Udine;
nel Museo Revoltella di Trieste. In quello del Lussemburgo a Parigi è
collocato Notturno a San Gimignano.
Alla Mostra dei Quarant'anni (Venezia 1935) figuravano diciassette
opere, datate dagli anni 1910 al 1931. Alla XXIV Biennale Veneziana
(1948) aveva esposto tre dipinti; alla V Quadriennale Romana (1948),
Busano; alla VII (1956) gli venne allestita una postuma con cinque
opere.
(A. M. Comanducci)
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