{\rtf1\ansi\ansicpg1252\deff0\deflang1040{\fonttbl{\f0\fnil\fcharset0 Book Antiqua;}}
\viewkind4\uc1\pard\f0\fs24 10\tab svolta del ritorno all'ordine solo perche aveva abbracciato, g'\'e3 prima della Guerra, un
\par ideale classicists. Niente di pi0 equivoco, ovviamente.
\par Se artisti come Laurenti avevano resistito, ed erano sopravissuti, alla stagione delle avanguardie, a cui potevano ancora contrapporre la loro antitetica visione del mondo, ben pi0 difficile, se non impossibile, era misurarsi con quel ritorno all'ordine che in Italia, pur nelle diversificate accezioni, si poneva apparentemente sulla stessa linea d'onda di quel classicismo che anche Laurenti praticava nel secondo decennio del XX secolo, ma con criteri molto diversi e addirittura incompatibili con il montante novecentismo degli anni venti.
\par Per quanto possa sembra re incredi bile, occorre registrare un dato di fatto che la dice lunga sull'isolamento che gi\'e3 in vita aveva circondato la figura di Laurenti; a differenza infatti di tanti altri suoi colleghi, a lui non e stata dedicata alcuna monografia, neppure quando la sua vicenda poteva apparire, negli anni dieci, tra le pi0 rilevanti, connotata come era da successi internazionali e da riscontri continui della quality del suo impegno, confermati dai prestigiosi acquisti dei pi0 importanti musei italiani ed europei.
\par Tanto pi0 preziosa appare pertanto la ricerca di Cristina Beltrami - coadiuvata da schede scientifiche di Martina Massaro e Domenica Maruzzo e da un saggio sulla produzione architettonica di Martina Carraro - che ha ricostruito, sulla base incontrovertibile dei documenti dell'epoca, le vicende non solo biografiche ma creative e della recezione critica, delineando un quadro pressoche completo di una esperienza particolarissima nel panorama italiano dell'epoca quale e stata quella di Laurenti.
\par Finalmente, dopo quasi ottant'anni dally morte, appare una ricostruzione dettagliata ed esaustiva, come si conviene a quelli che sono stati i protagonisti di un'epoca; se non all'Accademia, dove Laurenti non ha mai insegnato (distinguendosi in questo dai "maestri del vero" che era no diventati professori), certo alle Biennali storiche, in quei vent'anni, dal 1895 al 1914, che hanno visto la nascita e l'affermazione internazionale dell'Esposizione Internazionale di Venezia nella gestione del segretario generale Antonio Fradeletto. E accaduto perb che, dopo la fortuna critica che aveva collocato Laurenti, in vita, tra le celebrity dell'arte contemporanea, calasse un silenzio di decenni, inter\'acrotto solo dall'unica ricognizione critica che Luciano Caramel ha effettuato nell'ormai lontano 1985, tracciando un sintetico ma corretto profilo della poetica laurentiana; degli esordi in chiave di verismo aneddotico, passando per la svolta degli anni novanta, sensibile a quella "sindrome nordica" che Vittorio Pica aveva identificato come una sorta di epidemic che aveva contagiato gli artisti italiani, fino all'adesione a stilemi Liberty, rivisti perb in chiave personale di rilettura del Rinascimento italiano, come si verificb nel convincente fregio in ceramica esposto alla Biennale del 1903 - Le statue d'oro - tuttora conservato a Mesola, paese natale del pittore nei pressi di Ferrara. Attraverso un meticoioso lavoro di spoglio della stampa dell'epoca Cristina Beltrami ha potuto ricollocare nella corretta sequenza cronologica la realizzazione di alcune opere tra le pi0 importanti dell'artista, cosy che consente quindi di rettificare la pe\'acriodizzazione della produzione di Laurenti e quindi anche di riformulare it giudizio critico relativo a anni importanti della svolta tra la prima maniera e quella matura, in chiave allegorico-simbolica. Alcuni esempi possono dare l'idea delle conseguenze che si possono trarre da quest spostamenti: l'anno di esecuzione di Foglie cadent' della Collezione della Fondazione di Venezia e it 1892 e non il 1907come veniva oramai riportato correntemente; Via Aspra della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma non \'e9 stato dipinto nel 1895 ma invero due anni prima, nel 1893, e Finis est anima mea del Museo Bottacin di Padova \'e9 stato identificato con il dipinto intitolato Lutto che Laurenti espose gi\'e3 a Milano nel 1884. II dipinto che per anni e stato pubblicato come Prim! approcci del 1884 si e scoperto avere un titolo differente - Scaramucce al confine - che ha permesso di rintracciarne lifter espositivo. Alla stessa maniera ci sono buone ragioni per ritenere che Armonie della sera della Galleria Ricci Oddi sia del 1900 - e non del 1902 - poiche col titolo di Hirtenleben sarebbe stata esposta anche alla Mostra di Monaco di Baviera nel 1900.
\par Ritrovamenti, precisazioni e recuperi che grazie all'appassionata e competente ricerca di Cristina Beltrami hanno contribuito ad aggiornare it catalogo generale di Cesare Laurenti, un artista che si pub apprezzare ora in tutta la sua complessit\'e3 e quality artistica grazie a questa pubblicazione: un volume elegante e un prezioso strumento di studio.
\par
\par schede di
\par Crisitina Beltrami\tab c.b.
\par Domenica Maruzzo\tab d. m.
\par Martina Massaro\tab m. m.
\par 102\tab 1. I due confinanli o Scararnucce al confine\tab 2. La pescheri a in Campo San Pantal on
\par 182.4\tab 1SPA
\par Olio su tela 152 x81 cm\tab Pastelbsu carta, 161 x110 cm
\par
\par Firmato in baato a sin iFtra: "C. Laurenti 684". ColleziDne privata.
\par 8bliografia: R. Pccaderi3 1224, p. 28; Maestri Ma\'aclizoi 1984, s.p; CesareLautenti 1985, s.p. Sposizbni: Milano 1884, n. 331 [Scararnucce a! coofrnc_J: enlogna 1984, s.n. (Prirni 4cprocc& Me\'ac&Dia 1924, n. 1 (Prirni aAorocci).
\par Data l'esiAenza di una cartolina d'epcca (fig. p. 38) de riprcduce it dipinto col blob de I doe confictanti, mi sento di identificare questa tela con fcaramt:cce alconfineche Laurenti espone ally mostra a nnuale di Brera nel 1884 e che L. Chirtani derritre come un \'abquadroaneddotico, grazioso, sclo d'invenzbne\'bb (CW141411884, p. 234). II tilolo, pit) sbrigativo, di Primi appro:d \'e9 stato impiegato dalla bibliografi3 siccessitta per similitudine con it dipinto del 1889 (fig. p. 47). La selta del soggetto, come appunto nota Chirtani, none the un pretelo per racconta re una seen di genere, leziosa ecromaticamente vivace, come it pubbhco milanese si attendera dalla saysla veneziana. Laurenti ncn delude le aspettatitte: in un impiantocomposttivoverticale, stringe la scena sui due protagcniAi a cui d\'a7 pari (Gallo che alla natura Mita in primo piano. Non tralascia una dexrizione puntiglioss della gelualit\'e0: 13 ccntadina tiene 13 m3no destra appcggiata all3 walliera e la sinistra sato it rnento di un vdto hen definito,anche nella sua espressione imbronciata; I'innamcrato invece sernhra bbigliar1.9 prole di perdcno. Ccn pxhi e calibrati tccchi Laurenti alza i toni crom3lici del dipinto: sceglie it row per it grembiule e foulard che richi3mano 1.e puntine infilate nel legno. Fora proprio nella n3tura mata Lau\'acrenti raggiunge tl bran pit! felice delta Lela: la cassetta dell'uva, l3 botte, le foglie ingiallite a terra dimastranol'acquist bre della lezicne di D. Maelhecollocanol3Kena in una calda gicmata d'autunno. Mel 2008, in cccasicne di una mostra alla Galleria Benini, L. Rardino ha pubblizatoun bozzetto di questo dipinto, oggi in cdlezione prWata (L"Srso Ferrara, 2008, pp. 78-79).
\par c .b.
\par Firmato in tem a sinistra: "C. Laurenti / WneziB". Retro: cartigliDdesgostione: "Aquarell Ausstellung zu Dresda 1693 n. 479".
\par Collezione pinata.
\par Bbfbgrate: R. Accacternia di 1884, p. 22, Catakgo 1884, p. 31: CHIRTAN 12PA, p. 234: Clam 1887, p. 62: Vela 1887, p. 57: Esposizbr.e 1887, p. 48: MIlall 1888, p. 156: CEtcrrew 1596, p.358: Mortoszo 1932, p. 19, fig. p. 20: Cc GLEMCCItz 1206, p. 257: COMANJUCCI 1934, p. 346: THIEME ecata 1999, p. 452: Oteoce-go nn. 3435, 2035, p. 256: Ottocet 2006, alma di cop. e p. 27: Moat,* 2006, p. 427; Vita a 2010, pp. 52-53.
\par Esposizbni: Firenze 1884, n. 380 (a. Verieza): Mi\'aclano 1884, n. 641 (A Venezia): Venezia 1887, n. 104: Dress% 2.479.
\par \'abBello vivace e caldo e tl pastello In ixscheria [...J Mel dordine lew deg?. Unte e qualche cosa di a nirnato e di vero, almeno in Venezia, che pre fore parer un po' esagerato sDla\'acmente a chi non conosce le condizbni del luogo e le ccnsuetudini della popolazione\'bb, cosi V. Mikelli descrttte nel 1888 la Pescheria di canpo San Pantatn, un pastello di grande form3to in cui Laurenti mostra ancora it suo debit\'b0 con la pittura impressbnista di Favretto. II muro della casa che chiude lo spiano verso est fa da quints scenica per una composizbne dal taglio fotografico, giccata sui tcni caldi e f reddi, impreziosita da delta gh qu3li i fiori ri\'accamati sulloxialle della donna in prima piano o i panni lesi sull'attana della casa. L'opera e terminals in cccasione della mostra di Brera del 1884 e in seguito viene presentata sia ally Espcsizbne Mazionale di Venezia dell 887 the a ll'Esposizione di Acquarelli a Dresda nel 1890, a prova di come in questo caso it pastelb sia trattato con una trasparenza e una luminosity tali da estre accettato ad una ras:egna di ac\'acquarelli. In cccasione della rncstra mil3nese del 1884 infatti Luigi Chirtani cornrrentava: non credo siensi ancora esposti in Italia rnolti pastelli di ccsi alto pregio\'bb (CHIPJANI 1884, p. 234). Qualche a nno dopo, nel 1887 a Venezia,
\par *1
\par
\par sempre Chirtani dice di aver rivisto con piacere l'opera, giS ammirata a Milano, che time come elemento di confronto con Fran animi inter- ores (Trieste, Muse\'b0 Revoftella), pure esposto a Venezia, a dirnostrazbne dei grandi progressi della pittura di Laurenti. II medesimo giudizb e confermato da E. Volpi che sintelicamente nota come La Pescheriasia un \'abEgregio lavoro a pastello rna da questo quadro al M.14 della prima sala (Frans interpres)C0 un paw da gig3nte\'bb Nolpit 1887, p. 57).
\par dm.
\par 3. Tristis est anima mea (o Lutto)\tab 4. Giovani innamorati\tab 103
\par 1884\tab 1885 ca
\par Padzrra, Palazzo Zuckerman n, inv. M.B. 26. oiserienza legBtockl conte Gino \'b0Italia di Vi\'acgcclarzere, 1919.
\par Bbficgrafia: Catabgo de& 1884, p. 27: CHRTAN 1884, p. 234: R. fircads.enS di 180A, p. 28: Cerrrui 1888, p. 67: Grifrin 1826, p. 358: 6.0.94:1.0 1935, p. 2. Sposizbni: Firenze 1884, n. 387: Milano 1884, n. 332.
\par \'abHa pure un quadro col titob, Lotto, net quale non si vede the una della e hen dipinta faccia di donna of flitta, e due rnani in un camp\'b0 nero nel quale si dtingue nulb\'bb(CHiputro 1884, p. 234) la dexrizione di Luigi Chirtani non lascia dubbi the Tristis est anima mea 5ia d3 identi\'acficarsi con il dipinto the Laurenti Espone, nel 1884, sia a Ila mostra a nnua4e di Brera a Milano che a quella della Scciet\'e1 Prornotrice di Firenze con un prezzo di 1000 lire. Pcchi anni piu tardi intrece Attilb Centelli confonde Fran anima interpres con Tristis est avirm mea che crede di vedere as alla mostra veneziana del 1887 che a Monaco di Baviera Vann\'b0 succezi4o (Cerrti 1888, p 67). Lutto e certarnente la prova di corre, anc he a una data cosi recente, Laurent' sia in grad\'b0 di allontanad dally pittura di genere di rnatrice favrettiana per soluzioni simbolico-allegoriche che diisengono poi ricor\'acrenti nella produzione della maturit\'a7. Da uno sfondo nero, trattato quasi a rnonccrorno e in all a stento s'individua 13 firma, emergere l'incarnato diafano del vdto: malinconico, dagli ccchi profondarnente scavati e incorniciati da foltescpracciglia. Le 'Toni godono di altrettanta evidenza: affusobte e imprezbsite dal dettaglio della fedeall'anularee chiarixono l3 natura del lutto. La protagcnista e probabilrrP.nte tire gbvanevedova, topo. s della pittura laurentiana. La tela viene plausibilmente acqutata - forse and)e con la complicit\'a7 del marchese Pietro Estense Selvatico - da Gino Cittadella di Vigo\'acdatzere ed entra a far pane delle collezioni dei Musei Civici padovani nel 1919 a seguito del legato del conteVigodatzere.
\par c.b.
\par
\par Firmato in ham a dcstra "Laurenti". Collezione pri,rata.
\par Bbli,gra tea: 79" antwy 2005, p. 74.
\par Un giovane a ppoggiato alb stipite di una porta oszerva una ragazza venuta con un pane* a vendere it pexe: la scena si svolge a Western\'b0, in una torte dove probabilmente affacciano piu case. il ragazzo ha a ppcggiato un secchio pieno d'acqua davanti a ll'uscio per nascondersi e spia re l'innarnorata: l'artista in questo dipinto adotta nuovamente una soluzbne compositiva gia impiegata in 1 ch.e con inanti (1884, collezione privata), dove lo spasimante osserva ramata non vino. La scelta di questa raffigurazbne da pa rte del giovane a !lista e un chiaro segrlale delta fascinazbne per lo stile aneddotto della scuol3 veneziana di matite favrettiana: com'era d'abitudine per Giacomo. Favretto, anche Laurenti sceglie di trasforrnare un soggetto dells pittura verista - una giovane intents a rnansioni umi\'acli - e renderla protagonists di scene leggere, dai toni familiari. L'appracio, il flirt o meglio "la flirtazion" e uno dei soggetti prediletti dai pittori veneziani, proposto assiduamente e con succemo a Ile espcsiz bni cceee. Nel 1885 Luigi Nono realizza Flirtaion (collezione privata) dove una ragazza a ppoggiata allo stipite di ma porta viene blandita dalleattenzioni di un giovane innarnaato. II tema della venditrice di pexe invece ha larga fortuna nella produzbne pittorica degli anni Ottanta dell'Ottccento: Giuseppe Segantini all'Esposizbne di Torino del 1882 present?) a ppunto una RescAendola (1882, collezione privata) che rixosse grande succemo per il 9.10 carattere verista e la corn\'acpattezza cromatica Laurenti invece non sernbra interessato a indaga re l'aspetto realistsdella condizione della protagonists, quanto piu a narrare la vicenda sentimentale, ambientata in un fantomatico "Sottoportego dell'Amor". II piccolo dipinto, di certoeseguito in gioventO e databile, su bas i attorno al 1885, descrive una giovane che ha molt\'b0 in comune
\par con la ragana protagonista de La scelta del pesce (1887, collezione privata): le due hanno i rnedesimi trattisomatici ed entrambe sfoggiano un piccolo fiore rasa cane ornament\'b0.
\par 104\tab 5. L'aper tura del regalo\tab 6. Mosca cieca
\par 18%\tab 1886
\par Olio su tela, 71 x 107cm\tab Olbsu tela, 69,8)97,8 cm
\par
\par Firmato in basso a ckstra "C. Laurenti 1886 Vene\'ac2i3"
\par Coll?.2iDne privata.
\par Bbliografia: Pine cantinta11982, p. 38, (Gbteni dorira in on inferno): C-fere Lauren& 1985, s.p.; Untzrr 1933, p. 337.
\par aposiz6ni: Mese% 1985, n. 2.
\par Cinque ragazze si ccncedono una puss dal 13voro e si per cbno in chiacchiere: la gicvane al centro ha riceduto un regaloe arnizhe Awn\'b0 prcbabilrrente fantasticando circa la provenien\'acza del Bono. earnbientazione e quell3 usuale deg?. xene in intern realizzate da Laurenti negli anni ottanta dell'Ottccento: una stanza dall'aspetto spartano, arredata con pcchi e sernphci 6errenti, c he tuttavi3 conferisconoa lle pareti un tocco di urnanit3. Una tenda rudirren\'actahescherm3 la fine tra, U113 Zuxa vuota dKoza
\par d muroinjerne a unospecchio dall3 ccmice do- rata, dove Laurenti, dimostrando un gusto per
\par d dettaglb virtuosistico, riprcduce it riflesso di una Aampa. 11 divan\'b0 che si incbvin3 acccstato al mut\'b0 grazie a Ila sagana della spalliera e pro\'acbabilrnente un elernento d'arredo di propriety del pittore, poiche ricornpare net Ritratto della marc begs Moschini Dow! idell'Oratgio(1910, collezione privata) e pctrebhe anche far parte
\par di quella prirn3 fornitura d'arredo e biancheria the ilconte L. Fern gli praura rel 1880 (vAc P, Fondo La urenti, Dichiaratcne di LeorSoFerri, 15 ottobre 1885). II gruppo degli artisti vene\'acziani hanno uno stretto di3logoe or:en/ano le \'b0pre dell'altra. E quindi piuttosto rnph\'acce riccnoscere ne113 torsione della protagonista in azzurro, la rredesirn3 posy della bellissirna gbvane de L trnbreta de nero (1885, colhezio\'acne privata) realtzata I'anno precedente da A. Mile& coetaneo, amico e futuro collaboratore
\par di Laurenti. Le donne verosirnilrrente lavorano in una s3rtori3; losi evince sia d3I teutoche ragazza dalla cuff ia rossa tiene in grernboche dal ferro d3 stiro posto a terra. Proprio nella res3 delhe stoffe si rn3nifesta un topaz della pittura uenezi3113, gi3 affrontato in precedenza
\par da G. Favretto in La sacks la (1878, collezbne privata) nonche ne II Ial,oro a maglia (1878, collezione privata). Rispetto a una produzbne di generearnpi3mente radicata in Italia, Laurenti elige 13 Ve113 favrettiana connctata dalla "leg\'acgerezza" e dal cdore: neisuoi interni ncri vie 13 denuncia, ma il gicco, l'ironi3, it sottintesoche incontra it gusto del mercato piil spicciob.
\par dm.
\par Firmato e datato in te3.:\bullet a dcstra, "C. Laurenti 1886".
\par Collezione phvata.
\par Pro,,seliyaa: T he Ccoling Gallery, Lomita: Asta Chri\'acstie's n. 7406, 19 febbraio 1932, r1/41?\'ab.. York. sib/tog/aka: 790 Century 1932, p. 42 (Blind Afkin's OW'S: ./aforedeil9D2-1933, p. 247.
