II 7 febbraio dell?anno corrente è morto il pittore
Tommaso Sidney Cooper, che per la sua longeva operosità dai
fogli inglesi e chiamato il Tiziano inglese od anche il
"Decano della R. Accademia ?. Era nato nel 1803 a Canterbury
e visse quindi come Tiziano 99 anni. Dalla sua prima
giovinezza sino all'ultimo anno di sua vita egli lavorò
colla matita e col pennello con una energia che mai venne
meno, e con un entusiasmo che non scemò col tempo. Fino
all?ultimo serbò lucida e fresca la mente e pronta la
memoria soleva parlare dettagliatamente del meraviglioso
spettacolo che si presentò a' suoi occhi di fanciullo
coll'apparizione della grande cometa del 1811; ricordava lo
spavento del popolo e l?eccitamento generale, che si calmò
solamente col ritorno delle truppe, dopo Waterloo. Non ebbe
una fanciullezza fortunata mentr'era bambino, suo padre
abbandonò la moglie e la famiglia, lasciandoli nella più
squallida miseria. Il fanciullo lavorava allora presso un
costruttore di carrozze; ma non perdeva nessuna occasione
per fare schizzi del paese e dei dintorni. Trovato a
disegnare da Doyle, il pittore di scene del teatro locale,
venne da lui incoraggiato ed istruito, e in poco tempo diè
ottimi saggi, profittandone in modo da potersi mettere a
dipingere e a fare ritratti.
John Martin gli diede qualche aiuto, e indi Sir Tommaso
Lawrence, presidente dell'Accademia Reale, lo accolse per
nove mesi nelle scuole dell'Accademia. Dopo altri indefessi
studi, il Cooper si recò all'estero a Bruxelles, prese
moglie; al suo ritorno in Inghilterra espose i suoi primi
dipinti in Londra. Sono ben trecento e quaranta i quadri ad
olio che nella lunga vita, d'allora in poi, il Cooper mandò
alle esposizioni di Londra. Nel 1845 Sidney Cooper venne
eletto socio della Reale Accademia abilissimo nel paesaggio,
la regina Vittoria e il principe Alberto l' assunsero quale
ritrattista delle loro favorite vaccine, dipinti nei quali
riusciva insuperabile. Quando, nel 1897, fu invitato ad
esporre qualche quadro, eseguito negli ultimi dieci anni,
all'esposizione di Bruxelles, protestò di non averne alcuno
presso di sé. Ma, insistentemente pregato, egli ne dipinse
uno, che sembrava lavoro di molte settimane e il quale,
esposto nella sezione inglese, riempi di ammirazione gli
stranieri, che non volevano credere fosse l'opera di un
vecchio di 94 anni.
Cooper dipingeva sovente nella sua casa di città; ma più
spesso a Canterbury, ove costrusse e dotò una galleria con
scuola d'arte, presso alla casa medesima dov'era nato. Tra i
numerosi suoi paesaggi, se ne ricordano alcuni di soggetto
storico; i suoi quadri erano comperati ad alto prezzo.
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