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(Fonte : Emporium - nr 295 Luglio 1919)
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Un dipinto di Francesco Hayez alla Galleria
d'Arte Moderna di Roma
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Il defunto principe Don Fabrizio Ruffo di Bagnara lasciò allo
Stato, oltre la sua ricca biblioteca, un gruppo di dipinti
antichi e moderni, e varia suppellettile d'oggetti d'arte
decorativa, come maioliche di Capodimonte, di Sèvre e di
Vienna, e vasi del Giappone. Ora che la consegna di questa
preziosa eredità è avvenuta,la Direzione Generale di
Antichità e Belle Arti provvede alla sistemazione delle
varie opere nei Musei del Regno. Il quadro I vespri
siciliani di Francesco Hayez (1791-1882) è stato
collocato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna in Roma,
nella sala dedicata agli artisti italiani della prima metà
dell'ottocento, neoclassici e romantici.
Si tratta d'un bel dipinto su tela, alto m. 2.25, largo m.
3.00, che porta la firma dell'autore e la data: Fran.co
Hayez Venez.o dip. an. 1846. Esso contiene tutto il
carattere di soavità e di grazia che va riconosciuto a
codesto romantico di buona lega. L'Hayez fu difatti campione
in pittura del romanticismo italiano, e seppe temperare il
soggetto storico con l'intimità di tenere passioni, l'ardore
patriottico di quelli anni faticosi con verità e
naturalezza, senza smarrir mai il proprio sentimento di
colorista intonato e di nobile compositore.
La tela sapientemente disegnata è impressa d'una cordialità
poetica e molle, che prende l'animo senza troppo agitarlo:
l'aggruppamento largo e giudizioso delle persone, l'ariosa
delicatezza dei secondi piani e del fondo che s'imbeve
d'un'atmosfera dorata, appartano questo quadro da altri che
nella medesima parete gli stanno accanto. Non sarà del tutto
inutile rammentare che in esso furono riprodotti dall'Hayez
i ritratti dei committenti, marchesi Visconti d'Aragona, e
quelli dei loro amici. La testa della giovane gentildonna
svenuta è l'immagine della bellissima contessa
Martini-Giovio; quella del fratello che la sostiene ritrae
le sembianze del conte Pompeo Belgioioso.
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S. |
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