\par Nonostante Si3 licenziato net 1886 e dunque a ridosso della svotta idealErta di Laurent( Mosca c.ca rientra ancora pienarnente nella pittura di genere di m3trice favrettiana cite aveda in\'accontrato sia tl favore del rrercatoche di buona parte dell3 critica e c he anzi, non rinunci3va ad identificare Venezia con Ia \'abpatria del colore\'bb (Chirtani(a),1882, p.182). 11 dipinto mostra un intervallo ludic\'b0 di cinque giovani venezi3ni: una ragazza bend3ta,accanpagnata da un ragazzo alle sue Waite, entra nella stanza dove cbvr\'e0 "catturare" una deg?. sue tre arniche nascoste divertrte dietro 13 parete. Laurenti applica Ia lezbne rnorelhana net definire ogni 54)9\'b010 dettaglio di un a rnbiente the si connota come popolare. Le pareti son\'b0 infatti finite con assi di !egoc alhe quali sonoappesi gli oggetti ricorrerdi degli interni laurentiani: una lanterna, una trec\'acci3 di cipdle, una 9arnpa, una zucca, si intrave\'acde anche tin piccob quadro devozionale sotto al quale e a ppoggiato un vasetto di ficri. Una grandeanfora e una scopa in sIgina poggiano accanto a una parete scrostata. Nonostante I'ambiente denoti una situazbne dis3gi3ta dipinto non e percorsoche dall'allegria del gio\'acco: isoggetti sono gbvanie Laurenti Ii racconta con tinte squill3nti. I bianchi delle camiciole, della henda, della tovaglia, della brocca, ren\'acdon\'b0 l'intero dipinto di una lurninosit\'e0 intent. Laurenti ingentilisce tulle le figure fernminih con qualche delicato dettaglb: le prime due fanciulle a siniAra portano un fbre tra i capelli, Ia terra ha un foul3rd arancioannodatoattcmo al capoe un ficcco blusul pettoche riprende le righe deg? calze. Ma Ia figura the certarnente ha rn3ggior res3 e Ia donna bendata; Ia sua gestualita e delicatiKirn3: ella con passo incerto
\par 7. Venditrice d'uccelli\tab 8. La scelta del peso\tab 105
\par 1887\tab 1887
\par Olb su eels, 51x69 m\tab Olbsu eels. 78x102 cm
\par
\par appoggi3 a ppna b rn3no all\'b0 stipite per non inciampare, indcssa una gonna fantasia blu in\'actenso rnentre una rosa le ferma nxnbidarnente b xialb sul petto. Ma i corrP. in questo dipinto eevidente !Influenza della fotografi3: Laurenti tagli3 voluL3rrente dall'inquadratura la finegya e i1 dipinto votivoecrea una doppia spazi3ht\'e1, quell3 in cui si ssolge la xena e quella in cui si trova ancora i1 giovane.
\par c.b.
\par Firmato in tom a sinistra "C. Laurenti 1887 Ve\'acnezia".
\par Collezione privata.
\par Biblizgrafia: 3 i,efotedei 1990-91, p. 229.
\par Se it tern del comrrP.rcb arnbul3nte e un sog\'acgetto ricorrente della pittura veneci3na degli a nni ottanta - si pensi a Stain e act (1880, collezbne privata) o La botteg a della fiaala (1887, colbzicne privata) entrambi di G. Favretto - la Veidtrice croccelli e ii dipinto in cui M3 g\'acgiorrrP.nte Laurent' dirn3stra ilsuo deMo verso Favretto, sficrando persino it plagb. AI culmine delta SUB carriera venezi3nolicenzi3 Ven\'ac&tore Arca un'opera che compare pubbli\'accarnente alb Bienn3le del 1 899(213 8, n. 7) rn3 checertarrente dede gi\'a7 exere nota all'interno del circuito degli artist' veneti. In un format\'b0 verticale di medic dimension Favretto presents un ucmo che, col pretest\'b0 di vendere volatili, corteggi3 una giovane venezi3na.
\par a diwetto del titolo, arche in laurenti it prota\'acgond.a e it corteggiarnento: una gbvane donna con un foulard row inters\'b0, slacci3to sul petto, siedeaccanto a giovane contadino con il quale si xambia U110 sgu3rdo &dead\'b0. II moment\'b0 di maggior adejonea I rrodelb favrettiano e rP.Ilo sfoncb dc.ve una donna cbgli abd.i 9.3argi3nti sistern3ndo la mercanzia. Qui laurenti recupera la stessa gabbia cbllasagana leggerrrP.nte a pa\'acgoda, bstesso dettaglbarchitettcnico del volt\'b0 e soprattutto la rnedesirn3 lova glia fiorata che pende dal tavob. Rispetto pert all3 pennellata rapida exaracnata di Favretto, chescnvola 9.1113 der. ra bne dell'intorno affidato a una generica atrix$era di cdore, Laurent' si scf ferrn3 Fo3g\'acgiorrrente s.ri dettagli: dex rive con a ttenzicne le pietre del sebato, le both' in legs, it cestino in vimini con le uova, 13 treccia di cipdle 3113 parete e 13 zucca per l'acqua. In entrambi i casi la venditrice non pare interessata alla scen3 del corteggi3rnento, e press piuttosto dalle proprie marsioni, in unoscorcioche non sembra esente dal fax ino della pittura orients lista.
\par c.b.
\par Firmato in telso a thstia: "C. Lau sznti 1887" Collezione privata.
\par 6ibli3erafia:ottocGrito2CC6, n.35, p. 302 (Se%s-do pfamo): 797)Centchry\'80 2006, p. 56: Mnni 2006, p. 514 (Colaziopralta): Kim* 2007, p. 503.
\par L'ambentazione di questo dipinto, notoanche con it titolo di Serveido it pranzo e Cdazione prcnta, a una modesta abitazione popdare, dove i tre protagonisti danno vita a una xena di quotidi3nit\'e3 familiare. Un anzianopEscatore, secluto di profib, off re i pexi a una ragana che li sta xegliendo: subito dietro alb ragazza un bimbo nel suo xggiolone giccherella con un rn3ndarino. La schiettezza delta parete di foredo e a rriccMa da dettagli: alcuni d'uso cornune corne bottigle, fiaschi, gabblette per i vdatili; altri invece piu ricerca ti, corn? 13 stamp appesa a destra: in questo caso e ben riconcscibile riproduzione de Le tentazioni di SantAntonb (1878, Roma, Gnarn) di D. Morelli, maestro e amco di Laurent( prosaicarrente appesa ac- canto a una treccia d'aglb. Proprio nel 1878, quango Morelli espox con imrrediatosuccexo Le tentaioni a Parigi, Laurent' 139:i3 Napoli e citazione pctrehhe quindi riailtareun affettuos7 om3ggball'artista napoletano. A lidellocempo\'acsitido La scelta del Fxsce risponde ai crisrni della pittura di were veneziana degli anni otta nta: la lona di vita quctidi3na, l'a mbientazbne mo\'acdesta, i protagonisti in ahiti sdruciti e una viva attenzione a piccoli dettagli narrativi: si oxervi corn? Laurenti indugi ad ey.mpiosul dettaglb delle unghie annerite dal lavoro, ponendo un anomab accento verista dipinto. La teb e collcca bile tra i lavori giovanili dell'artista che, stabiktcsi a Venezia attorno al 1880, inizi3 la sua attiv0..\'a7 Espositiva adeguandoj al gusto di un rnercato affascinato d3I verismo popolare di Favretto,Bordignon,Brexanin, Trtoe Milesi. Quest'ultimo in particdare propone -e subito vende - un medesirno terzetto a ll'Esposizione di Milano del 1881 ne A nano afire, (1880, collezbne privata).
\par drn.
\par 106\tab 9. Cla\'abole\tab 10. F rons Anirni I nterpres
\par 1887\tab 1887
\par Olio su feta, 95x128 cm\tab olb su Lela, 2C0x256 cm
\par
\par Firmatoedatato in tc...o a d?stra, "C. Laurenti 87". Coll?zione privata.
\par Biblicgrafia: The Illustrated London", n. 5, 1888 (Love Tales): Cesare Laurenti, 1985, s.p.: %Dm 19)0 p. 878: PGIRLATO 1971, p. 930: eilTRAM 2009, p. 241.
\par Es csizion is Mesola 1985, n. 4.
\par I dipinto mostra sei ragazze rapite dalle "cia\'accole" di un giovanotto. La cornposizione ccstruita sulla ragazza centrale che Laurenti eif idenzia con uno scialle dal colore giallo intenso. La donna hene i1 memo appoggiato all'avarnbraccio destro, esattarrP.nte corne nelb starnpa appesa alle are spalle. Laurenti a dotta tali paiticobrrnente vivaci che bene rif ktono la kiosita del scggetto: con un'attentaalternanza cromatica egli calibra con cura i rcssi intensi, i bianchi accesi, gh azzurri sg3rgianti Rcaido una dt,tribuzioneeArernarrente pcnderata. C iacco\'ac4? dialoga in rnaniera serrata con ea pertura del regal\'b0 (1886, cdlez bne privata) con cui condi\'acvide l'uso dei colon e l'impostaz One wenta. A giudica re d3ll'ampiovamb di legno pos3to a terra a ll'estrern3 sinistra delta cornposizione le donne potrehhero esRre delle "irnpiraper4?"; un soggetto peculiare della pittura venezi3na che i1 pittore austriaco Cecil van Haneen, pita alla rihalta in occasion? dell'Espcsizione di Parigi nel 1876 (The head stringers, 1876, collezione prilata)e che A. Milesi riprende con Le infilatrici di perle (collezione privata) del 1883. Ccmpo\'acsitivammte la Lela e cornparabile a Cronaca al4?gra (1887, collezione privata), un dipinto di G. 8arison, che testirroni3 b fortuna dei scggetti di genere Meth in tcno hnbso. Mel 1888 una riproduzione di Ciaco49 appare su "The Illustrated London" con il Utob espli\'accatko di Love tales (racconti d'arnore) che, oltre a chiarire la natura delle chiacchiere tra i giovani, attesta la preRnza del norne di Lau\'acrenti nel mercato ingke fin dagli anni ottanta dell'Ottocento.
\par dm.
\par Tres-te, tylu9n Civic\'b0 Relmftella, inv. 106. Pro,,sliGara: acqu istato alla Prima1:o.:.\bullet tione Circolo Artistic\'b0 di Trieste, 1693.
\par f bgral i a : Cuctos., 1827, p. 351: Es,.,ositbr.e1887 p.13: GP .,er.eti 1887, n. 10, 3 luglio 1887 s.p.: Guda patka 1887, p. 5: Mum\'b0 1887, p. 210: 01TOLEN:31-1 1887, p. 108: Ram 1887, pp. 103-104: SINWO 1887, p. 97: Vois, 1887, p. 8: iliusfriels, Katalog 1888, p. 77: Dri\bullet 104 1888, pp. 8-9: Rtlimil 1888, pp. 94-95: Cc GLw.t.igrc 1889, p. 257: Cab- logo della 1893, s.p.: III. in "United Kingdom weekly newspaper' 1593, s.p.: ThmAs15,26, p. 107: CEin-ELLI 1526-1597, p. 358: MoRoico 1932, p. 19, fig. p. 20: VON BRos<14 1903, pp. 102-103: Mccimm 1933, p. 160: Bx<1 1928, p. S: Mostrad'arte i\bullet raree 1928, p. 21, n. 5: Bacvcco 1935, p. 2: SWIAN, IYIGLM 1970, p.89, fig. n. 157: NIAFIN 1974, p. 3E6, fig. n. 480: CpRat.ci. 1985, s.p.: PALAllI 1987-88, pp. 149-152, n. 9: %co. 1971, p. 879: Asraucro 1972, p.930: CLOECS 19;5, p. 75: On Picco 19;5, p. 20: FpsoLaTo 19;5, p. 55: Mpstu DAN 1995, p. 14: AsraLATo 1995, pp. 104-105, n. 5, p. 2C6: SCARCIN) 2003, pp. E6-58: BELThOYII 2008, p.91, ill. p. 13.
\par Esposizioni:Venezia 1887, n. 14: Monaco di Ba?iera 1888, n. 1480: Trieste 1800: Ferrara 1928, n. 5; NO- sob 1985: Trieste 19;1, 19;2, 1975-%.
\par Frois anitni Oterpres rnostra cinque donne che, con cinque different i apprccci, si siedono in preghiera tra i banchi di una chiesa: b figura in primp pi3no, girata verso siniAra, faa una giovane che prega disperata, la quale a sua voila siede accanto a una figura nascosta da un crocefiwo, nella quale P. Rota riconosce una monaca (ROTA 1887, p. 103), identificazicne awall3ta da una stampa in bianco e nero pub\'acblica ta net 1893 sull-United Kingdom weekly newspaper" (fig. n.). Nell'uttirno banco due donne pregano a ccchi b3Ki, rnentre nel cen\'actro esatto del dipinto cede una popdana: ell3 ha un fanoletto gialb sul capo e b 9.1.3 sedi3
\par - inawertitarrente - posta sopra una lastra tanbale. L'anzi3n3, che pure recd in rn3no un rcs363,133da solamente al bracciale sfoggi3to dalla gbvaneaccanto. E proprio nawondendo it volto tra 4e m3ni che la donna ci rende par\'actec ipi dei suoi turbarrenti: \'abquesta e la fronte, nel quadro, la quale, non vista, interpreta di tulle le altre ch? vedoro, l'animo dell3 sua legrttirn3 poKeditrice\'bb (ulurmo 1887, p. 10). Al di la di ogni lettura, l'opera prezwita un sogget\'acto di arnpia diffusione: b dirncstrano, tra i tanti, Raided Dio(1 885, Rorna, Gn3rn) di M. 8i3nzhi presente alb stem rnostra del 1887 e Averte facieen Warn a peccatis c he V.A. Cargnel, alledo di Laurent', poita alla 8ennale del 1895. Prong salmi interpres E in seguito esposto a Mcstra Interrezionale d'Aite di Monaco del 1889 e Vann\'b0 succerdo aII'Esposizione del CircoloArt t.tico di Trieste dove viene acqut.tato per il Museo Resottella.
\par dm.
\par 11 Le contadine\tab 12. Parche\tab 107
\par I 887\tab 1891
\par Olio su tela, 68x100 cm\tab Olio su tela, 184x266 cm
\par
\par Firrriato in basso a destra C. Laurenti 87\bullet
\par .
\par Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro, inv 1968.
\par Provernenza: Lascito IvloIrnenti ai Civici Ivlusei Ve\'acnezia, 1928.
\par BiNiografia: Mostra de' 1962, p. 32; Ca7areLaurenti 1985, s.p. (Le contadine-Tempo di rnietitura); SCOT- TON 1986, p. 261; ScorroN 1988, pp. 261-262. Espo\'a7zioni: Venezia 1962, try n.n; Venezia 1988, n. 19.
\par La grande tela mostra una contadina in primo piano che percorre un viottolo di carnpagna, men tre impugna una falce nella mano sinistra e appoggia la destra in vita, second\'b0 un gesto lezioso che entrer\'e1 a far parte del repertorio laurentiano della rnaturit\'e0. Una seconda donna la segue da lontano con un bimbo in braccio, soggetto che I'artista avr\'e3 modo di sviluppare a utonomarnente in Via Aspra (1892) come me\'acta fora esistenzi ale. Le contacline invece, poich\'ea oscevro da elementi anedoittici\'bb (F. Scorron, 1988, p. 262) testirnonia i1 distacco di Laurenti dalla pittura di genere di ma trice favrettiana e l'avvio verso una produzione simbolico-idealista. La prospettiva incalzante e it punt\'b0 di vista scor- cia to concentrano l'attenzione sulla contadina al centro the e inoltre evidenziata dal rosso accesso del foulard sul capo e dai sapienti colpi di biacca della camidola che esce dal corpetto. I grandi casoni dal tetto trapezoidale clt sfondo riprendono naturalmente le costruzioni della campagna pa dovana in cui sovente Laurenti si trova a soggion-iare e al con tempo rappresen\'actano un delica to bran\'b0 paesistico che omaggia la lezione di Guglielmo Ciardi. Osseivando la stesura crornatica del viottolo in prirno piano, piuttosto anomala nella carriera doII'artista, si ravvisa una pennellata densa, tutta giocata sui toni del grigio e dell'ocra, che si ritrova ancho in Voltabarozzo (fig. n. 00) la cui a ttribuzione a Cesare Laurenti aveva susdtato alaine per\'acplessit\'e3 Second\'b0 anzi una testimonianza cli Anna Laurenti la tela di Ca' Pesaro sarebbe pendant del dipinto di collezione privata e en-
\par Ira rnbi mos trerebbero la carnpagna attorno a Ila propriety del conte Leopoldo Ferri, protettore dell'artista (Lettera manosoitta di A. Laurenti, 25 febbraio 1982, Padova, ardiivio privato). Le contadine, rimasto per anni nella collezione di Pompeo Molrnenti a suggello dell'arnicizia con il critic\'b0, entra poi a far parte delle collezioni di Ca' Pesaro a seguito del lascito omonimo.
\par c. b.
\par Firmato e datato in basso a destra,\tab Laurenti
\par 1891".
\par Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro, inv. n. 332.
\par ProverVenza: dono della Regina Margherita, 1907. Bibitiografra: I Triermaie 1891, p. 30; BOCCIARDEW 1891, p. 248; &era 1891 1891, p. 32; CHIRTANI 1891, p. 318; DOCTOR VERfrAS 1891, p. 342; G 'JERKY 1891,p. 100; I Pfern; 1891, p. 43; Attravem /e 1891, p. 30; Relazione della 1891, p. 2; XIMENES 1895, p 9; CEN\'acTEW 1896, p. 359; Festa dellArte 1896, p. 33; TAWS 1896, s.p.; II Espos'zione 1897, p. 115; STEUA 1897, p. 3; IV Esposizione 1901, p. 35; Mows* 1902, pp. 17-19; VICE VERSA 1903 p. 5; VoN 13RC6C H 1903, p. 107; MAR1N1 1905, p. 256; WI Espoa'zione 1907, p. 96; &Ern 1907, p. 3; CAuA.R11909, p. 300; Catalogo della 1913, p. 68; BENEDITE, FOGOLARI 1915, p. 496; ill. n. 416; Catalog\'b0 Bella 1921, p. 41; Mostra crane 1928, p. 21; CosrAtan 1934, p. 31; Mostra di 1962, p. 20; DENT!: E 1966, p. 3; CesareLaurenti, 1985, s.p.; Tioot6. 1991, p. 878.
\par Espo\'a7ziori Milano 1891, n. 215; Roma 1893, n. 308; Anversa 1894; Firenze 1896, n. 109; Venezia '1907, n. 2; Venezia 1921, n. 5; Ferrara 1928, n. 4; Mesola 1985, n. 7.
\par Tre donne, certa men te tre veneziane per Chi r\'actani (CHIRTArui 1891, p. 318), due anziane e una pill giovane seduta sulla destra, sono intente all'urnile mansione del filare la lana . L'in tern\'b0 .4, spoglio, malcondo, le ire protagonists siedono su una panca e tengono i fusi in cesti di vimini d'uso comune. Le due anziane sulla sinistra,
\par sgraziate, indossano abiti consunti che, arran\'acgia ti addosso quasi casualmente, concorrono a un generate sentiment\'b0 d'inquietudine La giovane, seduta un po' scostata sulla destra, vests invece un abito nero che la rends
\par austera e composta; it suo ruolo nella scena decisivo poich\'ea sta a lei tagliare il filo. Se non fosse per il titolo it dipinto a pparirebbe come un momentoverista di Laurenti L'opera perb esor\'acdisco alla I Tnennale di Brera come Le parche, palesandone dunque il forte valore simbolico: la sgradevolezza dell'aspetto e la tristezza dei
\par 108\tab
\par uolli delle donne sono lo specchio della loro ragione clbsistere; ese recidono le vile urnane con una indifferenza terrificante. Mel 1902 Mario Moraso parla di una \'abdemocrat taazio\'acne del rnito\'bb e di corn? \'abnella unione delle tre figure, in qua Ica3 del loro essere risulta gi\'e1 UN3 tendraa a oftrepsare la realty neteriab, ri 111a una aspirazbne verso il rnondo
\par verso la fonte e le leggi owure delb vita\'bb (Mows* 1902, p. 18).
\par A Mil3NO - dove Le parche condivide la stem
\par sala de Le due macki di G. Segantini - si ag
\par giudica ii Premio Principe Umberto watenando
\par non pcche polerniche. Per "L'lllustrazione
\par ttali3113" un \'ablavoro incornpbto nelb tecnica
\par e pcco eiricbnte nella idea \'bb Canto da insinua re
\par l'esistenza di appoggi di Laurenti tra i rnrnbri
\par delb giuria (C)oaor. VENTAS 1891, p. 342) dove,
\par in effetti, compare il norn? di Emilio Ma !sill
\par (Relazicne della 1891, p. 2). Le pobmiche pi0
\par aspre giungono da Alberto Sorrroni, tanto c he
\par inawettatarrP.nte,Vittcre Gruhicy interviene in
\par difes delle Parche: \'abpovero quadro che, secon
\par do il signor Sorrnani, ha gravi difetti di es ere
\par apatico, shagliato, senza yenta, senza idea hta,
\par nel quale non e colpita ne la linea, ne it cclore,
\par ne la Artittura. Ah si! Sono proprio bristle quelle
\par due vecchie, e, a parte la questbne di gusti,
\par second() rne, non e hella neppure b giovane
\par (...1 II Signor Laurenti quindi dipingendole
\par come ha sentitoevoluto non ha fattoaltro che
\par us re d'un suo pieno diritto incontrastabile. E
\par se ha fatto brutte b "Narita e la Vita" (deno
\par minazione second() il signor Sorrnani) non ha
\par prcprioavutotorto. (...I Le Parche, distinte cosi,
\par parbno questo ling uag gio mcderno, vero fin de
\par passato non ptui escreche vecchio e
\par brutto: vecchio per l'et\'e1, brutto pei dolori che
\par ci ha fatto provaree per le gide poitate via con
\par se\'bb (Gtekcy 1891, p. 100). Di opinione oppo
\par sta e anche 8ccciardelli per il quale Parche e
\par \'abun'opera che avrebbe potuto ragionovoIrrente
\par prccurare un ixns.i.annat ad un concorsoacca
\par demico, rro corn? opera (Valle moderna, quella
\par tale opera che dew impoisi come originalit\'e1 di
\par concetto, di forma alb natre anirne atate di nuovi ideali, non credo riwonda al 9.io scopo\'bb (Bccomau 1891, p. 248).
