... dieci anni di esposizioni a Brera   (Pagine 0 )      Fonte : I miei ricordi - 1891

{\rtf1\ansi\ansicpg1252\deff0\deflang1040{\fonttbl{\f0\fnil\fcharset0 Book Antiqua;}} \viewkind4\uc1\pard\f0\fs24 ... Dieci anni di esposizioni a Brera \par \~ Nel mio lungo soggiorno in Milano, posso proprio dire di aver lavorato: mi \'e8 accaduto in un anno di fare perfino ventiquattro quadri tra grandi e piccoli. Per dare un\rquote idea al lettore della fortuna veramente fantastica che mi proteggeva, dir\'f2 che molti quadri, appena venduti, venivano subito ricercati da due, tre, quattro mecenati nello stesso giorno. Trovandomi a Loveno, ricevetti un giorno una lettera del mio caro Grossi, il quale, cos\'ec dolce, buono per me, si dava pi\'f9 fastidi certo ch\rquote io spontaneamente osassi recargli, conoscendo le sue occupazioni. \par \'ab Caro Massimo, il Ferra\'f9 \'e8 venduto; ho qui cinquanta luigi a tua disposizione. \'c8 pur venduto il Bellaggio, e fra due o tre giorni me ne sar\'e0 pagato il valore. Il compratore del Ferra\'f9 \'e8 il conte Tosi. Il Bellaggio non posso dirti da chi sia stato acquistato: il consigliere Gironi me ne ha fatto, non so perch\'e8, un mistero. Basta, quel che preme di conoscere \'e8 la faccia del nemico, e questo tra pochi di avrem pur da vederlo! Quest\rquote incognito mecenate voleva anche il Ferra\'f9, ma arriv\'f2 tardi: epper\'f2 ti prego di fare un altro quadro della dimensione di quello che rappresenta Bellaggio, che gli faccia accompagnatura: il soggetto probabilmente sar\'e0 lasciato in tuo arbitrio. Se poi chi paga ne vuol uno di sua fantasia, lo far\'e0 saper presto. Non ho parlato di prezzo, ma ormai le tariffe del prestinaio Massimo sono cos\'ec conosciute, che anche una bambina pu\'f2 andarvi a far la sua piccola provvigione. Ieri Hayez mi disse di essere incaricato dal conte Arese di omperargli il Ferra\'f9! son poi tre. Anche Arese \'e8 arrivato tardi. Il Bellaggio mi \'e8 pure stato chiesto oggid\'ec dal conte Porro; e anche lui \'e8 arrivato troppo tardi! Tu vedi ch\rquote io sono un bravo uomo; in una piccola lettera ti mando i danari, commissioni, e gloria! Se brama di pi\'f9, il signorino, favorisca spiegarsi! I saluti a Manzoni, i rispetti alla famiglia, a casa Beccaria e alle gentili ospiti di quello. Il tuo GROSSI. Milano, 3 ottobre 1834.\'bb \par Questa graziosa lettera l\rquote ho voluta citare, sebbene sia d\rquote una data assai anteriore a quella che ora i miei Ricordi hanno raggiunto, poich\'e8 essa serve senza tante spiegazioni e descrizioni (talune delle quali mi cagionerebbero un imbarazzo naturalissimo) della grande, dir\'f2 meglio, della incredibile bont\'e0 colla quale il pubblico milanese accolse e festeggi\'f2 i miei primi lavori, e venne sempre aiutandomi in seguito. Bisogna dire che non ho mai trascurato la virt\'f9 della discrezione. Ne\rquote primi anni che esposi quadri a Milano, le mie esposizioni furono copiose; ma poi adagio adagio mi eclissai volontariamente; dopo il 1835 mi limitai a produrre da tre a cinque quadri: sicch\'e8 non invadevo, non seccavo. Vi fu soltanto un po\rquote di recrudescenza nel 1837: ma n\rquote era causa il colera dell\rquote anno prima che aveva impedito l\rquote esposizione, quindi