|
(Fonte : Fiorentina Primaverile - 1922)
|
|
Edita Walterowna Zur-Muehlen
|
|
Gruppo "Valori Plastici"
E' nata nelle province baltiche della Russia, nel... non
insistiamo: è una signora e la furia bolscevica ha disperso
i registri dello Stato Civile. Vinte le inevitabili
malevolenze della famiglia, la signora Zur-Muehlen, all'età
di ventun'anno, poté finalmente darsi allo studio della
pittura e, per seguire la non meno inevitabile corrente
migratoria degli artisti di oggi, si recò a Parigi. Nella
capitale di Francia, ella non frequentò accademie o scuole
di sorta, ma fu paga dell'intimità che trovò nell'augusto
deposito dell'arte universale: il Louvre.
Quindi, la signora Walterowna, desiderosa forse di climi più
metafisici, si condusse nella patria di Kant, dove per alcun
tempo fu assidua allieva di quell'Accademia. Ma, si sa, la
critica della ragion pura non è tale da soddisfare
pienamente uno spirito che sospira alla completezza
plastica, però la nostra pittrice, dalla lontana Konigsberg,
trasvolò, come una rondine in autunno, a Roma, dov'essa vive
tuttavia e lavora. Nel primo periodo italiano, cotesta
giovine artista baltica, si sentì come abbacinata dalla
dorata sontuosità dell'ambiente, onde le opere di quel
periodo appaiono come i frutti di uno stato di ebrietà quasi
sonnambulica. La tragica fase della guerra la tenne in un
greve sopore, dal quale risorta, assieme al rifiorire della
pace, la signora Zur-Muehlen, con forze rinnovate ritornò
alla pittura, e, nulla perdendo del suo forte istinto e
delle sue valenti qualità native, seppe indirizzarsi per una
via di consolidamento della forma e degli aspetti.
Frutto di questo trapasso e di questo lavoro tenacissimo,
sono le opere qui esposte, nelle quali sono da rilevare le
notevolissime qualità di stile, un tal sentimento castissimo
e dolce della natura e un amore umile o assieme fiero ai
gesti, ai movimenti, alle attitudini degli uomini, degli
animali, della terra e del cielo. L'esempio della signora
Edita Walterowna Zur-Muehlen ci dà sicuri affidamenti che
l'arte plastica, trattata dalle donne, si avvia verso sicuri
destini. Maschi, inchinatevi!
Alberto Savinio
|
|
Opere esposte :
|
|
(Dipinti a olio)
1. Ascensione (1913)
2. Prospettiva spaziale (1913)
3. L'origine della cupola (1913)
4. Tramontana (1920)
5. Costa Sole (1920)
6. Montagne (1920)
7. Montagne (1920)
(Disegni. 1920)
Lo spazzino comunale
Il suo paese nativo,
Il solitario
Dolce frutto
Ricchezza meridionale.
|
|
|
|
|
|
|
|