\par Non E. in effetti un dipinto di grande modernity: impiega i meth dells pittura verista che piega a Ile esigenze simbolic he: e un vero inteso alb rnaniera di Morelli, inventato, nenornesso e perciO ancora pi0 foto di sirnboli. La figura della mite e la protagonila e pittoricarrente la pi0 originale: a pi0 giovane, pi]) curata, con rnani candide e affuslate, siede accanto a una boccia di vetro nella qualesta appasendo un fiore giallo. Quest'ultimo dettaglb non ha a lc un3 ragione d'essere se non cane vanitas. A pa itire dalb Biennale del 1897 il dipinto viene spesso asscc 3to a un \'absentirrento leopardia\'acno\'bb (Eposizione Internaztna. 1897, p. 115; MOH 1905, p. 256; OlEn 1907, p. 3; CALLAN 1909, p. 300) per il rn?desirno atteggiarrento verso la mite, inlets corne sollioqo da ogni male. E nal a caso nel 1903 L. Von Brosch asai3 Parche ad a lc uni velsi del 114aphine di H. Heine: \'abBucnoeilsonnotta mite rnigliorer certarnrite la cosy rniglioreisarebbe non esere mai nati\'bb (8r.ordcx 1903, p. 107).
\par Mel 1891 il dipinto vine prerniato rna non ac- quint\'b0, ragbne della sue riproposizione in nu\'acrnerae cccasbni succesive: a Rorro,Arrrers3 e Firenze senza perO rnai trovare un acquirente, sino alla mostra person3b alla Biennale del 1907 quando la Regina IMargherita ne fa dono alla Galbria di Ca' Pesaro.
\par c .b.
\par
\par Firmato e cbtato in basso a ths-tra "C. Laurenti 1E91".
\par Roma, Galleria Nazionale d'.Arte Moderna, 1C92.
\par Pro,A2niyaa: Acquistato degli Amatori e Clifton di Roma, 1692.
\par Bbficcerafia: CoLasom s.d., p. 129: CENTau 1696, p. 358: Orrn 1E97, p. 62: EACCO-11933, p. 108: M)L man 1933, p. 160: Vti L,,osizi.v.e 1937, p.96: Cm- co, 1937, p. 2: Orm 1907, p.3: Flo). 1937, p. 297, ill. p. 303, Mosfra del 1935, p. 93: %up. 1971, p. 878: tELTRAMI 2039, p. 242.
\par Venezia 1937, n. 4: Venezia 1935, n. 7.
\par Mel ram\'b0 di un 13ghetto prirreverile una ragaz\'acza interrornpe la Oa perche la sua attenzione vbnecatturata da un grupporri3rmoreo - Leda e it crgno - a I centro dello specchio d'acqta: "primp dubbio" del titolo si riferisce proprb ai quesiti di natura arnora3 Upici degli ado\'aclewenti che s'affaccia no alb vita. Secondo Antonella Pa 1322i la ragazza avrebbe i tratti di Anita, la figlia a ni:egata nel Piave che l'artista sente accanto a se come una sorta di presenza angelica (PAL\'f3za 1891, p. 13). II gruppo della Leda con il cigno riprende l'omonirno rnarrno di collezione Grirroni (II sec. d.C., Venezia, Museo Archeobgico Nazionab) che Laurenti ptui facilrrente osewa re a Venezia. II soggetto rOrlologico fa capolino nella produzbne di Iau\'acrentiana alrreno d3ll'anno precedente quando, a Monaco di Baviera, presenta Myrhclogische Studien e non e esc luso c he alla stem rnostra, sotto Relic h?tta di Erstes Gestwwini s si cebse una prima versione di questo stems dipinto. La citazione antica legata a un paesaggio che dialoga a stretto contatto con l'anirno della fanciulla asservono Ia vena sirnbolica dell'arti\'acsta, sernpre pi]) distance dalla pittura di genere degli esordi. L'opera eacquil.ata dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, anche grazie all'intewento di E. Marsili, che nella prirrovera del 1891, striae: \'abFacc b seguito al rnio tebgrarnrna per conferrnaiti Ia notizia che Ia proposta d'acquisto del tuo dipinto "Primo
\par 14. Foglie cadenti\tab 1 09
\par 1592
\par Olb su tela,131x171 cm
\par dubbio" fu dalla cornmissbne Perm. accolta ad unanimita, corn? pure fu accettato it preno da to indicatomi E 2500 (...) e fuor di dubbioche l'opera ne sia degn3 echo entrando in Galleria fara vero onor all'arte itali3na\'bb (ASAC, Fondo laurenti, it 5, bttera di E. Marsili (prim3vera, 1891)). Wel 1897 U go 0)etti ne parla come del \'abpii) gentile quadro di tutta b galleri3 rcmana\'bb (thrrn 1897, p. 62). II rntiseo concede la Lela sia per la mostra individuale della Biennale del 1907, accolto cane una \'abrnalinconica pcEsia\'bb (Civioili 1907, p. 2), che alla esposizione corn\'acmemorativa del 1935.
\par c.b.
\par
\par Pirmato in ham a des-tra "C. Laurenti".
\par Venezia, Fondazione Venezia, inv. 0105.
\par Proven i?nza: Acquistato alb VII Biennale di Venezia, 1937.
\par Bblegraf\bullet a: Cate ago d'e.[rz 1892, p. 13: AtZal 1893, pp. 462-469: SMAIMI.P. 1893, p. 85 (Caduta di facile): Esc sizicni 'knife 1694, p. 85: Guda del 1894, p. 152: CRITELLI p. 3E0: Mcapax\bullet 1932, p. 16, ill. p. 16: tcoso41903, p. 105: WI Esposdiar.e 1937, p.96: CRON 1907, p. 2: Mauston 1937, p. 749: Px.o. 1937, p. 299, ill. p. 303: GRQTA 1961, p. 14: Nikocco 1%2, p. 21: Cesare Lauren& 1985, s.p.: Da Bothnia 1992, p. 24, ill. p. 24: Touisi 1999 p. 86: Di RUM), Galls 2004, pp. 90-91: Ver.eze e if fecolo 2C07, pp. 25, 145, ill. pp. 30-31: BELTRAMI 2009, p. 242.
\par Esposdicni: Napoli 1892-93, n. 47: Milano 1694, n. 1272: Venezia 1907, n. 8: Venezia 1992, s.n.: Parrno-Verona-Roma- Peoia, 2037-2010, s.n.
\par II dipinto, talvolta indicato anche come d'autonno o Caduta di fogl.t presenta una giovane donna di profilo, con tutta probabilita la moglie, assorts nei propri pensieri in un caldo quanto M3IllIC011iC0 giardino autunnale. II delicato gesso della ra3 no, i rnorbidi capelli castani, it fiore hianco appuntato sul petto e soprattutto losguardo, rivolto all'intrico di ccra
\par e verdi - una \'abnube dorata\'bb (ANGELI 1893, p. 468) - trasforrn3no it dipinto nell'ennesirnB metafora di uric) taro d'a nirno: it gindino diviene it protagonists dercpera che La urenti restitu&ze con campiture dense, mentre la linea dell'orizzonte e foiternente xorciata in una
\par f uga vertical?. Proprb quest'ultimo dettaglio viene ligrnatinato da Vittorio Spinazzola in cccasione della prima esposizione pubblica del dipinto net 1892 (ScifirimoLck 1893, p. 85). Solo alla rnostra individuale del 1907 Fcgle cadent?' viene letto ccrrettarnente, corn? it riflesso de \'abl'anirna soave dell'artista (CIVIONI 1907, p. 2) e Vittorio Pica sottolinea corn? \'abuna !Iota sottib di sentiment\'b0, la trovata di qualche delicato particol3 re e scpra t Tito una garbata a bilita nel colbg3re cosi le scene della natura, come agli
\par atteggiarnenti della persona e le esprebni del vdto a sp?ciah stall di animoincculino lac) una prezion intensity suggestiva e attribuiscano loroa nc he tin leve soffio di poesia\'bb (FKA 1907, pp. 299-300). Iconografica rnente it dipinto risponde a un topos che seguitera ad avere tin boon riscontro come dirnostrano FcgIie cadent?' di Angelo Dall'Oca Bianca, In giarclOo di Egisto La ncerotto, - esposto a Roma nel
\par 1 894 -e FrincePiera di Vittore Antonio Cargnel
\par (1 908, Trediso, Muse\'b0 di S. Caterina, Cdlezicne Lorenzon). Laurenti stem, stando alle parole di Centelli, ne avrebbe realizzato una seconda versicne che, esposta a Berlino nel 1896 ca, titolo di 1.'inezianische Atiormsghikl, sarebe slats sia prerni3ta che acquilata dal govern tedeio (C WM 1896, p. 354)
\par c. b.
\par Anche in questa occasione si conferma I'importanza dell'investimento culturale che la Banca Popolare FriulAdria-Credit Agricole sta portando avanti da anni, promuovendo le pubblicazioni della collana "Segni da un territorio"; in sintonia con l'impegno che Ia Regione del Veneto ha continuativamente dimostrato in questi anni, dedicando particolare attenzione alla storia dell'arte veneta con Ia prestigiosa collana: La Pittura reel Veneto, dalle origin' al XX secolo. E, last but not least, sia consentito sottolineare, quale ulteriore motivo di orgoglio, che Cristina Beltrami, formatasi all'Universita Ca' Foscari, sta facendo onore, con lavori come questo, all'Istituzione veneziana.
\par 110\tab 15. Via aspra\tab 16. La coscienza
\par 1(92\tab 1833
\par Tempera su tela, 107)(184 cm\tab Olbsu tela, 160)020 cm
\par
\par Roma, Galleria Nacional? eArte Modern, inv. 1346.
\par Proveniyaa : Acquistato a% III Triennale di Milano, 1697.
\par Sibliogra fie: Capsom s.d., p. 129: Afilsposiziar.e. di 1832, s.p.: Catabgo deire 1892, p. 13: Smozzas 1E93, p. 86: Prosurcaci 1695, (in 2036, p. 1 77): So\'acciete dectfi1.5, p.32: CR470111E96, p. 362: We\bullet\'acnatbnaeKunst-Austellung s.p. (Racket Had); Taco) ho ddl318%, p.3: CHREOPS 1&%-1697, p.68; 4a aspra 18.-17, ill. s.p.: &REIM. 1897, p. 267: Terra \'a3;acs& hne 1697, p. 23; AP3:4U 1693, pp. 114 115; hticRom 1902, ill. p. 18; eacc<14 1903, p. 108; 14/ Esposdbne 1907, p.%: 011C04 1937, p. 2: rarm 1907, p.3: Fkp. 1937, p. 93: Guns 1900, p. 300: e(MRE ALREu 1928, p. 376: COMPPCV\'abI 1934, p. 345: fvbsfrz, dell 935, p. 93: Cesare taut?, -4 1985, s.p.: HEOECHeIo 1986, p. 158: Tom. 1991, p.878. Spos&icnl: Napoli 1602-1833, n.43: Verona 1892, s.n.: Roma 1695, n. 391: eerlino 16%, n. 1269; Milano 1697, n. 189: Venezia 1907, n. 3: Ii.,Wiezi9 1935, n.6.
\par \'abPer un seater() sisoso di carnpagna, pie d'un coR? verde., Sawia trile e frettolos 1.1113 povera donna, c he si tiene/rettotra le braccia e ripara con lo scialle dal freddo un neonato, di cui si vede soltanto la testina, o rneglio la cuffietta, press\'b0 it volto emaci3to delta rn3dre. Dietro cone it giorno rcmpe feria fosca,ond"Pafflitto. Sernplice teI3, dens3 d'un sntirnento di dolore indefinito! Cove corre, cosi desobta e misera, quell3 giovane 1113dre cd giova re bambino?\'bb (Fikaloato 2006, p. 177). Con queste parole Fausto Pirandelb desthe We aspra in cccasbne delta mostra rorn3n3 del 1895. Proprio dalla presenza del dipinto a Rorn3 si dere la data - zione errata del 1 895 (Cousxm s.d., p.129); in reaft6 la tel3 risale al 1 892 e ha un iter espositivo piuttosto a rticolato. Esa compare per la prima voila nella primavera del 1892 alla Esposizione di Belle Arti di Verona dove b cdtica nota \'abuna tetra figura di donna (... J tin p3esaggio, eminentemente plastico e drarnrn3tico. E una pittura dens di efficaci3, di a rnbiente e piena
\par di sentimento; peccato per6, secondo nd, che non risponda troppo benealla linea sernplice di quel sekraggio paesaggio la figura della darn che b attravers, troppo grande, troppo sul prirno piano\'bb (All'Esposiz,\bullet e di 1892, s.p). La figura della donna appare in effetti incom\'acbente e non tanto per ragbni di dimensioni quanto proprio per il tar prospettico: corne accaduto in alcuni dipinti coevi Laurenti worcia violenterthnte la prospettida dei suci paesaggi a [undo dralicarrente la linea thll'ortzonte. La fella stilistir.o-forrn34? asware naturaIrrP.nte b misionesimbohca del dipinto, accentuandore la drammaticita. l'opera e poi propcb-ta sul rnercato tedesco alla mnostra internazionale di Berlin del 1896 e, l'anno succesivo, all3 Tern Triennale di Iviilano dove e acquistata dalla Ga Reda Nazionale d'Arte Moderna di Roma. In quesecccasione anche Luigi C hirtani sottolinea corn? si loth di \'abuna tempera agli a ntipodi della pittura precedente\'bb. In questa la virtuosita sorprendente della mane la nota domin3nte.1 . II rn3teri3le della scen3 e niente, ciOcheewrirnee tutta una passbne. I pensieri che dela abbracciano le aspirazioni soda pi0 umane, I'eroisrno delta rnatemita. [...) Eppure non viscorgi che ssi\'bb(CHims411896-1897, p. 68). Un soggetto sirnil3re viene ripreso, mai a nni piiE tardi, anche da Athsandro Iviilesi che alla BiP.11113 4.9 del 1921 presents Saga :piaggia, in cui una giovane rnadrevaga solitaria con un necna to tra le bracci3.
\par c.b.
\par Firmato e datato in tao a destra, "C. Laurenti 1%3".
\par Milano, GalleriB dArte rvlo:1?rna, inv. E64. Provslierna: Acquistato alla &iennal? di Venezia, 1937.
\par Bibliogralia:Arlsai 1693, p. 468; Catalogo deirespo\'acsitiar.e 1693, p. 207: Esposizbni klnite 1894, p. 86: Coda del 1&34, p. 152: Cztifctu 1(96, p. 360: Tzips 1E96, s.p.: The Fourth Annual 1899, p. 16: L'arte alfEsposdicne 1903, p. 33: Ftsci 1930, p. 322: Maas) 1932, p. 16, ill. p. 1: Mothictm 1933, p. 160: Via \\IMO. 1933, p. 5; UnhErsal &posi?icn 1904, p. 254: RUM 1905, p. 256; IN GLEERN0.115 1936, p. 257; VII \'a3sposiziore 1907, p.%, ill. p.98: CAD.01 p. 300: Cc Ono 1903, pp. 885-886: CCMPPDIXCI 1934, pp. 345-346: Corn:am:4 1934, p.
\par 32:\tab La Gaf.@ti) 1935, p. 287: Mosfra dei 1935, p.
\par 33:\tab Ncorcmi, eizzow. 1935, n. 1107: GRATA 1%1, p. 14: Mosfra dei 1%2, p. 21: COAOMEL, FICOVAN) 1975, p. 340, in n. 307: Cesare Laurenti 1985, s.p.: Timm 1931, p.878: &mom 200O3 p. 242.
\par Esposizbni: Roma 1E93, n. 306: Milano 1894, n. 1271: Pittsburg 1E99, n. 2; Verona 19CO3 n. 460: S. Lout; 1904, n. 136: Venezia 1937, n. 2: Venezia 1935, n. 5.
\par II scggetto a degno di tin fedgetcn di fine
\par sec. ob: una coppia illegittirn3 si a ppa rta in una
\par strada deserta e b donna e press dai rimor/
\par e dalla propria cosienza. Etichettato corn?
\par \'abpuerile e teatrale\'bb (Arum 1893, p. 468) a Ila
\par sua prima apparizione a Rorna nel 1893, Co
\par scieraa ha senza dubbio un lato ceudacerthnte
\par letterario\'bb (DE CARLO 1909, p. 885) che ha un
\par riflesso diretto sulk scelte stilisti: he di Laurenti.
\par diviene infatti inaspettatarrente narra
\par tivo: pone attenzione all'abbigharnento, a riche
\par a quello dell'uanoche, con quel baveroa tato
\par da I'idea di una ternperatura rigida e soprat
\par tutto di una certa clandestinit\'e0. BenchP Guido
\par Pen:cc\'b0 nel 1962 b inserisca tra i dipinti di una
\par prirn3 produzionesirnboli/a (PEP.ccco 1962, p.
\par 21) es\'b0 appare piuttosto come it tentativo di
\par dare forrn3 alla pagina di un rornanzo pcpolare.
\par Ta n1/\'e9 vero the quando it dipinto e esposto a
\par 17. La capinera\tab 111
\par 1594
\par Olb su Lela, 193x227cm
\par
\par iscrizbni: firrnato e datato in Sso a destra, KC. Laurenti /1.594n.
\par Collezione pthata.
\par Bbficgralia: CCCIArtell\'ab1 1934, p. 345, ill. p. 353: CPJ.W.O. 1935, p. 381, ill. p. 382: Mosfra cis' 1935, p.93: GAILFM, CktilM:C.o. 1950, p. 1296: CnErn s.d., thy. 26, n. 69: Cesare Lauren& 1985, s.p.: eitTRAMI 2039, p. 242.
\par Esposizicni: St. Louis 1934, n. 136 (.9,tuth Trot f&: Venezia 1935, n. 14: Milano 19E6: Mesola 1985, n.8.
\par lspirato all'ornonimo rornanzo epistolare di G.Verga (1870)11 dipinto rappresenta gli ultirni istanti di vita di Maria. La prctagonta, rinchitea in conventoalleta di sette anni, ritorna all3 casa pa terna per un breve perbdo, dove ass3pora i piaceri della vita moncbna che pelt dovr\'e1 presto a bbandonare per prendere ivoti. La Lela rnostra la gbvare donna nell3 sua cell3, rannicchiata su di un gi3ciglioxomposto. Di fianco al lettovie l'inginachiatoiosu CU a appoggiato un piccolo vaso in ceramica con qualchesernplice fiore, un poitalurree un hbrod'orazianorrn3i chiusc sul muro l'imm3gire di una Actxtonna con temtino e un'acquas3ntiera con due ramoscelli d'ulivo. II d&xdine e la tras3ndatezza dello Taziosono l'imrn3gineeAeriore della confusbne rnentalee dell'abbandcno della donna, torrnentata dall3 sua passbne.
\par II rredesirno soggetto con lo stem irnpi3nto impa ginativo e proposto- editoccn la vari3nte significativa della protagonists ritratta seirea vita sul letto di morte - a Ile Esposiziali Riolite di Milano nel 1894 col btolo di Wog) che, con La cosc.nza, Foghe cadent?' e Llncubo, crea\'acva un'insieme paradigm3tico dei turbarnenti dell'anirno UM3110. Non vie ragione di attrihu\'acire ma divers3 datazione all'opera rispetto al 1894, sehhene rispetto ad attre opere coeve, a nche per l'esigenza narrativa del soggetto, La cafriera rnostra ancora un debit\'b0 con ha pittura veriO.a, a ttenta ai dettagli dell'intorno, come nei primi dipinti di genre.
\par Nel 1904, nell3speraraa di trosare un acquiren
\par Verona nel 1900, dove Laurenti e noto per le sue figure fernrninili a pastelb, la Aarnpa ncta come \'abal scggetto nuovo egli unite tecnica nuosa, LI II quadro e amluta mente sugge\'acstido, chi lo gu3rda se ne ritrae turbato e nello stesso tempo stimplato da una curiosity simile a quella the prova albrquando, leggendo di un rorn3nzo passbnale l'episodio risobente, si e costretti a chiudere iI libro. Come a ndr\'e3
\par a finire?\'bb 'sae all'Esposizthe 1900, p. 33). L'arnbientaziore spcglia, i tcni bituminosi, Luce a rtificiale the proietta le due 2 gcme sul muro retrostante, concorrono ad accrescere
\par b sensazbne claustrofobica del dipinto in cui l'ornbra divene la m3terialtezazione stem della coscienza turbata.
\par c.b.
