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(Fonte : Fiorentina Primaverile - 1922)
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Renato Natali
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Questo livornese puro-sangue non è davvero un accademico. Tutti gli
artisti hanno avuto almeno il fac-simile di un maestro. Renato Natali
non ha mai avuto maestri. E l'istinto che, dopo avergli imposto di
dipingere, gli ha insegnato anche tutti i segreti dell' arte o, per
ripetere un suo termine favorito, del mestiere. E' nato pittore e
pittore nel senso più giusto della parola, anche se alcuni suoi critici
andando a ricercare la fonte della sua ispirazione, si sono illusi di
trovarla se non fuori della pittura, per lo meno al confine fra pittura
e letteratura.
E' un illustratore della vita di Livorno e specialmente della vita
notturna: all'idillio preferisce però il dramma. Le sue opere più
significative appartengono tutte a quello che egli chiama il «ciclo
livornese» e che ritrae gli ambienti più caratteristici della sua città
natale. Certe sue «risse», han valso a procurargli una meritata
notorietà: luci bizzarre e fantastiche; contrasti violenti, quasi
brutali, di colore; strani giochi d'ombre; gruppi di figure
meravigliosamente vive e confuse in mischie feroci e, come sfondo,
qualche via della vecchia Livorno.
Ma il segreto di quest'arte, rude impetuosa ed istintiva, risiede, oltre
che nelle sensazioni intensamente drammatiche che riesce a dare, nella
linea secondo la quale ogni quadro appare saldamente costruito e
nell'armonia che regola e fonde tanta forza e vivacità di contrasti.
Appartiene al «Gruppo Labronico».
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Opere esposte : |
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Dipinti a olio.
1. Borgata
2. Musica rusticana
3. Allegria rusticana
4. Ponte
5. Quiete
6. Case
7. Carabinieri
Dall' 8 al 13 litografie e acqueforti
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