Preziosi e puri sentimenti dell'animo, amistade,
riconoscenza, voi dettaste al mio Canova questo quadro
gentile ed affettuoso come la Virtù, che dolcemente
simboleggia. Appoggiata ad una semplice tavola di marmo, e
sormontata da elegantissima cornice, si vede la colonna,
sopra cui é posto il busto di Giovanni Volpato, celebre
incisore, ed amico soavissimo di Canova. Il ritratto di lui
è scolpito con tutta quella squisita maestria ch'è propria
di un tanto Scultore, dalla affezione sua particolare per
Volpato maggiormente commosso, per tramandarne alla
posterità viva e parlante l'immagine. Sopra la colonna si
legge la seguente Iscrizione:
IOH. VOLPATO . ANT. CANOVA . QUOD . SIBI . AGENTI . AN.
XXV. CLEM. XIV. P. M. SEPUL. FAC. LOCAVERIT PROBAVERITQUE
AMICO. OPTIM0. MNEMOSINON. DE. ARTE .SUA . POS.
Una bella ghirlanda di rose scendegli dalle spalle, e va
cadendo ad ornare la parte superiore della colonna medesima.
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In faccia al busto sopra un ben tornito sgabello, sedente
e piangente, si vede una bella e fresca giovinetta, con
tanta soavità e con tanta dolcezza atteggiata, che par che
dir gli voglia:
io resterò sempre teco. Una doppia veste Greca la
ricuopre; con la mano sinistra ne raccoglie un lembo, e
s'asciuga con quello gli occhi lagrimosi. La destra è
languidamente abbandonata lungo l'anca. Questa amabile
giovinetta presentasi di profilo allo spettatore, tenendosi
alquanto ricurva, e nell'attitudine della maggior tristezza.
Vicino le sta scritto AMICITIA. Amicizia! Ah! no, Canova,
questo pur dolce e santo nome tutto qui non dice abbastanza;
sì belle e soavi forme in terra non rivestì essa giammai.
Del tuo bel cuore quest'Amicizia è figlia; tu senti come
scolpisci!
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