\par te(vo.c , rondo Laurenti, bigletto di 8. Laurent( 9 setternbre 1904), Laurenti la invia alla rnostra annuale di St. Louis dose Soul in Trouble si aggiudta La rrP.daglia d'oro. II dipinto ritorna infinealla rostracommrnemmoratida dei quaranta anni della Biennale di Venezia ed entra in se\'acguito nel rnercato privato. E pl3usibile c he nella scelta del soggetto Laurenti sia Sato colpito dalla Capinera che Luigi Mion, aft ro veneziano d'adozione, espone a Milano nel 1891 (Cfr. f Esposizione 1891, n. 180).
\par Ci3 usa
\par Firmati entrambi in bBm d'angpIo "C. Lauren ti ". Savannah-Georgia (USA), Telfair Museum of Art, n. 31.
\par Prol?.rae: acquistato alias lvThrds-.e\bullet fahres-Aus\'acstellor.g di Monaco di Bavera, 1903.
\par BbfiCglalia: &REMO. 1595, pp. 251, 257 (La scale delb vita - Maturite e vecchiai? - hbazia e gbvi\'acna7a): Cnii 1895, pp. 8%-887: RE11.19PSO 1695, p. 293: OrnuctiNi 1895, p. 114: Gli olfrni gbmi 1895, p. 3: Guida alJa 1805, p. 17: L'Erposiziar.e. Si eh? 1695, p. 1: Flu 185, pp. 159-161: Pao 1995, p.
\par 2:\tab La Rebzbr.e deib 1695, p. 2: 5,4\\41)3.1895, p. 2: AblEttS 1895, p. 9: DACAceu.o. 1896, p. 17: Nqor.rrE\'accCREOU 1E96-97, p. ASS: tvloRos69 cm\tab 40. L'ombra
\par 1937
\par Tempera su tagola, 140x188 cm
\par \tab\tab
\par Firmato in alto a sintra "Cesare TORMENT\'b0 Lau\'acrenti".
\par Firenze, Galleria cbgli Uffizi, inv. 9215.
\par Provslienza: dono delta tarn iDlia cbll'artista, 193 7 (Fob Nivea Fiorentino - Centro di Dccumenta\'aczione, Registro n. 11, p. 99).
\par .6bliogralizc SCARCU,\'bb 1983, p. 116; Cesare tauter& 19%, p. 95.
\par \'abILlerim0 di capelli e terba che patava a ptao, fronte spaz bsa; la bozza frcntale rimasta ahbsstanza sporgente, achi non grandi (...). [(Iwo un grosso, bocca regdare. F
\par nobihssirna, ed espresiva che riTecchiava fedelrrente l'intero torrnento creatore\'bb (VAC P, Fondo Laurenti, dattiloxrftto di A. Capinni,s.d.) le parole con cui A. Laurenti Ca pisani ricord3 ncnno calzano perfettarnente altautoritratto della Galleria degli Uffizi. Elegante, con ampio cappctto, cappelb, papilbn, e Barba canuta e curata, Laurenti si ritrae peusibilmente attorno ai cinquant'anni, quando iI progetto della Pe- x here sta divenendo realty e, non a caso, sullo sfondo pare proprb di riconcscere le arcate nel nuovo edificioveneziano. Quantoall3 preenza del so5tantivo "torrrento", accanto alla firma, 0 bene chiarire cane questo termine avesse per l'artta un'accezione positrda, da intendersi cane fuao vitale, come curiosity creatida tipis della vivacity gicvanile. Egli stessp, infatti, reltestate del 1923, raccanandando Enrico Scarpa a Bar\'acbantini salve: \'ab0 gbvane un tormentatore della prcpria anirna\'bb NACP, Fondo Laurenti, lettera di C. Laurenti, 27 luglb 1923). A fronte di un carattere riservato e dell'asenza negli archivi sino ad oggi visionati di irnmagini perso\'acnali tautaitratto fiorentino diviene I.1113 delle rare testimcnianze dell'aspetto fico di Laurenti. Sernpre affascinato dalla grande tradtione rinaximentale egli irnposta anche proprio ritrattosecondo =schema compoSrtivo cinquecentesco. Mel genre b del 1937 Colomba Ledi,vedcva Bona i1 ritrattoalla Galle\'acria
\par degh Uffizi che ne snciscono rano iI S aprile 1938 con una stima di S000 lire.
\par C. b.
\par Firmato in alto a destra, "A Petro Fragiammof con sinceraamicizia/ C. Laurenti".
\par Venezia, Galbria Internazipnale d'Arte MDcbrna di Ca Psaro, inv. n. 1282.
\par ProLs,iyaa: dono di Eucpn i3 Fragia:omo, s.d. Bibli:grafia: IA/ Espositiore 1937, p. 97: Mosta di 1%2, p. 32: L'OttocEn to a 1972, p. 72: PERIXCO 1980, p. 22: Ce6a-eLaweriti 1985, s.p.: Darla Tr e\'acschBee 2002, in. p. 28: klApiii.u. 2035, p. El), ill. p. 57: &mom] 2038, p. 103, ill. p.41; Bantam 2009, p. 242: Lina Rosso 2008 p. 19, ill. n. 5.
\par Espositioni: Venezia 1937, n. 13: Venezia 1962: Venezia 1977, n. 22: Mesola 1985, n. 12: Evbstre 2032, s.n.
\par II ritratto di Eugenia Fragiacomo 0 tra i piu intensi e riusciti dell'intera carriera di Laurenti: seduta di Ire quarti la donna lancia unosguard3, assorto quanto rnalincalico, a ppena al di fuori dalla tele Benche II vino non appaia particolarmente segnato, Eugenia ha gt\'a7 royale incorniciato da una nuke di capelli grigi, red con 13 stessa pen- negate vaporosa ed eterea del lungo boa cf.?? tie\'acne sulle spalle. La ED3no coperta da un guanto beige calibratosulb stem puntocromatico del volto. La Signora Frag'acano incarna l'abilit\'a7 di Laurenti net collega re \'able espreoni del volto a speciali tali d'anirno\'bb (RCA 1907, pp. 299\'ac300). Losplendidoincamatosul qua4e, in punta di pennelb, Laurenti definisce occhi e labbra emerge in contrast\'b0 con la vaporost\'a7 del cello di pelo; rnentre it foulard in un ocra brillante, si stacca Vstosrnente dal resto del dipintoproprio per scongiurare l'effetto di un'eccesiva bidimen\'acsicnalit\'a7: II fondale, resosobattraverso
\par di arnpie campiture maiarcme, concorre a creare una zona lumina che ha ilsuoperfetto contrappunto nella parte sottostante della teb piu scura, dove una rnateria pittorica dens non perrnette di distinguere la foggia dell'abito indosato dalla donna. La dedica pole accanto a Ila firma testirncnia la profonda amictia cle legava Laurenti a Pietro Fragiacorno
\par c .b.
\par Firmato in twso a cbstra "C. Lau renti".
\par Venezia, Galleria Internacionala d'Arte Mcderna di CS Pesaro, inv. n.
\par Prcn.s.lienza: dono di Anc03 Reinelt, 1907. Bibrbgraita: IMEsposiziar.e. 1937, p. %: DE Cari.o 1909, p. 897: STELLA 1912, p. 86: CatzPfcgo della 1913, p.68: Catecgo della 1921, p. 41: mostra del 1935, p. 93: Fun Sera 2008, p. 84: &mom 2%9, p. 242.
\par Es,ws&ioni: Venezia 1907, n. 7: Venezia 1921, n. 7: Venezia 1935, n. 4.
\par L'embra etra i dipinti di Laurent' the rreggior\'acmente adertcono a Ila corrente simbolista ed
\par perci6 pasibile di differenti interpretazioni. La protagcnista, amrrentata nel sup scialle, cammina di gran pas?o nella semioscurit\'a7 di un sottoportico e pare spaventata dalla sua stessa ombra. A rendere la scena ancora inquietante concorrono le due figure di fcndo c he aserte no la donna con espresicne torva. Laurenti non 0 nuovo a notturni di sen-jbilit\'a7 ro\'acnentica,si pen a Scgnodi (ma rotte chwerno (fu presentato alb Biennale del 1899. Ogni element() del dipintoconcorre ad accentuarne la dimensbne claustrofobica: la figura della donna fortemente xorciata in primp piano, le travi incornhenti, tasenza di contorni definiti nonche una tavolona dai torsi genericamente cupi. Leanbrestagliatesulla parete si pre/a no a una lettura moraleggiante, al parr di Coscienn (1901) in cui tombra a14P. xia Ile della moghe
\par la materializzazione del suo steno peccato. ['cite concede anche dei paralleli letterari: opportunamente Luciano Caramel, in caasiaie della mcstra di Mesola del 1985, legge l'opera matura di Laurenti ale 'Lice della dramrnaturgia di Roberto Bracco e naturalrrente non si pos\'acsono ignorare le vijoni spaventedon di Edgard Allan Pce. Recenternente it dipinto 0 stato letto come un \'absoggetto irnrnateriale, mobile e mutedole L.] tra simboloe rnetafora; tombra
\par una entity oscura, imrnagine del milaro, della inesplorata realty interiore, ma 0 anche allegoria di un'esGtenza effirnera, di fantasmi dell'inconscio,si aggravia di allusbni e presagi,
\par 41.11 Ponte della gelosia (o Dominio)\tab 42. Dominio\tab 123
\par 1%9\tab 1939
\par Tempera su tavol3, 185x105 cm\tab Tempera su teop13,185x105 cm
\par
\par iscr\tab firmato in basso a sinistra RC. Lau enti)1.
\par Venezia, collezione pthata
\par Bbf bgrafia\tab Esposithne 1939, p. 110: cc Com
\par 1%.0, ill. a p. E97: XVI Esposizbre 1928, p.
\par p. 105: Viral 1928, p. 3: fvlostra de' 1935, p.93: clOinti StOttocento 1983, p. 283 (ill. :pante de& gdos): Cesare Larocnti 1985, s.p; Iona.\'b0 2033, p. 476.
\par Esp)sdicni: V?nezi31939, n. 12 (Dominb): Wnezi 1928, n. 16 (gpcnte de la gelosia Venezia 1935, n. 16 (11 rxnte defb gelosia): Me9ola 1985, n. 13 (Doeninb, partkobre).
\par In origin? i due pannelli faceda no parte di un'unta tavola prey.ntata alla Biennale del 1909 col titolo di Dcminio. Anccra una vdta dunque Laurenti prcpone un \'abfiacco\'bb (RCA 1909, p. 281) sog getto arnoroso ambientato a Venezia. U n pescatcre, con i catoni arrotolah e it torace scoperto, viene provccato dal pass3g\'acgio di una giovane donn3\tab ammiccante,
\par egli e talmente agitato da clovelsi aggrappare con forza alla spalletta del ponte per non raggiungerla. II tern non e dunque distante da Pre/olio (1902) e si rif3 sempre a quello stereotipo di una Venezia licenzioa e ironca, appattenentesoprattuttoai cetisaiah pi0
\par che incontra a ncora it favcre del rnercato. Forte per6 non e stato cosi semplice collocare una tavol3 di oftre due rnetri di bay, e per que\'acsta ragionesernbra proh3 bile che l'artista abbia optato per ilsuosrnembrarnento,sebbene non si conoscano le esatte circostanze.
\par Laurenti deqe ritenere pit! "wendibile" la figura femrninile the col titolo di Pcnte della gelosia ricornpare sia alla Biennale del 1928 che a quell3 del 1935. eattista, pur m3ntenendo lo stesso impaginato, rnodifica sia la figura chelosfondo: accorc i3 la gonn3esernplifica it panneggio, an- c he le m3nic he dell3 carnizia son\'b0 rnenoricche giusto per adegua 1st ai dettarni della nuova moda (cfr. Remo enigma, 1932). II pannello col pexatore invece e donato alb scultore Francesco Scarpaboll3 (ringraz b Vittoria Scarpa - bolla per l'inforrnazione) e sempre cd blob di
\par
\par UtkaziDne ignota.
\par prestatoall3 peisonale di lute:013 del 1985. Pcnte della gelo9a re to indubbiarnente la meta piOaccattidante del dipinto: la hell po\'acpol3n3 the incede fiera, in un abito dal garbato cobrisrno, rulta \'abgulcs3 e saporos3rnente interpretata\'bb in una \'abarrncnios cornposiziore\'bb secondo it commento de "II Gbrnale dell'Atte" alla Biennale del 1928 (/1114N11928, p. 3). Ri\'acpropostoarc he alla mostra comrnernorattda dei quarant'anni dell3 Biennale IIpante deqa geb9'.9 riccmpare ad un'asta rnilanese - Serrenzato - negli anni ottanta dove viene acquistata da un collezbnista veneziano.
\par MM.
\par diviene it luogomentale di Umorisconfoitanti\'bb (Fug*, SANT 2008, p. 84). Certarrente essoe un dipintoche, in particolare ne113 sequenza delle ornbre, risolte con una pennelbta indefinita e hmttata ai toni del grigio e del verde, ripren\'acde composibvarrente la tavol3 degli
\par mancati at Yoh' che l'artista realina per una versone della "Divina Comrnedi3" edita da Alin3 ri (1900-1902). L'Ombra e premi3ta con b medagli3 d'oro alla VII Biennale di Venezia dove b baroness3 Angela Reinert l'acquin per b collezbne del Muse\'b0 di Ca' Pesro the nel 2009 l'ha esposta in cccasbne dell'apertura al pubblico dell'ultimo piano della Ga Ileria.
\par c.b.
\par 124\tab 43. Ri tratto della marchesa Moschini
\par Dondi del l'Orologio
\par 1910
\par Oliosu avo,, 173)09 cm\tab 44. Testa di donna 1912
\par Olb su tavD1B, 42)(62 cm\tab 45. Testa di giovane
\par 191 5
\par Olbsu cartone, 42,1)53,2 cm
\par \tab\tab\tab\tab
\par
\par firmato e cbtato in basso a sinistra Laurenti MCMX".
\par Pactna, collezione pthata.
\par \'a3sposizi:ni: V?. nezi3 1935, n. 20: WrieziB 1%2, lay. n.n.
\par Biblicgrafia: Mostra (lei 1935, p. 93: Grata 1935, ill. p.\tab Mosta deipittori 1%2, p. 32.
\par bel ritratto di Errninia Dondi dell'Orologio realizzato nel 1910, quando la marches a gi\'e3 moglie dell'ingegnere iutoxhinie rnadre deisud quattro figli: solo due anni pat tardi, net 1912, ella rimane vedova a causa di un incidente au\'acLancbiliAico resto\'e9 possibileafferrn3reche b conoscenza - e forse anc he alcune trattative tra La urenti e i commrttenti - sia corninciata gia nelb prima meth del decennio se, come risulta dalla corrisponderaa it pittore viene invitato a colazbne nella villa Moschini a SQ.\'a7 net novem\'acbre del 1904 (6sAc, Fondo Laurent( n. 5, ca r\'actohna di Mcschini-Dondi, 24 novembre1904). quadro rttrae b dama quasi a grandena na - turale, altera e arStccratica, a braccia conserte, vestita con un elegante abito lilla, con lo Ara\'acxico corto e mosso sulla gonna da un morbid\'b0 drappeggb. Cosi i delta gh dell'abbigliamento sernhranoenfatizzare it pcntarrento, ma anche quel lato femminileche Itatteggiamentosevero vorrebbe celare. La figura snellaassec. ondata dale line dell'abito: it collo lungoed e4egante esaltato da un col1etto bia nco a faxetta e un cappello ampio in garza di tulle tone sot tone
\par decorato con plume e fiori di seta. II divan settecento, reso pit confatevole da rnabidi cuscini, e it mazzo di fiori bianc hi ingestiliscono ulteriormente la ccmpo~zbnechesiawicina a un gusto da te/@6poct'e. Quest'opera, godibi\'aclissima per 13 qua lila. pittorica, rappresenta una decisa incursion di Laurenti nella rttrattilica di rnatrice internazionale, mernore ante della scntuosita del ritratti di John S. Sargent che in pit cccajoni ha esposto e soggiornato in 13 guna (vedi P. Sa.rafini, Favretto, Sargent e la 'neo-Venetian school", in Giacomo Favretto a cura di P. Serafini, Milano, 2010, pp. 38-44).
\par ram.
\par Firmato e datato in basso a sinistra, "C. Laurenti MC k011"
\par Venezia, FondBzbne di Venezia, inv. 0106. Acquistato ORB Cazsa di Rigermb di Venezia.
\par Bbfixerafia: TCRWR 193D, p.86: Da fad:nit, 1932, p. 25 (con ill.): La Ca\bullet r,se 1975, s.p., ill. in copertina: Di NUM.*, Correa 2004, p. 91.
\par Esposithni: Venezia 1972, s.n.: Mestre-Venezia 1975, s.n.
\par In U113 splendida gbrnata estiva La urenti imrn3\'acgina la pia mtea - fors's, la nucra - rnentre, con un gesto di estrema Micatezza, time tra le drta un ramp front\'b0 che le incornicia it volto. E una tavola di grande vivacity crornatica, realizzata dall'artista con b conaleta intercity emothra, ma b velccita nella chitsura del paesaggio retrostante lascia intuire the tratti probabil\'acmente di un momento di studio per una deg.? tante teste realizzate a partire dall'intio del Se\'accolo. Per a itro it soggetto - una giova re dcnna imrrern nelverde rnentre tien gentilrrP.nte dei rarni fioriti -e 1.111 tcpos della pittura di rnatrice simholica, cane dirriostra anche 13 presenza di Mattino di prfrnavera di Alessandro Battaglia alla Biennale del 1901. Laurenti Santa al sog\'acgetto un ruob prim3rio fin dal 1905 quando presents proprio una Testa alla Biennale e, nel gennab del 1908, racccmanda a Guido Cadorin di inizi3re it suopercorsofarnativo dallostudio dal vero di una Testa femcniMe (Guido Cadorin 1987, p. 23). Laurenti sofferrn3 con puntualtt\'e0 sulle rnani, in particolare sulle dita affusolate, e sur volt() cbmina to da unosguardo di pacata intesa. L'incarnato chiaro del decolte e invece trattato a ra pide campiture come pure la ua po\'acrosit\'e4 del temrto. L'artista infine quasi soivob sul paesaggio retrostante che potrebbe ra ppre\'acsentare la pedernontana bellunese, attorno a Sedico, dove i Laurent erano soliti scggiornare almeno a partire dal 1909.
\par c .b.
\par Firmato e datato in basso a sin tra, "C. Laurenti MCMXV".
\par Roma, Quzclreria del Quirinal?.
\par Pro..selienza: Acqu&tato prire:9D l'artta, 1915. Bibliogra ia: .5:past bs-. di 1915, p. 28: el pafrhoonb artistko 1995, p. 251, n. 691: TCRWR 193D, p. Esposeiont WneziB 1915, n. 3E6.
\par Laurenti riprende lo gesso volto di Testa at donna del 1912 rna resa qui con rn3ggiore austerity, ragione che rende l'olb adatto alla Esposizicnedei Sozzetti artist,' 'Jen ezian t mostra allestita nel 1915 negli spazi dell'Hotel Mona, alb scopo di raccogliere fondi per le
\par degliartisti maggiamentecolpite dalb guerra. Oftre ad esporre, Laurenti fa anche parte del comitato ordinatore della rnostra e riceve dunque la 13 rrP.nta di Luigi Nono: \'abAlla mostra di bozzetti, tenuta durante Vann() scorso exosi due cosette the sfruttarono all'impresa henefica una discreta sornrna, e a me una discreta dose d'impertinerae da parte di certi sedicenti critici d'arte di gbrnali vene\'acziani\'bb. (ASAC, Fondo Laurenti, n. 4, lettera di L. Nono, 27 dizernbre 1915). In una gra clacole cornice floreale Laurenti calibra sapienternente losgu3rdo d'intesa della fanciulla con l'atsterith dell'abito accollato c elude quabasi accento sensual?. Nell'esenzialita del soggetto La urenti realizza un olio godibile che trout facilmente un acquirente di modo da poter devoiyere cornpenso alla causa.
\par II cartone di La urenti riceve una propola d'ac\'acquisto - 400 lire - da parte della Casa Reale (ASAC, Fondo Laurenti, n. 2, Ftcposte d'ac\'acquisto per la Casa Reale, datt iloscritto, 3 ma tzo 1915) ragione della sua attuale presenza nella collezbne del Mutes del Quirinal?.
\par c. b.
\par 46. Testa fern mini! e con vaso di fiori 1915
\par Pastelb su cartoncino, 38,5x55cm\tab 47. La verith
\par 1917ca
\par Olio su tela 106,07 cm\tab 48. Popolana veneziana 1920 c.a
\par Pastellosu carton, 50,5(3 5,5cm\tab 125
\par \tab\tab\tab\tab\tab
\par
\par &crizioni: firmato in basso a ckstra,\tab Lau renti
\par RICtulXV".
\par Pathra, collezione pri,rata.
\par 13bliogral Cea-e Laurent( 2010, s.p.
\par Sposithni: Pordmone 2010, s.n.