un po\rquote di pletora artistica. La lista delle mie esposizioni a Brera dal 1833 al 1843 \'e8 cos\'ec breve, che posso qui trascriverla, se mai ci\'f2 potesse tornar gradito a qualche amico lettore. \par \~ \par ESPOSIZIONE DEL 1833. \par Combattimento al Garigliano fra Spagnuoli e Francesi. Veduta della Cadenabbia sul lago di Como. Idem della Maiolica sullo stesso lago. Idem di Cernobbio, come sopra. Battello da pescatore. L\rquote imboccatura del Gresio vicino a Cernobbio. Castello d\rquote Azeglio. Veduta di Grianta sul lago di Como. Seno del lago di Como presso Balbiano. Fontana della Perlasca, pure presso Balbiano. Sfida di Barletta. Marina presso Sorrento. San Pietro d\rquote Acqua Acetosa. Marina. Porto di Cernobbio. Case alla Perlasca. Fieramosca che giunge all\rquote isola di Sant\rquote Orsola. \par ESPOSIZIONE DEL 1834. \par Veduta della Tremezzina. Paese d\rquote invenzione, coll\rquote episodio dell\rquote ombra dell\rquote Argalia che appare a Ferra\'fa. Brindisi di Francesco Ferruccio, generale de\rquote Fiorentini, a\rquote suoi soldati prima della battaglia di avinana, per commissione della signora marchesa Visconti d\rquote Aragona. Contadina insegu\'edta dai Pirati, per commissione del conte Maz\'e9. Disfida di Barletta \endash per commissione del signor cavaliere Paolo Toschi. Battaglia di Gavinana \endash per commissione del signor marchese Antonio Visconti. Combattimento di Diego Garcia di Paredes contro molti Francesi sul ponte di barche del Garigliano \endash propriet\'e0 del signor Carlo Galli. \par ESPOSIZIONE DEL 1835. \par Bradamante che combatte col mago Atlante per liberar Ruggero dal castello incantato. Una vendetta, dono alla chiesa di San Fedele. Un riposo di caccia. Difesa di un ponte \endash propriet\'e0 del signor Pietro Tron di Torino. Ferra\'f9 a cui appare l\rquote ombra dell\rquote Argalia. Un combattimento, commissione del signor Baldassarre Ferrero di Torino. \par ESPOSIZIONE DEL 1837 \par I funerali del duca Amedeo VI (conte Verde). Inondazione in una valle delle Alpi. Veduta del Castel dell\rquote Ovo. Combattimento tra Ferra\'f9 ed Orlando. Battaglia fra Rodomonte e Brandimarte. Astolfo che insegue le Arpie. Cascata della Dora presso Saint Didier. Paesaggio con animali. Veduta della Campagna romana. Piccolo paesaggio. \par ESPOSIZIONE DEL 1838 \par Grande inondazione. Bradamante, atterrato Atlante, chiede la libert\'e0 di Ruggero. Passaggio di truppe. Napoleone che arringa i soldati in Egitto. Macbeth e Banquo che incontrano tre streghe. Ippalca, messaggero di Bradamante a Ruggero. \par ESPOSIZIONE DEL 1839 \par Combattimento di Gradasso e Rinaldo. Il duca Amedeo VI riceve prigioniero Michele Paleologo. Zerbino ed Isabella. Ferra\'f9 e l\rquote ombra dell\rquote Argalia. \par ESPOSIZIONE DEL 1840 \par Sacripante ed Angelica. \endash Dal canto 1\'b0 dell\rquote Ariosto. Mulino presso S. Pellegrino. La difesa di Nizza contro Barbarossa ed i Francesi \endash di commissione di S. M. il Re Carlo Alberto. \par ESPOSIZIONE DEL 1841 \par Riposo di caccia. Temporale. La battaglia di Torino. La battaglia del Col d\rquote Assietta. Paesaggio d\rquote invenzione. \par ESPOSIZIONE DEL 1842 \par (Nulla esposi, sebbene non pochi quadri siano stati