Pillole d'Arte

    
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(Fonte : Angelo De Gubernatis - Dizionario degli artisti italiani viventi  - 1889)

Lorenzo Delleani


Pittore piemontese, nacque a Pollone nel Biellese, il 17 gennaio 1840, di famiglia agiata, che lo inviò a Saint-Jean de Maurienne a fare i suoi studi. Erasi dapprima dedicato alla musica, ma nel 1855 l'abbandonò per darsi alla pittura, e frequentò l'Accademia Albertina di Torino sotto la direzione dei professori Arienti e Gastaldi. Il primo quadro da lui esposto fu un Episodio dell' Assedio d' Ancona; indi alla Promotrice di Torino del 1863 , inviò Ezzelino da Romano che contempla l'eccidio di Vicenza. Nel 1864 espose Tasso che esce dall'ospedale di Sani'Anna; nel 1865 , Cristoforo Colombo di ritorno dalla scoperta dell' America; e così di anno in anno Beatrice di Tenda ed Orombello; Corradino di Svevia in casa di Messere Frangipane; indi un bel quadro Supremi momenti, che gli guadagnò completamente la fama di valente pittore.

Nel 1870 alla Mostra di Parma ottenne una medaglia d'argento col quadro Oliviero Cromwell; nel 1871 esegui un dittico Musei, che trovasi nella Pinacoteca di Torino, e l'anno dopo il Ministero dell'Istruzione Pubblica acquistò per il Museo di Bologna un altro quadro che aveva esposto in quella città del titolo A metà strada (costumi del 1600). Contemporaneamente, il Municipio di Milano comprava pure il quadro esposto a Brera: La passeggiata lung'Arno nel 1600. Ne qui s'arrestò la grande attività del nostro artista, che, nel 1873, venne premiato all'Esposizione di Londra con una bella tela Venezia al secolo XVI; e il Municipio di Torino acquistò un altro suo quadro Sul Molo a Venezia; e a Milano vendè Sebastiano Veniero, vincitore della battaglia di Lepanto; al Goupil di Parigi vendè Le regate a Venezia; che aveva esposto nella grande Esposizione Universale del 1878 tenuta colà, e finalmente al Ministero di Grazia e Giustizia L'Incoronazione della Dogaressa Caterina Grimani.

In quest'epoca però si manifestò nella maniera di dipingere del Delleani un grande cambiamento, operato forse da lunghi viaggi fatti all'estero o da desiderio di tentare nuove vie. Un grande paesaggio da lui esposto a Milano nel 1881 dal titolo Quies incontrò talmente il favore del pubblico, che l'artista fu costretto a farne cinque riproduzioni. A questo tennero dietro Romitaggio e Processione di Fontanamora, il primo acquistato da S. M. il Re, ed il secondo premiato con medaglia d'oro alla Esposizione regionale Biellese. Imminente Luna; Sotto Natale (premiata con medaglia d'argento a Nizza); In montibus sanctis; Ombre secolari; Note autunnali; Leida; Helden; La terra; Haya; Festa al romitaggio; In excelsis; Alto Biellese; tele stupende, che, esposte qua e là nelle varie Mostre d'Italia, furono per la maggior parte vendute a Musei o a privati o al Governo.

Parlare a lungo della rara abilità del Delleani non sarebbe possibile nel breve spazio concesso in un Dizionario, pure non possiamo trattenerci dal dichiarare che forse pochi sono i pittori che al pari di questo artista possono vantarsi di possedere un ingegno sì vario e versatile, che sa trattare con la stessa sicurezza il paese e la figura, il quadro storico e il quadro di genere, la scena gaia e quella triste, gli splendidi effetti di sole e la calma malinconica della notte, il vivo agitarsi delle persone e delle cose animate e i bianchi lividi, e i gialli e i pallori della natura morta. Pochi posseggono una tavolozza di così smaglianti colori, pochi si addimostrarono, singolari e studiosi artisti al pari di lui.


A. De Gubernatis