\par Accordatoaillecrornie del liberty, it dipinto raf\'acfigura una donnaa mezzo buAa. vista di prdilo, dall'irnponente fisicith. La gbvane bruna path i capelli raccolti mabidarnente dietro la nuca, ha occhi scud rnessi in eridenza da sopraciglia espressrre e un incarnato eburneo. Accanto a lei, si una rnensola o forse un davanzale, appoggiato un vaso di fiori che Laurenti tratta con 13 dignity e l'attenzione di una piccola na\'actura morta: it vetro, probabilrnente di Murano, dalla sagorna anforata, rnantiene la trasparenza graze al delicato trattarnento degli azzurri, ravvivati dalla macchia roe del fine polo a ingentilire l'inseme. lo sguardo della donna, ascii\'b0 e malinconica e rivolto nella direzione dei fiori, lasiando coj presgire che si tratti di un pensiero legato alb fragility dell'esStenza. II vaso appartiene probabilrrente all'attila vista che era gi.a apparso in meta-nor fosi un dipinto degli anni novanta e oggi dperso (tlg n ), in cui si ravvisano delle sirnilitudini imp ginabve con it pastello padovano; sebbene la prey.nza di tin teschio non lascia dubbi che si tratti di rimando a Ila vanitas. Questo paaello a l'enne\'acsirna prova di una produzione tutta incentrata sull'universo fernminile: a quests data la donna ritratta potrebbeessere la figlia Fora. La "testa fernrninile" e un soggetto costante della produ\'aczione Laurentian a partire da ll'inizio del scab: si pen a Wok\'b0 di propriety della Fond3zione Venezia oquelloconstvato nelb quadreria del Quirinale. Salvo in ra ri casi, corn? alb Biennale del 1905 l'art6ta destina questo genere di pro\'acduzione alla vendrta diretta e non alle esposi\'aczioni pubbliche. La tecnica dal pastellounita alb delicatezza del tratto e alla Sella della gamma cromatica,contribuisce a sfurnare i contorni del segnocreando un'opera godibihsima.
\par MM.
\par iscr Wont Firmato in bzeo a d?stra KC. Laurenti". Milano, Galleriad'Arte nilo:1?ma, n. 1108. Prowpayaa: Dono di Vittorio Emanuel? III, 1917. Bbibgra II Esposdicv-.e Elea? 1917, p.9: Ws 1917, p. 2: Le cancif,s-e 1917, p. 2: athiANCAX0 1934, p. 346: Giqui, Lo FoRre 1974, p. 366: CPRoMEL, Clcovpm 1975, p. 340: %GA 1971, p. 878.
\par .54.9osdioni: Milano 1917, n.48.
\par II dipinto rapprepenta l'irnrn3ginealleprica delta Vete*, sebbene con qualche kern poetica rispetto alla iconografia classica, codificata da Ces re Ripa: Laurenti imrnagina una gbvane donna, senza veli con lunghi capelli Biondi e la pelle candida e lumina-2 come l'alabaAro, aderente alla descrizbne delta fcnte tradt bnae. II dettaglb della rnashera e invece una libera interpretazbne dell'artista che accentua cosi la sersualita del dipinto, calato pienarnente in un atteggiarnento &co. Le rnovenze del nudo ricordano la fesuosita di Fbritua ne..cova (1897) e di ViStre antics (1 901). Datato in precedenza intorno agli anni venti, in base al recente riscon\'actro docurrentarb, e Sato posibie stabilire termine ante quern al 1917, quando i1 dipinto venneesihito per b prima volta alla Esparintce delle Tre La rn3Stra, curata C13 Frade\'acletto, Pica e Bazzoni, viene alleiita a Palazzo Pes2roe inaugura 1'8 aprile 1917, non senza al- cure difficolth organtzaUve dovutealla terrible congiuntura della guerra. Le opere di Laurenti, che a quests data vine stabilrrente a Milano, ottengono un riscontro favoreirde (13 parte della crrtica: \'abAnche Cesare Laurenti ha diverse opere "trattate" ad oho ed al pastelb nelle qua li si maritime smpre delicatoe personae nella sua tecnica. II su\'b0 quadrat per esempio: La veleta e opera egregiamente condotta\'bb (NEM 1917, p. 2).1126 aprie 1917 la tela e acqubta da S.M. Vittorio Ernanuele 111 it quale re dispose seduta stante la donazbne, insert)? ale opere di B. Bez\'aczi, I. Brasse G. Marussig,alla Galleria del Castelb Sfazeso di Milano (Le can ere 1917, p. 2) e oggi confluite net patrirnonb della GAM.
\par mm
\par firmato in teS9D a sinistra ir C. Laurenti". e.aano d?IGrappB, Musty arico, inv. n.384. Prco.a.liewa: Dono di Gwpare Fontana, 1938. 8651)r:di PAS. vigin 1975, p.93, n. 222: Mao.- Cf\bullet tcfrO, PASSoMPNI 1978, p. 68: CoSACRAPDA 1998, p. 91: Gino) 2000, p. 78, n. eD.
\par La pcpolana veneziana e un soggetto taro all'artista, rivisitato in piu di un'occasione. Qui la giovane donna indoss un grembiule da lavoro, una gonna azzurro intenso e una carnicia chiara a ma niche larghe con una leg\'acgera scollatura rotonda. E ritratta ai piedi di un pale, seduta su un murettoche pa rrebbe appartenere a Fcndamenta Mani a pcchi past dallo studio dell'a !lista. La posa, non delle piu aggraziate, e l'espresione dura denotano l'appartenenza a una classe sociale urnile e restituiono al contempo un effetto pittorexo che si lega all'immaginario della rissosith delle cetera veneziane.
\par La produzione di Laurenti abbonda di carton di medic dimensioni con un impianto immagi\'acnativosirnilare, in cui la protagonists e in prirro piano 9.1 uno Tondo vereziano: certamente es so eslato un soggetto "facile", un someNt de Venice, che incontrava it consenso di un vasto pubblico.
\par L'atmosfera del dipintoe ben rem C1311.3 tecnica pittorica del pastello che tende a sfumare i contorni, scelta quests che enfattza l'effetto della gamma di cobri chiari tendenti dal bianco al rosa, the esaltanoe rnettono in eridenza le pietre di Venezia. Una resa pittorica qufla che accomuna a lc uni del dipinti eyguiti intorno agh anni vent( come appare eridente net conf rout\'b0 con un altro pastello, dal rnedesirno soggetto, intitobto riposo venduto all'asta da Christie's a Roma nel giugno 2005. Pqml'ana *reziana e conserva to presso it Muse\'b0 Civico di Bassano del Grappa, dove e giunto nel 19382 grazie al generoso lascito del prtlore bass nee Gaspare Fontana.
\par MM.
\par 126\tab 49. Ritratto di Ezzelina Menni Carab\tab 50. Ritratto di Roberto Sarfatti
\par 1918-1921\tab 1925
\par Olio su tempt& 180x119,5 cm\tab Olio su tavola, 49x36 cm
\par
\par Firmato in batso a &Ara, "C. Laurent".
\par Milano, Osgednt? Mag.:On?, "CS Grandy", inv. 414.
\par ProvernR-aa: Dnno di E. Menni Carat.. 1921. Bib/taxa/fa: PECO4P1 1927, p. 210: La Ca' Crania 1981, p. 293: Scpnman 1983, p. 116: Sag& (tart 19)3, p. 25.
\par Sposdirii: Mann\'b0 1921, s.n.; Milano 1981, n. 594.
\par Nella migliore tradizione dell'atta borghesia mi\'ac13nese, Ezzelin3 Menni, vedova di Carb Carati,a fronte di una donazione di 400.000 lire, ottiene un suo ritratto nelb galleria degli illustri dere\'acfattori della Ca' Granda. II 29 gennaio 1918 l'incarico e affidato a Cesare Laurenti (ASCG, Fondo Testator( Testarnento di Carati Carb, n. 1240) che b ritrae a figura intera, seduta di tre quarti con lava mbraccio destro appoggiato su un plintosul quale, in grisailetecitato il motto
\par "111.111C et semper".
\par La Carati indosa un a brto castiga to e dai toni scud, cone s'addice al 910 sta to di vedovanza, e b sguardo- intensarnente emotitro- t rad un veb di rn3linconia. La tonality quasi mo\'acnccroma, che avvicina i1 ritratto alle modality dell'af fresco, e l'inedita ricostruzione di un intorno a rchitettonico cosi rigoroso hence si integrano all'architettura del chiostro, dove il dipinto viene esposto il 25 m3rzo del 1921. La vaporcsrt\'a7 della capigliaturat ormai canuta, l'imrnedi3tezza del tratti del voila restituiti da una pennellata dens e il non finito delle mini dipendono da una lato dalb volont\'a7 thll'arti\'acsta di rnantenere un tcno vbrido ma dall'altra, scno anche b conseguenza di una temp .tica realizzativa lunga e diontinua. A dtanza di unannodall'incarico infatti l'istrtuto nesolkrta b consegna (VAC P, Fondo Laurent( bigletto del 18 dicembre 1918) poiche la committente vorrebbe a mmirare i1 proprb ritratto all' espo\'acstzicne del 1919. Laurenti termina invece il di- pinto, in extremist per l'edizicne successiva della rnostrat ne113 prim3vera del 1921. Nel febbraio del 1921 egli raccorn3nda ad Angeb &Dnutto, sup ass:ciente, di dare gli ultirni ritccchi al di-
\par pinto e di firm3rlo secondo indicazioni molto precise, accornpagnate anche da uno schizzo: \'abLei dEve soltanto lucidare la seguente firm3 e ripeterla, con terra rasa diluita di vernte, sul quadro nel postoche le indichert qui retro (...J Guardi che non riesca dura - cbe troppo piena di colore. Kagan dopoeseguita, prenda un po' di carta asciugante ed esporti un po' cc:4\'b0re\'bb. Nelle sue intenzioni Laurenti avrebbe poi apportato gli ultimi ritccchi non appena chius h rnostra: \'abche b ewongano cosi tale e quale riservandomi di dargli quelle pcche pennellate che a 'Kora rn3ncano allorche sara Chiu2 la rnostra ed io potrO venire a Milano\'bb (VAC P, Fond\'b0 Laurent( lettera di C. Laurent( 15 febbraio 1921). 11 dipinto, in otUrre condizioni conservative, e stato sottopoAo a un intervento di pulitura nell'autunnz del 1 963(VAC P, Fondo Laurenti, lettera del Consigko degli lAituti Ospe\'acda Led di Milano, 14 novembre 1963).
\par c .b.
\par Firmato in bast\'b0 a &Ala "C. Laurent MC MXXV". Collezione privata.
\par Etichetta d?Iln Mostra del Quafaltarss-li delta &Go- le.\tab 1895-7935, n. 304 - sia sul retro
\par cklla ta'..oln che sulk cornte.
\par Isatione sul retro "Alla illustre Donna Margherita Ctycsinl Sarfatti questa reminiscenza suo Ro\'acterto, l'enze aiolescente e gbrinso.OmaDDiD di C. Laurenti. Dicembn? ckl 1925".
\par Bibficgraf lvtostra del 1935, p. 93; CAMS 1935, p. 384: SCARS:1,10 1923, p. 116.
\par Esposdicot Wnezin 1935, n. 10.
\par Roberto Sarfatti, primogenito di Margherita Grassini Sarfatti,cade in battaglia il 28 genn3b 1918, quando non ha ancora compiutodicictto anni.114 novembre del 1925 a Milano, nel set.- tirnoa nnivers3rio della vittoria, la M3 dre ricere la medaglia dbro al valore del figlb Roberto; la stessa rnedaglia che Laurenti gli appunta sulfa divisa. Proprio a seguito di questa ricorrenza egli realizza prima un bozzetto (tig n) e pd folio che dona alla promotrice di Novecento. Partendo probabilrnente da una nota immagine fotografica che b rrtrae dici3settenne - cfr. Da &xcioni a Simi: g micro di Margherita Sarfatti, a cura di E. Pcntiggia, Skira, Milano 1997, p. 191 - Laurenti reinterprets la figura di Roberto Sarfattialla lute della grande tradizbne del Quattrocento veneto: come un Cristo di Giovanni Bellini it gbvane e ritratto al di 1\'a7 di una soglia, simbolo del suoavvenuto trapaso ed edidente ithiarno al scrificio per b patria. Proprio di trapaso parb 13 citazicne ripertata come un'iscrizione all3 base del ritratto: \'abLa mate trovata combattendo pet proprio ideale non e morte, rn3 trapasso\'bb ail frammento di una lettera che Roberto Sarfatti salve ai genital pcco prima di cadere in battaglia. Seccndo Lucio Scardino (Rolm 1983, p. 116) sul Roberto Sarfatti Laurenti avrebbe impostato anche i1 ritratto di Franco Lupis, m3ncato prematuramente il 26 rn3rzo 1926 all'affetto della sua famiglia, ma di cui recta sclamente un disegno preparatorio (1926, matita su cartat
\par 51. Ritratto di Nina Sguario\tab 52. Ritratto (bozzetto)\tab 127
\par 1930 ca\tab 1931
\par Tecnica rncsta su carton, 50x46 cm\tab Nate.llo su cartel 35x20 cm
\par
\par 40x28, Ferrara, collezione L. Scardino). Se con Ferruccb LuppS, padre di Franco, Laurenti ha un'arnic ia ventennale, it molly\'b0 di un "ornag\'acgip" a Ila S3rfatti e forse da leggersi come la volont3 dell'artsta di avvidn3rsi al gruppo di Novecento, che proprio nel 1925 si avvia a didenire un rrovirnento di rewiro nazbnale. Non va scordato nemrneno l'enttsiasmo di Laurent' per le prime impree del duce, inclusa 13 presentazbne uffici3he del gruppo artistic\'b0 s3rfatti3no ally Biennale del 1926. D31 canto sup Margherita Sarfatti riceveva un doro da un a ails c he, come lei, aveita provato i1 dolore 13cerante della perdita di un figlio.
\par c.b.
\par Firmato in baso a sinistra "C. Laurenti". Ferrara, Galleri3 d'Arte Moderna e Conternpo\'acranea, inv. 692.
\par Firm3to "C. Laurenti" in baso a sinistra. eibtgratia: Scardino 1983, p. 114.
\par II ritratto Nina Sguario a forse la pagin3 di a udace rnodernit\'e0 della pittura di Laurenti. "Nina" era il dirninutivo corrente di Fosca Laurenti, la figlia che nel 1904 sposa Francesco Sguarb, col quale si trasferSce a Torino. Prcba\'acbilmente \'e9 lei b "simpatica Ninetta" ricordata nei 9 luti di una lettera del 1926 the Alesandro Mile sc rrise alla farniglia Laurent' (ASAC, Fondo Laurent( lettera di A. Mihei, 23 agosto 1926). P13 usibilrnente it ritratto e un'opera degli anni trenta, 1./113 datazione suffragata sia dall'aspet\'acto delta donna the dalla pittura stem. Nina indosa tin ampb cappotto nero, costruito per carnpiture dense qu3nto indefinite, che Laurenti irnpiega come una base materica su cui incastcna it volto della darn. Eszo alterna dettaglieccezionalmente definiti- la prcfondt3 degli ccchi, I'orecchb sinistro, la morbidezza dei capelli - ad aree volutarnente non finite in cui le pennellate fluide e leggere carnbi3no nervosarnente direzione. La Neve smolt ia dell3 bccca arnmanta it ritratto di una nota I113 hnco\'acnica the trova riwontro nellosguardo di Nina. Sembra che it "tormento" che accornpagnava rautoritratto degli Uffizi ernerga anche in quest'opera tarda Raramente Nada rtrae i propri farnigliari; un altro 050 \'e9 La farrAiglia del Ottore (1926 ca., fig p 97) in cui pen') l'ambientazicne all'aperto, in un giardino, e la presenza delle barnbire rendono it tutto pi0 solare ed a ricso.
\par c.b.
\par Collezione privata.
\par Firmato con dedica in alto "1 giugno 1932 Ai ca\'acrizsirni amid Lola e Giccondo per ricer& di questo di: it giDrno piu gioicoD e sacra delta Loco vita. C. Laurenti".
\par haostra del 1935, p. 93: Dipinti de/ 1974, n. 279.
\par S*vosdioni: Venezia 1935, n. 12.
\par Cesare Laurenti realizza it bazetto di un ritratto fernrnini4e, false della stessa Lob Protti a cui e dedicato it pastello. La dedica giustapposta in cima al cartone, per quarto pbusibilmente posteriore al bonen\'b0 steno, delle in\'acdicazioni irnportanti per la 9.1.3 identificazione: \'abil di pi0 gbioso della Loro vta\'bb e riferito con tutta probability alle none di Giccondo Protti, avvenute it primp gitignp del 1932. Nell'occasip\'acne Laurenti don3 t1 bonetto a Ila futura moghe "Lob", forse come prornessa di un futuro ritratto. E prassi per l'artista regalare dipinti di piccde-rnedie dirrensicne agli a mid in cccasb\'acne delle none, sopratttrtto teste fernminili, se ne trova conferrna a riche nella corrispondenza con Giovanni C higgiato, (Cnfr. ASAC, Faido Laurenti, n. 4, lettera di G. C higgiato, 30 mar\'aczo 1907). Giocondo Protti fa parte del gruppo dei "Platonici venezi3ni", capeggi3ti proprb da Laurenti (Cnfr. ASAC, Fondo Laurenti, n. 5, e4enco dattilcscritto del Gruppo dei Plato\'acnici Veneziani, s.d.). Nel 1935 l'artista chiede all'arnico di poter esporre it dtratto a Ila arstra celebrativa dei quarant'anni dells 8ienn3le dose ccmpa re con la datazione del 1931, asierre ad altri ritratti del Maestro. L'incarnato perl3ceo del vofto accentua l'intensit\'e0 del nero corvino dei capelli e l'azzurro profondo degli ccchi. Lo sfondo,sfurnatosui toni del ce4este,e intenotto dal toss) del fioreinfil3to tra I capelli. La penrp.1- lata di Laurenti diviene rapida rn3 incishra nella sciarpa c he gira attcmo al colb della donna fino a ricaderhe sulfa spalla
\par c. b.
\par 128\tab 53. E terno enigma
\par 1932
\par tecnka mt.ta su cartore., olip su tavola, 187x100 cm
\par
\par Ferrara, Civka Galleriad'Arte Mcderna, irw, n. 693.
\par firrnato in ba.so a destra ic C. LaurentiN: sul verso 1.1t13 eticFetta della\tab Esposizipre
\par terrazionBle. d'Arte di Ve.reziB - 1932- e un'altra manic ritta "Cesare Laurenti /Quadro ad olio rapp. te: Enigma /Iroplubile /S. Vio 622-.
\par Ebliograiia: XVIII &posizic' e 1932, p. 94, ill. p. 80: Coml.\'b0. 1935, p. 380: Sc?ptio 1983, p. 113: Cesare Laurenti 1985, s.p.: CeafeLactre,ti 1970, p. 27, ill. p.97.
\par Sposiziont Venezia 1932, n 7: Venezia 193 5 n.8: Mesola 1985, n. 15.
\par dipinto e eseguito con tutta probabilit\'e1 nel 1932, pcco prima della 4Th Biennale di Venezia dove viene ewosto 'lens sla dedicata agli artiii veneth II soggetto enigrnatico, come enunc la il Utob stem, raf figura una donna, a grande-aa naturale, in mezzo a un sentiero di campagna: fors ella sosta a un bkio, data la presenza di un'insegna, su cui pelt non si ieggealcuna in\'acdicazione. La donna pita i capelli raccoltie una tscia annodata di lato sub nuca, Il volto molto truccato, abbinato a un contegno disinvolto con la spalla scopeita ea uno9pardoalluthro, concorre a restituire un'imrnagine ambigua e conturbante. Giusto al fianco della donna sta una civetta, appollaiata su un trespolo, cui rirnando sirnbohco in questo contesto ci name \'b0saw\'b0. II significato doveva adere pelt qualcheattireraa con Vale venatoria se l'aittla durante le trattative di vendita alla sua citt\'e4 na\'actale nel febbrab del 1936 salve test ualrrente, .'( -eisendo Mesob pane di caccia irnmagino the la sua "civetta" possa interesare" (Cesare Laurenti' 1990, p. 27): nonostante iI cospicuo .sontoaccordato, l'affare non va a bucn fine. dipinto si allaccia al filone allegorico-simbolista di matrice europea, come del restonella pittura del pwsaggiosulb fondosi rauvEra nuovarrente 'nfluenza della pittura tedesca e russa, arnmi\'acrate alle Bierman. In paiticolare pert la figura fernminiie si attesta nei modi del Novecento Italian, declinato scondo la rnaniera di due artisti anomah nel panorama Veneto: il buon
\par allied\'b0 di Laurenti, Guido Cadorin, e Felice Caso\'acrati. Quest'ultimo in paiticolare aueva rnesso in subbuglb la Biennale del 1 912 con LeSgnofine (1 91 2, Venezia, Galleria internaz ionale d'Arte tvloderna, Ca' Pesaro): un dipinto foiterrente enigrnatico the mostra quattro donne in un improbabiie boschetto. Remo Enigma viene ceduto dagli eredi Laurenti - Sguario al Canune di Ferrara sobrnente dopo la scornparsa dell'ar\'actista aivenuta nell'autunno del 1936.
