Pillole d'Arte

    
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(Fonte : Angelo De Gubernatis - Dizionario degli artisti italiani viventi  - 1889)

Vittorio Matteo Corcos

Giovane e valente pittore toscano, nato a Livorno nell'ottobre del 1859, cominciò i suoi studi a Firenze ove frequentemente risiede e studiò quindi a Napoli dove fu uno degli allievi più assidui di Domenico Morelli. Il suo primo quadro mostrò subito che il Corcos era veramente artista predestinato. L' Arabo in preghiera, tale ne era il titolo, venne acquistato da S. M. il Re e trovasi attualmente a Capodimonte. Dal 1880 al 1886, il Corcos visse a Parigi, dove eseguì la maggior parte dei suoi lavori, e fu appunto colà che egli cominciò a farsi strada. Il di lui genere di pittura, elegante e moderna, rappresentante per lo più scene di vita di sport, incontrò il favore del pubblico cosmopolita parigino, e le sue vaghe e leggiadre figure di donna, che gli fruttarono il gentile appellativo di Peintre des jolies femmes, hanno ormai acquistato la folla degli eleganti e ricchi clienti della casa Goupil, per la quale il Corcos quasi unicamente lavora. Le donnine che questo artista dipinge, hanno carni bianche e capelli morbidi e, quel che più monta, hanno tutte una tale quale aristocratica impronta, un cosi delizioso e gentile fascino, che, guardandole, si prova per esse un trasporto incomprensibile e nuovo. Quelle bellezze sono caste, quelle nudità sono pure; da quelle donne non partono lampi di sensualità volgare. Mai sogno di poeta, può aver creato un tipo di bellezza quale è quello ideato dal Corcos nel suo quadro Rèverie, quella gentile figura, più ideale che reale, più affascinante che vera, conquide e innamora e richiama alla mente i versi del povero Praga:

                       Vorrei
                       Errarti intorno al petto, o bella amica,
                       Ma con gioia pudica,
                       E non baciarti e tener gli occhi chiusi
                       Sol nei profumi assorto,
                       Per le tue membra candide diffusi.

Eppure, malgrado che a questo genere di pittura il Corcos, vada debitore della sua rinomanza in Francia, in Inghilterra ed Italia, egli avrebbe maggiore trasporto per l'arte vera, nella quale ha dato prove non dubbie della sua valentia. Nel 1881, infatti, espose al Salon a Parigi un quadro di grandi dimensioni, scena di costumi parigini, intitolato: A la brasserie e nel 1875 allo stesso Salon un grande Ritratto di donna. Per entrambi i lavori la stampa parigina ebbe parole d'elogio, ma il pubblico che compra, preferisce ai grandi quadri i soggetti piacevoli, ai quadri storici i quadretti di genere e il Corcos anche in questi maestro, col suo Neron blessé, con la Lune de miel, e i quadri Les papillons; Le nouveau né; L'amateur d'estampes; Age ingrat seppe contentare i più esigenti. Ricercato in Inghilterra e in Iscozia per eseguirvi diversi ritratti, più volte si recò a Londra e a Edimburgo dove ebbe importanti commissioni e fece vari lavori. Fra i ritratti da lui eseguiti nelle due città suddette, a Glasgow, a Parigi e Firenze ed altrove notiamo a caso i seguenti: Il dottor Leven direttore dello spedale Rothschild, G. Caponi (Folchetto); La signora contessa di St. Roman; La signora Godillot; La signora D'Jerville; Il signor Cipriano Godebski; Alice Barley (attrice del Gymnase); La signora Fenton Jones; La signora Jane Cru Ewing; I coniugi Mac-Candlish; Il signor Bondi, Yorick, una delle figlie di Jack la Bolina, la propria signora, ecc. Un altro lavoro del Corcos, degno di nota, è il Ritratto di Garibaldi che eseguì pel municipio di Livorno, ed un'altra specialità nell'arte sua sono i pastelli che tratta con un sentimento ed una vigoria non comuni, e gli acquerelli, dei quali bellissimi alcuni da lui eseguiti per illustrazioni di libri. Lavoratore indefesso, ingegno vivace e brillante, il Corcos occupa, quantunque ancora assai giovane, uno de' primi posti nell' arte contemporanea.

A. De Gubernatis