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(Fonte : Emporium - n° 259 - Luglio 1916)
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La mostra Previati-Fornara alla Società di B.A.
di Milano
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Nel marzo-aprile u. s., indetta dalla Società per le Belle
Arti e dall'Associazione Lombarda dei Giornalisti, si a
tenuta a Milano, nel palazzo di Via Principe Umberto, una
esposizione collettiva delle opere di Gaetano Previati e di
Carlo Fornara, a beneficio dei soldati ciechi e mutilati in
guerra. Tale mostra costituì un avvenimento artistico
notevole, come quella che di due pittori assai conosciuti,
ammirati e discussi, e nella pienezza della loro
produttività. ha raccolto gran parte delle opere, molte
delle quali sconosciute al pubblico.
Intorno al Previati si e scritto in questi ultimi tempi
moltissimo; la sua arte a stata esaminata, interpretata,
volgarizzata ad esuberanza, e non accade qui di diffondersi
sulla sua personalità artistica e sull'indole delle sue
ricerche pittoriche. Ormai non rimane che di attendere il
giudizio definitivo del tempo, e vedere in qual misura,
superate le contingenze della moda, del gusto passeggero,
delle reazioni artistiche temporanee, insomma, di tutte le
relatività caduche, l'opera del pittore ferrarese prendera
posto, come valore assoluto, come significato duraturo,
nella storia generale dell'arte.
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Dirò semplicemente che Gaetano Previati mostra tuttavia
la sua grande fecondità d'immaginazione e la sua sempre viva
sensibilità di fronte agli aspetti luminosi della natura. La
sua linea di composizione è sempre grandiosa ed armonica, la
sua visione cromatica sempre distinta e delicata. Quanto a
facoltà pittorica fondamentale, a sentimento artistico
iniziale, egli rientra senza dubbio nella più grande
tradizione italiana, e la continua: e questo e pregio
massimo, e, in oggi, singolare. Nei quadri di figura, quello
che interessa il Previati esclusivamente, secondo il solito,
e la mossa in quanto espressione spirituale, e il
chiaroscuro inteso per mossa, in quanto rappresentazione
luminosa e lirica.
Il suo squisito senso coloristico trova una magnifica
espressione nei quadri di fiori, già ammirati per la soavità
e la freschezza, e ai quali il Previati - come un altro
pittore idealista, il Fantin-Latour - è attratto da un
sentimento ben diverso di quello del pittore verista di
genere.
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I suoi paesaggi sono veramente musicali nei rapporti dei
valori e dei toni, ed hanno, dal canto loro,un significato
che supera quello della solita pittura paesistica. Il
Previati recentemente e felicemente ripreso dei vecchi
motivi della sua produzione con rinnovata commozione
artistica: così riappaiono con diversa interpretazione i
Funerali d'una vergine
e il Viaggio nell'azzurro. Il motivo del Re Sole
si ripresenta nel quadro La Regina, bellissimo per
finezza e trasparenza di colore e per composizione
fantastica. Come i maestri antichi, da Giorgione a
Rembrandt, il Previati ama le composizioni di mezze figure,
forme particolarmente atte a suscitare un'impressione intima
e meditativa, e a intensificare l'espressione della figura
umana: così il suo nuovo disegno di mezze figure Gesù fra
gli Apostoli è di una rara intensità.
II vasto quadro della Battaglia di Legnano, col
monumentale profilo del Carroccio. a una bella visione
eroica, un quadro che ha delle qualità di composizione e di
movimento di prim'ordine. Insomma, coi suoi dipinti vecchi e
recenti, il Previati ha suscitato il solito interesse e
imposto il consueto rispetto.
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Di
fronte alla personalità del Previati contrasta curiosamente
quella di Carlo Fornara. Mentre il primo suggerisce le forme
senza costruirle, sfugge con manifesta repulsione la
rappresentazione oggettiva del mondo esteriore, è di una
sensibilità e di una immaginazione ultra-romantiche, il
secondo si pone sempre di fronte alla natura con lo spirito
di un verista preciso e analitico, si compiace di
determinare e incidere i particolari, ricerca la semplice
poesia del paesaggio alpestre senza alcuna trasformazione
fantastica.
II Fornara, come a noto, è un continuatore del Segantini. La
tecnica divisionista viene da lui usata con evidente
spontaneità e convinzione, e con risultato di bellezza e
lucentezza coloristica: egli la applica per un vero bisogno
del suo temperamento pittorico, come la più adatta a rendere
gli effetti naturali da lui osservati e tradotti
artisticamente.
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Infatti
la trasparenza atmosferica, la nettezza e precisione di
contorni dei paesaggi montani sono mirabilmente rese della
sua fattura minuta e incisiva e dall'accostamento dei colori
puri. Quantunque tutti i suoi paesaggi siano presi dal vero
apparentemente senza modificazioni intese a creare una
composizione stilisticamente interessante, molti sono scelti
con buona ricerca della linea ampia e decorativa. Ma i pregi
precipui dei dipinti del Fornara sono la chiara brillantezza
del colore e la brillantezza della fattura nei dettagli.
Molti dei suoi paesaggi sono dipinti a luce meridiana
diffusa, con effetto naturalmente crudo: tuttavia, in
confronto dei quadri di tanti impressionisti moderni, hanno
il pregio di dare, oltre l'effetto luminoso, la
rappresentazione formale e concreta del vero. Nei paesaggi
crepuscolari o notturni, il Fornara trova tinte di vera
delicatezza e si dimostra sensibilissimo al chiaroscuro
poeticamente significativo. Nel complesso egli si riafferma,
in quest'ultima mostra artista di coscienza sicura e di non
comune sapienza pittorica.
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A. Locatelli Milesi
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