\par M. M.
\par 129
\par Cesare Laurent!: dalla pittura di genere all'idea
\par Cristina Beltrami
\par Cesare Laurenti, Autoritratto di Cesare Laurenti - Tormento (part.), 1906 ca, Firenze, Galleria degli Uffizi.
\par Come negli artisti rinascimentali, in Cesare Laurenti la quality del prodotto tende all'ec\'accellenza. Sia che si misuri con la pittura, I'incisione, la scultura, I'illustrazione, la ceramica, che progetti architetture, allestisca musei, restauri dipinti, impartisca lezioni oppure - in privato - scriva poesie.
\par E dunque i1 Rinascimento, pitli che i1 legame familiare, l'impronta ferrarese che si rintraccia nella sua opera. Appena possibile, probabilmente attorno al 1873, Laurenti si rende indi\'acpendente dal padre, lavorando presso una stamperia in citta. E proprio grazie a una stam pa capitata fra le mani del conte Leopoldo Ferri che egli incontra i1 suo mecenate, colui che gli consente di muovere i priori passi fuori da Ferrara, ospitandolo prima nelle proprie tenute di cam pag na, a Voltabarozzo, e indirizzandolo poi a Padova nella bottega dello scultore Luigi Ceccon, colui che Laurenti ricorda come \'abprimo maestro e quello mi additb Ia via dritta\'bb.i Nello stesso ambience fa Ia conoscenza di Pietro E. Selvatico - intellettuale dai molteplici interessi - che lascia un segno ragguardevole nella formazione del giovane Laurenti.2 Net 1878, nonostante gli anni di praticantato presso Ceccon, l'artista sente i1 bisogno di colmare alcune lacune che solo un'accademia ufficiale pub fare: dal 18 gennaio risulta percib tra gli iscritti del corso di "speciale figura" di Giuseppe Ciaranfi, che include lezioni di anatomia e di storia dell'arte e mitologia. L'anno successivo, dopo it diploma, coronato anche dalla gratifica di una medaglia d'argento, Laurenti lascia Firenze. Net capoluogo to\'acscano Ia sua sensibility artistica non pub trovare corrispondenza ne nel rigore accademico di Ciaranfi, degno successore di Enrico Pollastrini, ne nell'ambientebohemien dei macchiaioli. Tenta invece Ia via di Napoli, dove net 1879, grazie a Parole misteriose, dipinto di genere quanto le rag ioni della scelta della citta partenopea, Laurenti viene ammesso alla bottega di Domenico Morelli.' Dopo Ia presentazione degli Iconoclasti a Parigi net 1855, Morelli vive una gloria inestenuata; egli inoltre e i1 capofila di una pittura di \'abfigure e cose, non viste, ma immaginate e vere ad un tempo\'bb4che per Laurenti deve rappresentare, a questa data, it vero modello a cui tendere. Nonostante l'ottirno rapporto instaurato sia con il "maestro" che con i suoi collaboratori,' egli gia nell'autunno del 1880 lascia Napoli, prima per Padova e subito dopo per Venezia, dove comincia una carriera artistica autonoma, potendo contare ancora una volta sull'aiuto di Leopoldo Ferri. II nobiluomo gli fornisce una casa, mobilio e biancheria per Ia somma di 7.000 lire e gli procura un primo nucleo di clienti che, cinque anni dopo, permette all'artista di estinguere it debito.6 Se nella sua prima esposizione pubblica documentata - Ia mostra della Society Promotrice di Firenze del 1881 - la pittura di Laurenti presenta un evidente legame con l'ambiente napoletano/ l'anno successivo, a Milano con Un baso a la piu beta, dimostra un adeguamento alla produzione lagunare degli anni ottanta. Dalla \'abpatria del colore\'bb8sia i1 mercato che Ia critica si attendono scanzonate e colorite scene di genere, esem plate al meglio dalla produzione di Giacomo Favretto. La nozione di "vero" appresa da Morelli, lungi da qualsivoglia denuncia, viene dunque appli\'accata da Laurenti sia alle vivaci scenette popolari che alle tele di maggiore density emotiva, come net Prete che, esposto a Milano net '1882, cattura l'attenzione di Luigi Chirtani perche \'abmanda i1 tanfo della cera e delle sacrestie mat tenute\'bb.9
\par L'anno successivo Laurenti si confronta per Ia prima volta sul piano internazionale inviando a Monaco di Baviera un Ritratto femminile, subito notato per Ia \'abforte consistenza di im pa\'acsti\'bb.1\'b0 Capace di una grande versatility, egli mantiene dunque toni favrettiani ove it mercato
\par
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\par 139
\par
\par 14
\par lo richieda m entre sperimenta nuove am algarne ove l'occasione lo conceda. Alla mostra rnilanese del 1884 convivono sia it Laurenti ii-nmediato di A Venezia che quello di Lutto in cui la ricerca sirnbolica e gia latent& Da una svista di Chirtani - che confoncle pastello con olio - e evidente come Laurenti padroneggi a tal punto le due tecniche che, soprattutto quando sotto vetro, l'opera possa trarre in inganno. Proprio nel pastello, pratica che ha illustri precedenti nella tradizione settecentesca veneziana, Laurenti tocca vertici altissimi, tanto che sempre Chirtani scrive: \'abnon credo siensi ancora esposti in Italia rnolti pastelli di cosi alto pregio\'bb."
\par Attorno alla meth degli anni ottanta la frenesia espositiva rallenta; Laurenti pub probabil\'acrnente contare su un cespite di corn mittenza privata per la quale realizza ritratti e leziose scene di vita veneziana: Giovani innamorati, L'Apertura del regal\'b0, Mosca cieca, La visita, La scelta del pesce, La Lettura (in questa paqina) o Ciaccole m ostrano un m ondo popolare, animato principalrnente da giovani che, anche se in contesti chsagiati, sorridono alla vita con \'abquell'umorisrno sano e scorrevole\'bb12tipico della pittura di genere veneta. Sono per altro scene d'invenzione; la finzione emerge evidente nei dettagli d'arredo che rispondono a topoi pittorici, talvolta indfferenti alle incoerenze: alle pareti si notano sovente stampe costose che Laurenti riproduce come un omaggio ai maestri del suo tempo, IvIorelli in pritnis. La perizia descnttiva che egli mette a punto in questa prima produzione e it passaggio necessario per sviluppare Frons animi interpres: l'opera di punta che Laurenti presenta alla mostra veneziana del 1887. Le cinque protagoniste del dipinto interpretano altrettanti atteggiamenti verso la vita e la preghiera: \'abII Laurenti scelse cinque tipi di donne creclenti e le collocb nell'interno di una chiesa perch6 esprimessero collo sguardo i sentimenti dei loro cuori [...] Una di esse, giovanissima, e inginocchiata dinanzi a un crocifisso ecl ha i gomiti puntati sul banco e la testa sulla rnani. Esprime la religione del rimorso ed ha tutto it calore e la febbre dell'anirna che, dopo it peccato, sente it bisogno di riabilitarsi presso Dio. Vicino a lei, da una parte, e inginocchiata una monaca colla testa alta, collo sguardo tranquillo come di chi sa di non aver nulla di male sulla coscienza, e dall'altra e seduta una donna matura, una popolana, con una corona in mano, che biascica aridamente delle preci e guarda la giovane pregante con occhi foschi e profondi [..] di fattucchiera abomi\'acnevole. [ ..] Quante sensazioni non ridesta ognuna di quelle donne! Che storie di dolori, di virtu e di sozzure, di sacrifici e di godiinenti si riflette in quel momento della vita di quei cinque esseri che dim entichi d'ogni monclana cura palesano interamente lo stato dei loro cuori!\'bb.'3 Queste ultime tre righe del commento di Piero Rota rivelano un mutamento nella pittura c1.1 Laurenti che pub ora licenziare un grande dipinto allegorico, segnando
\par
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\par Biografia\tab 145
\par 1854
\par Nasce a Mesala il 6 novembre, da Agostino Laurenti e Maria Arvecla. Dopo qualche anno il padre, giornalaio, trasferisce la famiglia a Ferrara.
\par 1859
\par E ancora un bambino quando sfila accanto alle truppe austriache a Ferrara e ruzzola a terra procuranclosi una ferita alla fronte di cui gli sarebbe rimasta cicatrice per tutta la vita. II padre lo mette a lavoro da Lm tipografo dal quale apprencle I'arte clell'incisione. II lavoro a contatto con gli acidi ne compromette pera la salute renclenclolo piu cagionevole, in partico\'aclare nella stagione invernale: le sue numerosi bronchiti saranno infatti spesso ragione di ri\'actarclo nella consegna del clipinti.
\par 1864
\par Agostino Laurenti presenta clomancla d'iscri\'aczione alla Scuola di Disegno del Comune di Ferrara, formazione che gli fu sicuramente necessaria per le sua successiva esperienza di tipografo e stampatore.
\par 1873
\par II nome di Cesare Laurenti compare in una carta d'archivio come \'abfabbricatore di carte da gioco in Ferrara\'bb (Archivio Storico Comu\'acnale di Ferrara, XIX secolo, Popolazione, busta 109). L'alta quality Belle sue stampe cattura l'attenzione dal nobiluomo paclovano Leo\'acpoldo Ferri che ospita Laurenti prima nella sua villa a Voltabarozzo (Pd) e in seguito a Padova, clove entra in contatto anche con Pie\'actro Estense Selvatico (1803-1880) ecl inizia Lin vero praticantato artistico nella bottega di Luigi Ceccon (1883-1919) che egli, ricorcla come \'abil mio primo maestro e quell\'b0 mi acIclita la via clritta e a cui serbo ancora un forte sentimento di gratitucline\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurenti, n. 3, manoscritto di C. La LI renti, s.cI.). L'affetto per il conte Ferri, che fu per i'artista come un padre, fu tale che ne conservo sempre un ritratto nel suo studio veneziano.
\par 1875-77
\par Sposa la cliciannovenne paclovana Colomba Levi, nominata in seguito Annina: di credo ebraico la giovane accetta una cerimonia di fecle cristiana. Dall'unione nasceranno sei figli: Anita, che annega tragicamente nel Piave a soli sei anni, Fosca, Fosco, Brut\'b0 e Rufo (non
\par stato possibile iclentificare i1 nome del sesto figlio). Annina rimarra la mesa e la compagna di una vita: l'amico Emilio Marsili chiuclera in\'acfatti una lettera ricorclanclo come ogni moto clell'artista \'absi rifletta clirettamente nell'animo clell'Egregia sua Signora che partecipa sem\'acpre con tanto amore alle sue gioie et alle sue pene\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurent', n. 5, lettera di E. [primavera 1891]).
\par 1878
\par Si trasferisce a Firenze, clove prencle casa in via Solferino e clove, dal 18 gennaio risulta iscritto alla classe di "speciale figura" sotto la guicla di Giuseppe Ciaranfi (1838-1902) presso l'Accaclemia di Belle Arti di Firenze (n. 289). Durante i1 suo tarsus stucliorum egli ha modo di approfonclire lo studio clell'anatomia, clell'osteologia, della mitologia, della storia e della figura dal vero eccellenclo in particolare in quest'ultima materia.
\par 1879
\par II 4 agosto L. riceve Ii Certificato finale di stu\'acdio da parte clell'Accaclemia di Belle Arti di Fi\'acrenze che gli riconosce anche una meclaglia d'argento, del valore di 150 lire, per la sua prova di "figura dal vero" (Firenze, Archivio Storico clell'Accaclemia di Belle Arti, Registro clegli iscritti, 1860-1890). Del period\'b0 fioren\'actino resterebbe solo il ritratto di un collega che, stand\'b0 alle memoria della nipote, par\'acrebbe stilisticamente un'opera piu matura. Probabilmente gia in autunno L. lascia Firenze per Napoli attirato clalla lama e dalle modality pittoriche di Domenico Morelli (1823-1901) a cui l'artista avrebbe sottoposto la tela (mai iclentificata) Parole misteriose che \'abeseguita dal vero. Rappresenta Lin iclillio, i1 solito idillio d'amore nell'interno di una cucina di campa\'acgna, present Lin quaclretto della Madonna, LI 11 ombrello e una scopa\'bb (CENTELLI 1896, p. 356).
\par 1880
\par Resta a Napoli nove mesi circa clove prencle casa a un plan terreno nella vivace Riviera di Chiala. In autunno L. fa ritorno al Nord e la scelta piu ovvia e di nuovo Padova, clove ha mantenuto numerosi contatti prim\'b0 fra tutti quell\'b0 con il conte Ferri. Egli infatti in poco tempo gli procura una casa a Venezia, al 1259 di Calle dei Cerchieri, nelle vicinanze di San Trovaso; lo rifornisce di biancheria e mobilio
\par per 7.000 lire che l'artista gli avrebbe restitu\'acito nel corso clegli anni attraverso la venclita di opere spesso mediate dallo stesso nobiluomo. II prim\'b0 clipinto di questa serie e acquistato 27 ottobre da un non meglio iclentificato sig. C. Lotteri per 300 lire.
\par 1881
\par Alla IVIostra della Promotrice di Firenze espone tre olii, i1 cui prezzo varia dalle 500 alle 1.000 lire, e second\'b0 alcune fonti, non confermate pera dal catalogo della mostra, presenta L'an\'actiquario alla Esposizione di Venezia, un'opera che la critica attacca perche troppo favrettiano e Laurenti decide percia di clistruggerlo.
\par 1882
\par ottobre, grazie all'intercessione del conte Ferri, vencle Lin clipinto da 1.425 lire al Sig. Fri\'acgerio.
\par 1883
\par Nel maggio trascorre qualche giorno con la moglie e i figli in villeggiatura a Seprio, nei pressi di Como. Continuano le venclite grazie ai contatti di L. Ferri: il 4 luglio colloca Lm di- pinto al Sig. [Hontheimer] per 1.000 lire ita\'acliane e 17 ottobre successivo ne vencle uno per 1.100 lire al Sig. Amman.
\par 1884
\par Seguitano le esposizioni e le venclite sempre grazie ai contatti di L. Ferri: il 1 maggio vencle Lm clipinto al Sig. Fleischman (700 lire), il 22 novembre uno al Sig. Pisani (400) e il 12 cli\'accembre uno al Sig. Marchiafava (950 lire).
\par 1885
\par II 18 febbraio vencle al Sig. Fleischman un altro clipinto (500 lire) e licenzia i1 ritratto della si\'acgnora Von [Spurn] per 950 lire. II 15 ottobre pua clunque salclare i1 debit\'b0 - con gli inte\'acressi - con il conte Ferri che cinque anni prima gli aveva concesso biancheria e mobilio e gli aveva procurato una casa a Venezia per Lin to- tale di 7000 lire.
\par 1887
\par Naturalmente L. partecipa alla Esposizione Nazionale Artistica di Venezia per la quale gli era anche stato offerto Lin ruolo nella giuria d'accettazione Belle opere; incarico al quale ri\'acnuncia con una lettera del prim\'b0 marzo, \'abper rag ioni di salute\'bb (Venezia, Archivio Munici
\par pale della Celestia, Lettera di C. Laurenti, 1 marzo 1887, in "Esposizione Nazionale arti\'acstica 1887", busta n. 3). E inoltre tra gli iscritti del V Congresso Artistico di Roma.
\par 1888
\par S'intensificano i rapporti col mercato inglese: in aprile vencle La festa del papa (400 lire ita\'acliane) grazie al contatto con la galleria cli L. Pisani che ha sia una sede a Firenze che una a Roma. Al contempo Ciaccole (1887) viene pubblicato sulla rivista "The Illustrated London News" col titolo di Love Tales. All'inizio di ot\'actobre P. Molmenti invita i Laurenti a trascorre qualche giorno nella villa a Moniga del Garda (Bs) clove l'artista avrebbe, in una data non precisata, realizzato alcune clecorazioni.
\par 1889
\par II soggiorno a Venezia cli Morelli 6 l'occasione per L. cli riveclere il maestro partenopeo, al quale egli fece un ritratto che per anni rimase nello studio napoletano dell'artista. In estate prencle parte alla commissione del concorso per il monumento a Pietro Cossa a Roma: gli altri componenti della giuria sono C. Zocchi, A. Sanguinetti, E.Bioncli e G. Morani.
\par 1890
\par Frons anima interpres e acquistato per il Mu seo Revoltella di Trieste
\par 1891
\par Alla I Triennale di Milano espone Parche che, non senza polemiche, si aggiuclica it Premio Principe Umberto. In primavera Emilio Marsili (1841-1926) scrive a L. rassicuranclolo sull'ac\'acquisto di Primo dubbio da parte della Galleria Nazionale cl'Arte Moclerna cli Roma. In settem\'acbre sempre Marsili, da Trento, tiene L. aggior\'acnato sull'esito del concorso per il monumento a Dante. II suo studio 6 ora al 378 di San Vio.
\par 1892
\par Trasferisce it suo studio al n. 671 cli Fonda\'acmenta Bragaclin, a S.Vio. A Monaco di Baviera Am Kanal si aggiuclica la meclaglia cl'oro.
\par 1893
\par All'inizio di maggio Carolina Vadder chiede alcune immagini dei dipinti, tra cui si racco\'acmanda I/ Peccato (fig. p. 15) esposto a Roma, da pubblicare in "Pictury of the year 1893", pubblicazione che con tutta probability non
\par vecle la lace. In maggio L. invia tre olii alla Esposizione Nazionale di Viareggio inaugurata il 16 luglio 1893 ma senza un catalogo da permettere una verifica. Di certo egli prencle parte alla mostra come attesta la fitta corri\'acsponclenza di protesta clell'autunno succes\'acsivo: \'abFinalmente posso speclire i miei clipinti che vengono accettati e bene esposti (al\'acmeno cosi mi si riferiva) [...] clopo 12 giorni dalla apertura della mostra veggo arrivarmi l'invito a pagare \'a3 25 per lo spazio occupato dalle mie opere, mentre questa tassa per uni\'acversals consuetucline clelle Esposizioni va pa\'acgata all'atto del ritorno clelle opere all'artista\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurenti, lettera cli C. Laurenti, 9 ottobre 1893). Durante l'esposizione le opere subiscono clei clanni scatenanclo l'ira di L. II comitato organizzatore - Plinio Nomellini, Ferruccio Pagni, Oreste Pietrini e Giuseppe Di Ciolo - se ne assume la piena responsabilita: \'abI locali clell'Esposizione costruiti in legno si tro\'acvano in riva al mare. In quei giorni che fu fatta la speclizione awennero qua van temporali e per la paura che awenissero clei clanni fu fatta a not come agli altri la speclizione a grancle velocity per evitare trasborcli e altri pericoli che si incontrarono nelle spedizioni a piccola velo\'accita\'bb. (ASAC, Fondo Laurent', n.5, lettera di G. Di Ciol, 9 gennaio 1894).
\par 1894
\par Licenzia it ritratto del Barone G. Treves de' Bonfili: introclotto da IVIolmenti, L. avra pia cli un'occasione di lavorare per la famiglia Treves per i quail progetta anche un'intera sala da pranzo. Nino Busetto (1877-1940) entra nella scuola privata cli pittura di Laurenti e, a mag\'acgio, la maclre chiecle notizie sui progress' e le capacity del figlio: \'abPrima di lasciare Genova per far ritorno al Messico, mi permetto cli rac\'accomanclarle mio figlio, Nino Busetto, al quale Ella tanto s'interessa, e che segue le di Lei le\'aczioni con tanto trasporto [...] le sarei tenutis\'acsima se Ella volesse clirmi con tutta franchezza ci6 che pensa cli questo mio figliuolo e se Ella crecle veramente sicura questa sua reazione\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurenti, n.4, Lettera di R. Bolla, 27 maggio 1894).
\par 1895
\par La sera del 3 maggio 1895 L., in abito nero e cravatta Bianca come richiesto clall'invito, si reca al ricevimento crapertura della I Esposi\'aczione Internazionale cl'Arte della citta di Vene
\par zia, conscio che l'inclomani Parabola avrebbe clominato it salone centrale della mostra.
\par 1896
\par A prova del legame che L. ha mantenuto con l'ambiente artistico partenopeo, nell'ottobre del 1896 chiecle al paesaggista Francesco Loja\'accono (1838-1915) cli inviargli alcune \'abfoto\'acgrafie cli agrumi\'bb che probabilmente intencle utilizzare per qualche clipinto (ASAC, Fond\'b0 Laurent', n.4, lettera cli F. Lojacono, 26 otto\'acbre 1896). A questa data L. accarezza ancora l'idea cli una catteclra in qualche Accaclemia italiana come climostra la presenza nel suo archivio del regolamento cli G. Lavini - La Ri\'acforma dello insegnamento artistico - in buona parte glossato con caustici commenti.
