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(Fonte : Fiorentina Primaverile - 1922)
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Ugo Giannattasio
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Fra i giovani artisti intolleranti delle abusate
consuetudini della pittura d'oggi, Ugo Giannattasio ci
risulta fra coloro che si prodigarono a quegli eccessi
verbali e formali da cui talvolta si fa pure sentire una
aspirazione sincera, un tormento non ingiustificato. Non per
altro vediamo il primo tempo del suo lavoro occupare la sua
intelligenza, tutt'altro che non avveduta, anzi persino
maliziosa, in una serie di esperienze di genere futuristico
le quali, secondo noi, non hanno corrisposto alle ambizioni
del fremente artista.
Dopo questa prima fase di lavoro consumata a Parigi negli
aurei giorni della nostra prima giovinezza, la guerra prese
Ugo Giannatiasio,
e alla guerra egli attese con ardore e convinzione per quasi
un lustro. E' soltanto da poco dunque, che la sua attività
di artista ha
ripreso il suo corso interrotto. Ripresa del resto, di buon
auspicio, poiché vediamo l'artista armato di un più maturo
ideale cimentarsi
con un metodo tranquillo di lavoro, avido di conciliazione e
di osservazioni devote.
Le nature morte che il Giannattasio presenta in questa
mostra sono saggi dai quali emerge uno studio sincero e
subordinato ad una
concezione guardinga della pittura e delle sue applicazioni.
Esse chiariscono il proposito di un'artista che si vuol
misurare senza
infingimenti, senza nascondersi gli ostacoli che insorgono
una volta che ci poniamo dinanzi alle cose senza il sostegno
di vane
ideologie.
E alle osservazioni nutrite quasi di un crudo realismo egli
corrisponde ottenendo risultati efficaci dei quali se ne
giova la nuova
esperienza che sta acquistando.
M. B.
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Opere esposte :
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Dipinti a olio
1. Fruttiera
2. Il Bricco
3. Bottiglia e bicchieri
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