eseguiti e venduti.) \par ESPOSIZIONE DEL 1843 \par Campagna di Roma. Contadinella alla quale \'e8 caduto l\rquote asino in cattivo passo. G. Sforza nell\rquote atto di gettare su un albero l\rquote accetta per trarne pronostico se debba farsi soldato. \par Credo superfluo il dire che ho lavorato ben pi\'f9 di cos\'ec, ma nel mio studio, senza sforzar troppo quella tal corda della tolleranza artistica che alla fine poi si rompe. La tentazione di cedere a\rquote suggerimenti dell\rquote amor proprio era grande; potevo lasciarmi allettare dalla teoria del tirar gi\'f9 presto; potevo trinciare, ec. Niente di tutto questo. Lo affermo sull\rquote onor mio: non mi stimai pesare un\rquote oncia pi\'f9 di prima: lavorai come se fossi stato ancora presso Checco Tozzi o il sor Fumasoni. Mi sono sempre guardato scrupolosamente di fare il giudice ed il saputo; e quella volta che ho dato un parere in un quadro, l\rquote ho dato con delle ragioni e considerazioni che toglievano al mio scritto ogni carattere di sentenza. Sono sempre stato cortese con tutti gli artisti, amici o no, e ci\'f2 non m\rquote\'e8 punto costato mai fatica: m\rquote avrebbe bens\'ec costato fatica il contrario, che urta la mia natura. \par I quadri de\rquote quali sembra che il pubblico abbia recato pi\'f9 favorevole giudizio (ed io internamente gli ho dato ragione), furono: La vendetta, che ho riveduto con piacere nel 1860 in casa Poldi-Pezzoli. L\rquote Ombra d\rquote Argalia, Il combattimento di Bradamante con Atlante, La morte del conte Montmorency, Contadina alla quale \'e8 caduto l\rquote asino in un mal passo, Ippalca e Ruggero..., e qualche altro. La morte del conte Montmorency non mi pare sia stata esposta a Brera. L\rquote Ariosto mi forn\'ec la massima parte dei miei primi soggetti, e non avrei saputo trovar meglio altrove. \par Volendo io seguire una pittura, che da un lato mi fornisse il modo di valermi de\rquote miei lunghi e faticosi studi co\rquote quali tentai di avvicinarmi alla verit\'e0, e dall\rquote altro lasciasse un campo ampio alla fantasia ed a concetti elevati, nessuno pi\'f9 dell\rquote Ariosto poteva aiutarmi. Anzi tutto, ci\'f2 che principalmente mi guidava era il sentimento della natura: mai non pensavo all\rquote effetto direttamente; ma se l\rquote ottenevo, desideravo ottenerlo nobilmente, ascoltando con pazienza i consigli che il sentimento della natura mi suggeriva. Forse in quel tempo l\rquote arte non era compresa a questo modo, epperci\'f2 io fui una novit\'e0, una cosa curiosa. \par E anche questo contribu\'ec a farmi una facile celebrit\'e0. Modestia a parte, credo che in quei quadri ed in alcuni altri che ho poi fatti, qualche merito reale ci sia, sopratutto se confronto il metodo allora da me seguito con quello che adottano ora molti artisti anche rinomati: ho visto de\rquote paesaggi, l\rquote autore de\rquote quali mi sembra dicesse allo spettatore: \endash Volevo fare un bell\rquote albero e delle belle pecore, ma siccome avevo fretta, e il prezzo era gi\'e0 combinato, ho tirato gi\'f9 quattro segni; i quali per\'f2, ben riusciti come sono, danno un\rquote idea distintissima dell\rquote albero e delle pecore.- \par \~Massimo Taparelli D'Azeglio\~\~\~\~\~\~\~\~\~\~\~\~\~ \par }