\par 1897
\par Dal 1897 - almeno - partecipa con regolarita fino al 1900 alle mostre della Pastel Society di Lonclra, impegno che conclivicle con l'amico Pietro Fragiacomo (1856-1922), con Giulio A. Sartori\'b0 e con Giovanni Segantini. In marzo ricambia it favore all'amico F. Lojacono prov\'acveclenclo a realizzare due cornici per i clipinti frettolosamente inviati dal napoletano alla II Biennale cli Venezia. Alla stessa mostra L. pre\'acsenta Fioritura Nuova che A. Giovannelli ac\'acquista per le collezioni pubbliche veneziane. Sostenuto da IVIolmenti, in febbraio, elabora un primo progetto per la nuova pescheria di Venezia.
\par 1898
\par In occasione del cinquantesimo anniversario clei moti del 1848 L. realizza Venezia gloriosa, Lm clisegno pubblicato sal numero unico della celebrazione (fig. p. 19). Viene invitato a far parte della giuria della Mostra clell'eterno
\par fem\'acminino a Padova -con L. Ceccon, A. Dal Zotto, L. Nono e G. Nani - ma cleclina sostenenclo di creclere nel \'abvero e non nella interpretazione del femminino\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurenti, Let\'actera cli C. Laurenti, 28 giugno 1898).
\par 1899
\par Partecipa al concorso Mariano incletto clalla ditta Alinari cli Firenze: la Madonna riproclotta in "Emporium" del 1911 potrebbe clLmque es- sere il frutto cli questa prova.
\par 1900
\par Collabora come illustratore con la rivista "Ita
\par 146
\par lia ride". P. Fragiacomo informa L. che, nono\'acstante la generale situazione di crisi, Parabola
\par stato acquistato della Telfair Accademy: \'ab6 una gran fortuna per not l'aver vencluto. Le nostre due sono le sole vendite fatte nella no\'acstra sala. Della Esposizione ti clira a voce. Nella nostra sala ci sono ancora 6 o 7 quadri che farebbero bene a non esserci. Bisognera bene pensare seriamente ad una riforma della no\'acstra society [...] La tua Parabola 6 stata acqui\'acstata della Telfair Accaclemy\'bb (ASAC, Fondo Laurenti, n.5; Lettera di P. Fragiacomo, 16 settembre 1900). Effettivamente Carl Brandt, direttore del Telfair Museum, segnalava nel suo report da Monaco di Baviera Parabola di L. come l'opera piu importante clell'esposizione monacense. Dopo l'acquisto viene anche in Italia per conoscere l'artista che sintetizza di \'abpersonalita raffinata e affascinante con una grancle versatility nella sua professione\'bb (Mc\'acCullough 2005, p.133, nota n.5). Realizza la tavola con Gli spirit! mancati ai voti (III canto del Paradiso) per il concorso clell'edizione della Divina Commedia illustrata da artist' Italian' a cura di Vittorio Alinari (1900-1902).
\par 1901
\par Dal 1901 pubblica alcune opere a correclo iconografico della rivista "Novissima" (1901, 1902 e 1908, fig. nn. 10 e 16 e Giovanni Stucky (1843-1910) invita L. a progettare - con la collaborazione di Domenico Rupolo - un ponte che colleghi le Zattere con la Giu\'acclecca. A settembre Pier Augusto Tagliaferri (1872-1909) si presenta nello studio di G.A. Sartorio a Roma grazie a una lettera di presen\'actazione di L. Scompare D. Morelli e un allievo, la cui identity non 6 stato possibile chiarire, coinvolge L. nel progetto di musealizzazione dello studio del maestro partenopeo: \'abDopo la morte del nostro Maestro, il circolo artistico di Napoli ha mandato a tutti gli altri circoli arti\'acstici cl'Italia una specie d'invito per ottenere la loro aclesione ad un voto che it Circolo artistico di Napoli vuole fare al Governo perche tutte le opere che si conservano nello studio del Ma\'acestro non vaclano disperse e siano conservate allo stato nel loro insieme cosi significativo e caratteristico una quantity di studi di pa\'acesaggio fatti dal vero; inutile che io clica a to l'interesse e l'importanza dello studio di Mo\'acrelli, del tesoro cl'arte che racchiucle\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurenti, n.4, Lettera di [nome non leg\'acgibilel, 9 ottobre 1901).
\par 1902
\par L'anno si apre con lungo articolo di Antonio [Morass\'b0 su "Emporium". L'artista avrebbe voluto esporre \'abun appartamento intero\'bb alla Esposizione cl'arti applicate di Torino (ASAC, Fond\'b0 Laurenti, n.4, lettera di N. Laurenti, 20 febbraio 1902) ma il suo nome non compare in catalogo. II 1 giugno al Glaspalast di Mo\'acnaco di Baviera si inaugura l'annuale mostra clove L. invia Visione Antica; esposto nella sala n.64 il clipinto e ammirato anche da Beppe Ciarcli: \'abSono stato all'Esposizione. II suo qua\'acclro collocato al centro della migliore parete della sala si ammira e si gocle in questa luce [...] (la migliore non si potrebbe clesiclerare). Fa clavvero un'impressione splenclicla ecl anche riveclenclolo per la seconcla volta, in assai mi\'acgliori condizioni esposto\'bb (ASAC, Fond\'b0 Lau\'acrenti, n.4, lettera di B. Ciarcli, 27 luglio 1902). II 13 luglio viene ufficialmente nominata la commissione d'accettazione della Biennale di Brera: accanto ai nomi di V. Grubicy, P. Ma\'acrian', A. Alberti, E. Bazzano e C. Zocchi com\'acpare anche quello di L. All'alba del giorno clop\'b0 (14 luglio) crolla il campanile di San Marco e L. coinvolto nel clibattito sulla sua ricostruzione. Alla fine clell'anno L. contatta la ditta di Achille Tamburlini - Venezia, Madonna clell'Orto, 3539 -che si clovra occupare clell'allestimento del fregio ceramico alla Biennale del 1903.
\par 1903
\par A gennaio Laurenti riceve l'invito clalla Society di Belle Arti Boema per prenclere parte alla Esposizione praghese clell'aprile-maggio 1903. Per i tipi dei fratelli Alinari esce La Pittura ve\'acneziana di P. Molmenti con una \'abMagnifica copertina monocroma clisegnata dal Laurenti\'bb (In biblioteca, in "Emporium", vol. XVII, n.103, luglio 1903, p.80). II 1 aprile 6 a Treviso clove sta lavoranclo alla realizzazione del fregio cera\'acmico e dove riceve la visita di A. Milesi: l'amico
\par entusiasta del lavoro e lo \'abincoraggia ad af\'acfrontare le ultime clifficolta\'bb (Cesare Laurenti, 1990, p.19). Probabilmente L. 6 rientrato a Venezia entro il 26 aprile, data della cerimo\'acnia della posa della prima pieta del nuovo campanile di San Marco. II Comune di Padova afficla a L. la clecorazione del Restaurant Sto\'acrione. Espone alla V Biennale di Venezia, oltre a Preludio e Armonie della sera, presenta suo grancle fregio ceramico it cui allestimento colpisce Margherita Sarfatti: \'abDesertato it sa\'ac lone loro clestinato in origine, per timore che it velluto giallo carico Belle pareti, e it grancle fregio in ceramica istoriato di Cesare Laurenti, nuocessero all'effetto Belle loro opere, gli ar\'actisti veneziani si rifugiarono quest'anno per la massima parte nella sala tesa di unito clamasco rosso-cupo\'bb (Sarfatti, 1903, p.?)
\par 1904
\par Partecipa alla Universal Exposition di S.Louis clove Soul in trouble (Capinera) riceve la me\'acclaglia cl'oro. II 15 febbraio la figlia Fosca sposa Francesco Sguario, nato a Venezia nel 1879: la coppia si trasferisce a Torino. A settembre Fosca trascorre qualche giorno a Montebello (Vi) clove spera nella visita del fratello Fosco, nella stessa lettera viene fatto riferimento al premio vinto da L. alla mostra di S. Louis. Sem\'acpre a settembre prende un fermoposta a Pa\'acdova clove sono iniziati i lavori di clecorazione allo Storione che, cinque mesi piu tarcli, e gia a buon punto se lo pu6 mostrare in una visita privata a Gino Damerini.
\par 1905
\par In marzo E. Marini chiecle a L. un suo ritratto fotografico da affiancare alla schecla biogra\'acfica di Venezia antica e moderna, per la quale vorrebbe anche una revisione clei testi da parte dell'artista stesso. Marini non avra mai lo scatto e infatti it testo non 6 correclato da alcuna im\'acmagine. Inaugura la VI Biennale di Venezia e, tra gli ospiti, vie anche l'amico e cnitico M. [Morass\'b0 che, il 23 aprile, lo invita a fargli vi\'acsita all'Hotel Bauer. La sera del 3 giugno 1905 il Restaurant Storione apre ufficialmente con un grancle concerto e un menu in francese: Consomm\'e9 aux quenx de boeuf, storione con la mayonnaise, fruits, caf\'e9 e cognac. Tra il 21 e it 28 settembre L. prende parte al Congresso Artistico Internazionale di Venezia.
\par 1906
\par F. Luppis da alle stampe it suo scritto sulla pittura veneziana in cui L., E. Ciarcli, I. Brass, P. Fragiacomo e L. Selvatico, vengono letti in linea di continuity con la grancle lezione del Cinquecento veneto. La copia del volume, con\'acservato presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara, reca la cleclica \'abAl mio caro Cesare con affetto che non muore. Ferruccio Lupis\'bb, a prova del rapporto di amicizia e stima che legava i due e che spingera Luppis a chieclere a L. il ritratto del figlio prematuramente scomparso. Luppis
\par 147
\par anche iI tramite con la committente Helen Kay Robertson che cla Lonclra cla la sua cli\'acsponibilita ad inviare iI suo ritratto alla mostra milanese del 1906, clove per6 probabilmente ('opera non riesce ad arrivare in tempo, poiche sotto il titolo generico di Ritratto di Signora, alla IV Mostra Nazionale cli Milano L. espone Maschera bella, clipinto premiato con 5000 lire e l'acquisto cla parte Belle collezioni private del Quirinale. Nel febbraio del 1906 L. Rasi (1852\'ac1918) chiecle consiglio a L. perche gli fornisca i nomi cli alami artisti in grado cli illustrare la sua versione Belle commeclie golcloniane, Lin volume che veclra la lace a Firenze nel 1909: Commedie di Carlo Goldoni con illustrazioni artistiche e /etterarie di vari. II 1 luglio del 1906 si celebrano i clieci anni cli F. Grimani come Sin\'acclaco di Venezia: con tutta probability anche L. 6 presente alla cerimonia in cui it conte N. Papaclopoli omaggia it sinclaco cli una mecla\'acglia cli V. Caclorin e cli Lin album interamente decorato Bello stesso L. Dopo almeno otto mesi di cliatriba sal compenso, il 5 novembre si chiucle la vicencla del pagamento per la deco\'acrazione dello Storione: \'ablo sottoscritto Cesare Laurent' pittore del fu Agostino, clichiaro che mediante la somma di lire 9.700/novemilaset\'actecento pagatami prima cl'ora dal Comune cli Padova e mecliante quella cli \'a3 5.300/cinque\'acmilatrecento, ammontare del mandato del 2 Novembre 1906. Hcomplessiva somma cli f 15.000/quinclicimila\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurenti, n.4, contratto, 5 novembre 1906).
\par 1907
\par L. ha la sua prima personale alla VII Biennale cli Venezia clove espone 18 were, tra cui clLie sculture. Per la sua grancle retrospettiva chiecle in prestito al conte Vincenzo Thurn 11 Peccato (fig. n. 7): il grancle clipinto era gia stato espo\'acsto a Roma nel 1893 ecl era in seguito stato acquistato dal conte austriaco clirettamente clall'artista per 2000 lire (VACP, Fond\'b0 Lau\'acrenti, lettera cli V. Thurn, 23 ottobre 1897, nella stessa lettera vengono anche elencate le misure del clipinto: 1,25x1,87 cm). La mostra anche argomento di conversazione con l'amico Giovanni Chiggiato che in marzo gli scrive: \'abCarissimo Cesare, [...] magari te ne venissi un giorno a colazione! Oltre alla testa cla te offer\'actami in occasione Belle mie nozze, e te ne rin\'acgrazio ancora, un altro tuo pastello io possieclo che mi fu cecluto da Mario [Morass\'b0. Conseil\'actimi dal canto tuo, quanclo Ii avrai pronti, ch'io
\par venga nel tuo studio a veclere i quack' che metterai all'esposizione. La settimana ventura anclr6 a Roma, per bervi giorni. Al ritorno, ti porter6 La fonte ignota, un mio libro cli versi\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurenti, n.4, lettera cli G. Chig\'acgiato, 30 marzo 1907). II 28 aprile 1907 viene ufficialmente inaugurata Ia nuova pescheria di Venezia. G. Caclorin (1892-1976), per esplicita volonta del padre Vittorio, entra nello studio cli L. clove resta per poco pitli di un anno. Quasi trent'anni clop\'b0 Caclorin ricorcla: \'abla base dello studio severo e lo sclegno della facile pittura mi sono state inculcate per sempre cla Lui. II suo pia grancle compiacimento era d'essere Lin maestro. Ed egli in quei tempi era un raro, rarissimo maestro. La sua critica era eccellente, aveva una profoncla conoscenza clegli antichi e dei modern'. Fu uno del primissimi in Italia a sfatare infinite inesattezze che si clicevano e si scrivevano sulle tecniche clegli antichi Maestri. [...] studio a fondo iI preziosissimo Cennino Cennini, clivulg6 tra not molti volumi e tra que\'acsti i I manuale Pensieri sulla storia della pittura ad olio cli Sir Eastlake, antico clirettore della National Gallery, quanclo i conservatori Belle grand' pinacoteche erano anche del pittori sa\'acpientissimi\'bb (Caclorin, 1936, p.4). II 1 maggio del 1907 L. firma una relazione inclirizzata at sinclaco Grimani con il suo pensiero riguarclo Ia ricostruzione del Campanile di San Marco. A meta giugno soggiorna a Firenze e il mese dopo si reca invece a Bergamo. II 9 novembre nasce a Venezia il nipote, Cesare Sguario, figlio di Fosca Laurenti Sguario. A clicembre John W. Beatty invita Laurenti a far parte della giuria per l'annuale mostra del Carnagie Institute cli Pittsburgh.
\par 1908
\par E invitato a partecipare alla I Mostra Biennale Romagnola cl'Arte di Faenza (ASAC, Fond\'b0 Laurent', n.5, ciclostile s.d.). Nel marzo del 1908 L. prende contatti con clue eclitori - sia con gli Alfieri e Lacroix che con Bestetti - per realizzare Lin album illustrato dello Storione. La contessa Anna Cavazza gli commissiona un ritratto che egli abbozza gia in primavera e che in settembre fotografa per una conferma cla parte della committente. La nobile Bolognese approva: \'abcon molto ritarclo risponclo alla sua fotografia del ritratto, aggiungo che mi piace e soprattutto per l'espressione vivace ed Intel\'acligente ci piace assai\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurent', lettera di A. Cavazza, 9 settembre 1908). L.
\par stenta per6 a concluded\'b0 poiche il 1 aprile del 1909 ancora la contessa reclarna it suo ritratto: \'abE it ritratto 6 pronto? Mi cluole tanto di non averlo!\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurent', n.4, lettera cli A. Cavazza, 1 aprile 1909). Durante ('estate (26 luglio-2 settembre) espone per la prima e Lmica volta alla mostre di Ca' Pesaro organiz\'aczate cla Nino Barbantini che lo invita anche a far parte della commissione d'accettazione.
\par 1909
\par Nell'agosto del 1909 completa probabilmente l'arreclo della sala cla pranzo cli Palazzo Treves, \'abDomani mentre io sari) ai Giardini la dal Tre\'acves [Bonutto e Bertolcli] finiranno it lavoro ed io presenter6 subito it conto\'bb (VACP, Fond\'b0 Lau\'acrenti, lettera cli C. Laurenti, 16 agosto 1909). II 16 agosto scrive una lettera alla moglie che 6 con la famiglia in vacanza a Sedico Bilibano (BI) in cui le spiega the e rimasto a Venezia per potersi preparare alla Biennale del 1909 e per sistemare \'able cose antiche che ho in lavoro\'bb (LAuREN-n 1990, p.21) facenclo clunque accenno per la prima volta all'attivita antiquaria. II suo nome compare accanto a quelli cli Fracle\'aclett\'b0, Grimani, Carcano, Trentacoste, Bistolfi e Baertsoen nella giuria cli accettazione della Biennale.11 14 agosto 1909 scrive alla moglie auguranclosi di terminare presto il lavoro clai Treves; sta al contempo lavorando ai ritratti dei conti Cavazza che intencle portarsi anche in Agorclo per lavorarci ulteriormente. In luglio invitato a far parte del comitato "Per la mocla di pvra arte italiana" (ASAC, Fond\'b0 Laurent', n.5, lettera del Comitato promotore, 6 luglio). Per ferragosto L. riceve la visita dei due figli, Rufo e Bruto; egli e ancora a Venezia perche impegnato sia a Palazzo Treves che con la giu\'acria per gli acquisti di Ca' Pesaro in cui l'ha coin\'acvolto A. Fracleletto. Partecipa alle onoranze funebri per Camillo Boito. Collabora all'alle\'acstimento del Muse\'b0 Civico cli Vicenza che gli riconosce it compenso cli 700 lire \'aba titolo di competenze e spese clovutele clurante it pe\'acriod\'b0 in cui Ella fece parte della Commissione d'inchiesta cli quest\'b0 Museo\'bb (ASAC, Fond\'b0 Laurenti, n.5, lettera del Sinclaco cli Vicenza prot. N. 10.204, 6 novembre 1909). Sempre a Vicenza nello stesso anno L. 6 anche parte della commissione per Lin concorso cittaclino - non meglio specificato - per il quale sono pervenuti in Municipio 14 bozzetti (ASAC, fondo Laurenti, n.5, lettera cli A. De Paoli, 2 febbraio 1909).
\par 148
\par 1910
\par Giy da clicembre L. prencle i contatti necessari per poter esporre i1 suo grancle fregio ceramic\'b0 alla mostra nazionale romana del 1911.
\par 1911
\par A causa cli \'abgravi clifficolta tecniche e finan\'acziarie\'bb i1 fregio non fu mai esposto a Roma (ASAC, Fondo Laurent', n.4, "fregio"). Dalla corrispondenza tra L. e i1 suo assistente, An\'acgelo Bonutto (1852-1930c.), si evince che il 31 marzo erano in allestimento sia Maschera Bella che un generic\'b0 ritratto femminile (ASAC, fondo Laurent', n.5, Lettera cli A. Bonutto, 31 marzo 1911). I primi giorni d'aprile sem\'acpre Bonutto scrive: \'ableri ci fu l'inaugurazione ma si fa per dire perche ancora lavorano quasi clappertutto. In quelle poche sale aperte vidi it ritratto post\'b0 al centro della sala, con ai lati due paesaggi, sicche trionfa bene, si fa viepitli risaltare la sua finezza\'bb (ASAC, Fondo Lau\'acrenti, n.5, big lietto postale cli A. Bonutto, 1 aprile 1911). Tre giorni clop\'b0 Bonutto inizia a montare anche it plastico del monument\'b0 a Dante (ASAC, Fondo Laurenti, n.5, lettera di A. Bonutto, 4 aprile 1911). Alla stessa mostra, nella sezione etnografica, L. presenta un pa\'aclazzo della Pesca (fig. n.), costruito sulla base del rilievi della sua Pescheria veneziana.
\par 1912
\par Complice anche la crisi economica, in questi anni l'attivita pittorica di L. comincia a ceclere pass\'b0 al la passione per l'antiquariato, a nche At\'actilio Centelli incuriosito gli clomancla: \'abC he ne
\par cli te? Come stai? Come procecle l'arte tua?\'bb (ASAC, Fondo Laurenti, n.4, marzo1912). Ci6 nonostante a maggio Giuseppe Ricci Odcli fa visita a L. da cui acquista Armonie della sera. I mocli del collezionista conquistano l'artista che scrive: \'abIn ogni citta italiana ce ne vorrebbero clieci cli Signori veramente Signori come Lei!\'bb (Arisi, 1967, p.16). Arturo Ferrari lo invita a partecipare alla I Biennale cli Milano (ASAC, Fondo Laurent', n.4, 22 agosto 1912). A set\'actembre riapre it muse\'b0 civico cli Vicenza rialle\'acstito con la consulenza cli L.
