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(Fonte : Fiorentina Primaverile - 1922)
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Agostino Bosia
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nato a Torino nel 1886. il suo maestro è stato Leonardo
Bistolfi, il quale meglio che la tecnica della pittura -
egli scultore - gli apprese lo spirito dell'arte, il modo
col quale si può arrivare alla personalità dell'espressione.
Il Bosia si è svolto dipoi obbedendo alla legge del suo
temperamento, indirizzandosi per tutt'altra via di quella
del maestro.
Oltre che la sua arte, il suo credo artistico può farcene
testimonianza: «Sogno - egli scrive - di fare un'arte che
tragga i suoi elementi emotivi direttamente dalla vita e che
si esplichi con una tecnica spregiudicata, pur nel rispetto
della tradizione, ispirata dalla natura e che come questa si
nasconda il più possibile ne' suoi mezzi e ne' suoi scopi».
Il Bosia ama di rendere nella sintesi delle sue composizioni
- nelle quali il senso della vita si allea con un originale
visione decorativa - la poesia della vita moderna, il suo
spirito nascostamente tragico, la sua bellezza dimessa e
rude, la sua anima nostalgica.
Il Bosia ha esposto assiduamente dal 1909 al '20 alle
Biennali veneziane, a tutte le Secessioni romane, spesso a
Milano e sempre nelle mostre torinesi. L'Internazionale di
Monaco lo premiò con medaglia d'oro, e una medaglia
d'argento l'ebbe a San Francisco; un'altra medaglia d'oro a
Torino nel 1921.
Opere sue si trovano in varie importanti collezioni: quella
di Arturo Toscanini a Milano, quella della Marchesa Dufur
Berte Balbi a Genova, del Conte di Roascio a Dronero, del
signor Attilio Vercelli a Milano. Anche le Gallerie d'Arte
Moderna di Roma e di Torino hanno accolto quadri del Bosia.
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Opere esposte : |
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Dipinti a olio.
1. Ritratto di Leonardo Bistolfi.
2. L'Attesa.
3. Fiori.
4. Minaccia sui Nidi.
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