A Parigi, dov'era stabilito dal 1898, e morto il 12
dicembre il notissimo pittore illustratore
Serafino Macchiati.
Era nato a Camerino nel 1860 ed aveva da prima dimostrato il
suo talento di disegnatore lavorando per case editrici
milanesi e per la Tribuna Illustrata.
Invitato a Parigi dall'editore Lemerre, ebbe l'incarico di
illustrare un romanzo di Paul Bourget, ed acquistò subito la
più larga notorietà e la più viva simpatia nel popolo
francese. I romanzi a soggetto contemporaneo e ad ambiente
mondano di Bourget, di Marcel Prévost e di altri scrittori
del genere ebbero in lui un interprete fine e
brillantissimo.
Dotato di gran distinzione di gusto e di precisa eleganza
di segno, seppe tradurre con efficacia e con leggiadria
tutti gli aspetti
della mondanità contemporanea.
Le sue illustrazioni non danno il senso pittorico del
quadro, come composizione e come macchia : sono vere e
proprie vignette, ma moltissime di esse appaiono, come tali,
dei piccoli capolavori, per lo spirito che anima la scena,
per la penetrazione del carattere delle figure, per la
naturalezza dagli atteggiamenti e delle espressioni.
Lo studio e l'osservazione costante e analitica del vero Ã?
palese nella grande varietà dei tipi e nella loro sicura
individuazione, per cui l'opera del Macchiati va
considerata, nel suo complesso, una interessantissima
raccolta di vivacissimi documenti dell'ambiente parigino.
Per molti anni egli fu apprezzatissimo collaboratore
artistico di riviste d'attualità francesi e tedesche.
Recentemente fu collocato un suo quadro nella sala italiana
del Museo del Lussemburgo.
E doloroso che questo abilissimo artista non abbia trovato
in patria quella fortuna che le sue brillanti qualità gli
hanno poi assicurato all'estero.
L'Emporium ha pubblicato un profilo dell'artista ora
scomparso nel fascicolo d'ottobre del 1904.
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