\par 1915
\par II 12 gennaio e moderati da P. IVIolmenti, gli artisti veneziani, tra cui L., si ritrovano all'Ac\'accademia cittaclina per trovare una maniera cli far fronte alla crisi economica: ne concluclono
\par the e necessaria una maggiore attenzione da parte del Govern\'b0 e un riassetto organizzativo della Biennale (cfr. "La Gazzetta clegli artisti", 13 gennaio 1915, p.2). Sempre a gennaio ac\'accetta cli far parte - con I. Brass, F. Sartorelli e V. Zanetti Zilla - del comitato orclinatore per l'Esposizione dei bozzetti degli artisti veneziani che in origine cloveva tenersi dal 30 gennaio al 1 febbraio 1915. La mostra, allestita negli spazi clell'Hotel Vittoria a Venezia - gia ospe\'acclale militare - in favore clegli artisti maggior\'acmente colpiti clalla guerra, e spostata clall'8 al 22 marzo. II bozzetto cli L., una testa femmi\'acnile, viene acquistata clalla Casa Reale per 400 lire. II 28 febbraio scompare a Palermo l'amico, F. Lojacono.
\par 1916
\par Laurenti ripete l'esperienza della mostra dei bozzetti all'Hotel Vittoria per la quale per6 non pu6 contare sulla partecipazione cli Luigi Nono, perche irritato dalle critiche mossegli clalla stampa veneziana Vann\'b0 prececlente: \'abAlla mostra di bozzetti, tenuta clurante l'anno scorso [...] io esposi clue cosette che frutta\'acrono all'impresa benefica una cliscreta somma, e a me una cliscreta close crimpertinenze da parte cli certi seclicenti critici d'arte cli giornali veneziani. Per non alimentare piu oltre it vezzo di dir male clelle mie were, vezzo che Jura da troppi anni, clecisi, mio malgraclo cli astenermi ulteriormente del partecipare ad esposizioni siffatte: cosi mi fosse lecito cli non figurare ad altre maggiori che si apron\'b0 perioclicamente nella mostra citta! Ma poi che non voglio te\'acnermi cliscosto da voi in un'opera cosi nobile e generosa, concorrera col mio contributo pecuniario anziche col mio lavoro\'bb (ASAC, Fondo Laurenti, n.4, lettera di L. Nono, 27 di\'accembre 1915). II 31 maggio scompare Egisto Lancerotto e L. 6 tra coloro che intervengono it giorno del funerale. In autunno L. accarezza l'idea di inviare un'opera alla Esposizione d'arte degli alleati cli Milano; di qui Ia ragione della presenza nelle sue carte del regolamento clell'esposizione su cui l'artista ha sottolineato Ia data di scaclenza della presentazione clelle were (ASAC, Fondo Laurent', n.4, Regola\'acmento della Esposizione d'arte degli alleati, Milano, Palazzo della Permamente, 25 novem\'acbre 1916): net catalogo per6 it suo nome non compare.
\par 1917
\par Dopo la clisfatta cli Caporetto (ottobre 1917) L. intensifica i suoi rapporti commercial' con Milano clove decide in seguito di trasferirsi.
\par 1918
\par Anche it figlio Rufo si e arruolato: il 31 gennaio awisa la moglie cli aver appena passato la linea del Piave e in una lettera clell'aprile successivo manifesta la sua forte nostalgia per la famiglia (VACP, Fondo Laurenti, lettera di R. Laurenti, 10 aprile 1918). A gennaio L. risulta ancora resiclente a Milano ma 6 plausibile che dopo la vittoria di Vittorio Veneto (novembre 1918) egli clecicla di rientrare a Venezia, pur mantenenclo un appoggio nel capoluogo meneghino, ove mercato e certamente piu florid\'b0.
\par 1919
\par Scompare lo scultore paclovano Luigi Cec\'accon, amico e prim\'b0 maestro di L. Terminata la guerra riprenclono anche i contatti con il Carnagie Institute. Con tutta probability alla fine di clicembre riceve la visita in studio di R.B. Harshe, assistente del clirettore del Carnagie Institute di Pittsburgh che, trovanclosi gia a Parigi, vorrebbe fargli visita in studio. Alla fine cli ottobre L. rientra in possess\'b0 del SLIO atelier al n.671 di San Vio: lo spazio e stato occupato clurante la guerra. Durante l'inverno si ammala gravemente di polmonite e decide di trascor\'acrere qualche glom\'b0 a San Remo.
\par 1920
\par In gennaio invia all'architetto Pietro Bartorelli di Roma la somma cli 1.500 lire per spese rela\'active al plastico del monumento a Dante (VACP, Fondo Laurenti, biglietto cli C. Laurenti, 11 gennaio 1920) che ancora si trova nella capi\'actale clalla mostra del 1911. L. e l'unico italiano nella giuria internazionale del Carnagie Insti\'actute.
\par 1921
\par Napoleone lVlartinuzzi (1892-1977) chiecle a L. cli essere introclotto ad A. Fracleletto (ASAC, fondo Laurenti, n.5, lettera cli N. Martin uzzi, 6 maggio 1921).
\par 1923
\par Con ventotto voti a favore viene eletto mem\'acbro della giuria d'accettazione della XIV mostra di Ca' Pesaro per la quale porta avant' la causa di Enrico Scarpa. Trascorre probabilmente Testate a Venezia clove alla fine di agosto
\par 149
\par
\par 15
\par Cesare Laurenti, tlpccaeo, 1892, ubiczeione ignota.
\par it prircipb di una svotta id?alista cif? Id critica attribuke solitarnente a Parae. Esposto nella prirn3vera del 1891 alla I Trenn3le di Mil3110 i1 dipinto si aggiudica it prernb Principe Umberto, attirando su Laurenti non poth? MN-niche: Parche E incornpto nella tecnica e paco esidentenelb ideas ttaliarau," (i3 Kixosionnat ad un C011C0150 accadernicon rrt prig) di origiraIrta per G. 8occi3rdellitE rrentre le parole di Alberto Sorrrani sono tairnente int uocate, e insensatarrente focalizzatesull'asiatto fisico delle tre parch?, da provccare b reazione di Vittore Grubicy. 16 La press di posizbne del artico rnilanne in difesa di Laurenti cade (tato inaspettata: I'artista e Grubicy si sono quasi certarnente conacitrti airaposizione Nazionale di Venezia del 1887, dove Gbvanni Segantini espone un Rattan\'b0 - di propriety di Grubicy - proprio nelb stessa sab di Roos anitni intepres." Tra i due s'instaura untarnicizia sincera qu3nto distante, fatta di stina reciproca rn non di condivisione dei rn?dsirni principi prttorici.
\par Durante gli anni novanta la comporentesirntalica divenesernprepiir salda: i1 turbarrento della fanciulla di frontealloscatenarmnto derarnore in Primo \'b0Obi\'b0, i qusifi sP.ntirmtali delle arniche Pie/ Oat. (fig p. 14),') b desolazione delb nadre the percorre la Via asp-a, la fusion? to la figura femminile e i1 panaggio di Foglle cadenti cream un leg3rre indis\'acsolubile tra quanto vine rappresentato e quanto vienesotteso.
\par Sono nanrfestazioni di una pittura the eons l'obiettivo prirno di Laurenti, parte
\par cipe di quel urravirnento intellettual?conternporaneon rreno a fucco da Diego Angeli in occasione della rnatra rorrana del 1893, dove Laurenti esponecinque dipinti, Canto da eneresegnalatocorre ui1 rniglbreeil pit' forte deivenezianin.zo SempreAngeli n? individua U113 suggestion? preraffaellita, in particolare egli fa it norrP. di E. Bum? Jones,' al quale Giulio Aristide Sartorio, proprb rP.Ilo steno anno, dedica un lungo articob rnonografico in uNuova Rassegnau."
\par Laurenti e Sartorio intendono la pittura in rraniera sirnilare: ena de're essere sirnbolista, capace di di3log3re sul piano internazionale e al conternpo forternente radicata alla tradizione itali3na. Quando Sartorio, uscendo dal Salon parigino del 1894, awpica di Lai\'acabbracci3re a nostra naggior forza la nostra grande tradizionen), ran pu\'b0 the trovare pl3uso di Laurenti. Egli infatti giaalla rnostra rnilanne del 1894 esponequattro opere -La
\par invitato a colazione cla Cagnaccio a San Pietro (Ve) assieme a N. Barbantini, P. Semeghini e A. Pallafacchina.
\par 1922
\par L. vencle a G. Ricci Odd' Lm Ritratto di Fanciulla di L. Nono per 8.000 lire.
\par 1924
\par L., clopo anni d'assenza, torna alla Biennale di Venezia clove espone Colloquio, dipinto di sa\'acpore smaccatamente cinquecentesco, che poi vende sal mercato triestino grazie all'intervento di De [Maestri. Riconoscente L. avrebbe donato al mercante triestino Bambina con bambola, oggi conservata presso it Museo Civico di Fer\'acrara. Alla Mostra commemorative per Mose Bianchi a Milano L. ripropone Maschera Bella per la quale ha stipulato un'assicurazione di 25.000 lire (ASAC, Fond() Laurenti, n. 5, Cer\'actificato di Assicurazione, 15 aprile 1924) e che vorrebbe veclere premiata, tanto cla chieclere anche l'intervento di Molmenti it quale gli fa notare che e un clipinto ormai troppo clatato e \'abvisto\'bb (ASAC, Fond() Laurenti, n. 2, lettera di P. Molmenti, 5 aprile 1924). Italo Vagnetti, scultore fiorentino, gli raccomancla it figlio, Giovanni Vagnetti, che espone due opere alla Biennale del 1924. Appena terminate la Biennale L. e invitato cla V. Pica a sostitu\'acire N. Barbantini \'ableggermente inclisposto\'bb per le operazioni di acquisto Belle opere del pacliglione russo e ungherese (ASAC, Fond() Laurenti, n. 4, lettera di V. Pica, 20 novembre 1924).
\par 1926
\par II 2 febbraio scompare l'amico E. Marsili. Fer\'acruccio Luppis contatta L. perche realizzi un ritratto del figlio, Franco Luppis prematura\'acmente scomparso il 16 marzo del 1926. No\'acnostante l'artista abbozzi un primo clisegno (1926, matita su carta, 40x28, Ferrara, colle\'aczione L. Scarclino) pubblicato dal proprietario nel 1983 (Scarclino, 1983, p.115) l'olio non vecle mai la lace a causa della salute cagione\'acvole clell'artista.
\par 1927
\par Nel maggio e membro della giuria della Mo\'acstra Tarte viticola di Conegliano Veneto (Tv) che raccoglie numerosi consensi, ragione per cui la R. Scuola di Viticoltura e di Enologia gli conferisce un diploma di benemerenza.
\par 1928
\par Antonia Dugro Scholler scrive a L. cla Nizza per avere informazioni sui suoi due ritratti che vor\'acrebbe fossero specliti a New York, all'inclirizzo di Thomas Keogh. Ugo Nebbia raccomancla a L. il nome di un restauratore per lo Storione che eviclentemente necessity di un intervento di ripristino.
\par 1929
\par II 2 gennaio Molmenti segnala a L. una "pri\'acvate view" della Pastel Society di Lonclra, presiecluta dal comune amico Reginald Black- more (ASAC, Fond() Laurenti, n.1, lettera di P. Molmenti, 2 gennaio 1929). In aprile Paolo Bolclrin, allora Segretario generale del Sincla\'accato Regionale clegli artisti del Veneto per la sezione di Padova, chiecle a L. di orclinare
\par nucleo clei "maestri", tra cui egli stesso, per la Mostra cl'Arte Triveneta: L. espone Lettura, \'abparacligma di una pittura che non esiste (ASAC, Fond() laurenti, n.4, lettera di P. Bol\'acdrin, 29 aprile 1929). II Restaurant clell'Hotel Storione viene restaurato. L. risulta tra gli ab\'acbonati della rivista "Le arti plastiche", eclita a Milano. Antonia Dugro Scholler nuovamente sollecita la speclizione clei suoi due ritratti.
\par 1930
\par Le continue richieste di A. Dugro Scholler hanno esito solo nel 1930 quando L. la in- vita a venire a Venezia per veclere i progressi del Ritratto di Bebe che l'artista presenta alla Biennale: \'ablesperais de vows voir ici a Venise, dans le mois de fevrier, pour dormer les cler\'acniers coups de precieux portarit de Bebe, qui a reussi fort gracieux et qui plait beaucoup [ties] amis artistes. Comme celui de Madame ciu'on trouve tres fin, elegant et tres simpati\'acclue\'bb (ASAC, Fond() Laurenti, n.5, minuta di C. Laurenti, [gennaio 1930]). Del primo ritratto resta oggi testimonianza in Lin clisegno prepa\'acratorio conservato presso la Galleria Intema\'aczionale cl'Arte Moclerna di Ca' Pesaro.
\par 1931
\par II 26 luglio si apre al Lido (Palazzo Belle Espo\'acsizioni alle Quattro Fontane) la XXII Mostra cl'Arte clell'Opera Bevilacqua La Masa. Come Presiclente della Commissione Orclinatrice L. chiecle che gli artisti vincitori della Mostra di Ca' Pesaro vengano segnalati per Lin invito alla Biennale: la proposta cliviene realty Vann\'b0 se
\par guente. Riceve Lin invito cla parte clell'Associa\'aczione clegli acquarellisti lombarcli affinche invii un'opera - \'abche non richieclerebbe nemmeno l'esame della commissione\'bb - alla Esposizione sociale presso la Galleria Pesaro (10 -27 cli\'accembre) con la preghiera di clivenire membro clell'associazione (ASAC, Fondo Laurenti, n.5, lettera del Consiglio clegli Acquarellisti Lom\'acbardi, 5 agosto 1931). In agosto la moglie su\'acbisce Lin lieve infortmio. II 13 settembre a Pal Grande a Timau, frazione di Paluzza in Carnia, viene inaugurato il Cristo incoronato di spine - Lux mundi che il generale Ugo Pizzarello ha commissionato a L. II clipinto conclivicle la cap\'acpella con la Madonnina della neve che P. Fra\'acgiacomo clipinse nel 1916 sempre per lo stesso Pizza rello.
\par 1932
\par II 7 aprile it Presiclente della Biennale, con il benestare di Antonio Maraini, awisa L. di aver accettato la sue proposta per facilitare i gio\'acvani vincitori di Ca' Pesaro nell'accesso alla Biennale.
\par 1933
\par In occasione del Centenario Ariostesco la citta di Ferrara ospita la III Mostra Regionale Tarte per cui prega L. di inviare \'abil maggior numero di opere che le risultera possibile \'bb (ASAC, Fond() Laurenti, n.5, lettera di R. Ravenna, 24 marzo 1933). L'artista propone it suo fregio che viene !Jeri) rifiutato per le climensioni ec\'accessive. Probabilmente cleluso per la risposta e apparentemente anche afflitto da bronchite a meta maggio decide di non inviare nulla. Du\'acrante l'inverno un'influenza ne compromette ulteriormente la salute.
\par 1935
\par In agosto rilascia un'intervista ad AroIclo Ca\'acnella per la "Rivista di Ferrara" in cui e neces\'acsaria la presenza della nipote, Anna Laurenti, per la sorclita e la carenza di forze che lo afflig\'acgono. Nel frattempo ha trasferito it suo studio al n. 401 Belle Zattere. L. chiecle Armonie della sera per la mostra clei quaranfanni della Bien\'acnale ma G. Ricci OcIcli si rifiuta poiche \'abinviare it pastello a Venezia sarebbe esporre l'Opera [...] ad un sicuro ecl imperclonabile cleteriora\'acmento\'bb (ASAC, Fond() Laurenti, n.4, lettera di Ricci Ocicli, 31 maggio 1935) Nella stessa let\'actera it collezionista piacentino ricorcla \'abla belly visita cla me fatty al di lei clelizioso studio clove
\par 150
\par tante case indimenticabili ho cotuto apprez\'acza re e gcde re: e a quanta proposto mi pre me assicurarla chealla prima cccasbne di una mia gita a Wnezia non mancheni di rinncreare par me questa intima ghian.
\par 19 36
\par L. scompare a Venezia I'S nevem bre e it ne\'accrobgh pin ascorato b rilzocia, 9? nza dubbb, Guido Cadorin.
\par 1S1
\par
\par Sala P de ti Esposdime intemarbnale d'Ade, Venezia, 7 97.
\par 152\tab Esposizioni
\par Avvertenza: sono state indicate con Lin aste\'acrisco (*) le esposizioni segnalate dalla lettera\'actura sul pittore e di cui non e stato possibile verificare I'effettiva validity del dato. Quanclo possibile sono stati indicati anche II titolo e la numerazione corrispondente aII'opera espo\'acsta. II presente elenco segnala comunque rat\'activita espositiva solamente sino alla scomparsa deII'artista.
\par 1881
\par Cata logo delle opere ammesse alla Esposizione Solenne nelle sale della Society Promotrice delle belle art! in Firenze, Firenze, 1881: n. 346 A Pompei (mezza figura); n. 375 Al fonte; n. 376 A compieta
\par 1882
\par R. Accademia di Belle Art! in Milano. Espo\'acsizione 7882, [Milano, 1882: n. 284 Prete; n. 395 Novembre; n. 432 Un baso a la pit) bela
\par XLI Esposizione Society Promotrice, Torino 1882: n. 68 Tu pur morrai-povero fiori; n. 256, A compieta
\par 1883
\par R. Accademia di Belle Art! in Milano. Esposi\'aczione 1883, Milano, 1883: n. 29 Finis; n. 30 Parole misteriose; n. 52 Animal!; n. 60 Ave Maria
\par Illustrierter Katalog der Internationalen Kun\'acstaustellung im KOnigl Glaspalaste zu Mun\'acchen, Monaco cli Baviera, 1883: n. 2393 Ritratto femminile
\par Esposizione di Belle Art! in Roma 7883, Roma, 1883: n. 111 Dopo it passeggio; n. 61 Tra i fiori; n. 7 Animal!; n. 45 Un prete; n. 27 Finis
\par XLII Esposizione Society Promotrice, Torino 1883: n. 269 A vespro; n. 212 Un baso a la piCibela
\par 1884
\par Cata logo delle opere ammesse alla esposizione Solenne, Society Promotrice Firenze, Firenze, 1884: n. 380 A Venezia (pastello); n. 349 Avemaria; n. 387 Lutto
\par (*) Exhibition London, Londra, 1884: / fiumi del Vino
\par R. Accademia di Belle Art! in Milano. Espo\'acsizione 1884, Milano, 1884: n. 331 Sca\'acramucce al confine; n. 332 Lutto; n. 640 Studio dal vero (pastello); n. 641 A Venezia
\par (pastello)
\par 1885
\par Catalogo delle Opere ammesse alla Esposi
\par zione Solenne della societa d'incoraggia
\par mento delle belle art! in Firenze nell'anno
\par 1885, Firenze, 1885: n. 339 Primavera
\par 1886
\par R. Accademia di Belle Art! in Milano. Esposi
\par zione 1886, Milano, 1886: n. 115 Ritrato;
\par n. 116 Luna di miele; n. 311 Studio dal vero
\par (pastello)
\par 1887
\par R. Accademia di Belle Art! in Milano. Esposi\'aczione 1887, Milano, 1887: n. 138 Trova\'actella
\par Esposizione Nazionale Artistica. Venezia 1887.
\par Venezia, 1887: n. 14 Frons Animi Interpres;
\par n. 78 Un ritratto; n. 104 In pescheria [anche
\par La Pescheria di San Pantalone
\par 1888
\par R. Accademia di Belle Art! in Milano. Esposi\'aczione 1888, Milano, 1888: n. 29 Uragano imminente
\par Illustrierter Katalog der III Internationalen Kun\'acstaustellung im Kanigl Glaspalaste zu 114013- cher), Monaco di Baviera, 1888: n. 1480 Frons aniMi interpres
\par 1889
\par (*) Salon de 1889. Catalogue illustre. Peinture et sculpture, Parigi, 1889
\par (*) Catalogo della Esposizione Artistica pro\'acmossa dalla Society di Belle Arti di Verona, Verona, 1889
\par 1890
\par Illustrirter Katalog der Zweiten MOnchener Jahres-Austellung von Kunstwerken alter Nationen im KOnigl Glaspalaste, Monaco cli Baviera, 1890: n. 734 Mythologische Studien [Stucli mitologici]; n. 735 Erstes Gestaendnis [Prime confessioni]; n. 736 Herannehendes Gewitter [Uragano imminente]
\par Aquarell Ausstellung zu Dresda 1890, Dre\'acsda: n. 479 La Pescheria di S. Pantalon Catalogo della Prima Esposizione del Circolo Artistic\'b0 di Trieste, Trieste, 1890: Frons Animi Interpres
\par 1891
\par Prima Esposizione Triennale 1897, Milano, 1891: n. 215 Le parche
\par 1892
\par Illustrirter Katalog der VI Internationalen Kun\'acstaustellung, Monaco cli Baviera, 1892, n. 1023, Am Kanal [Sul canale]
\par Catalogo delle opere ammesse alla XXVIII Esposizione, /Vapoli, 1892: n. 43 Via aspra; n. 47 Foglie cadent!
\par (*) Pubblica Esposizione del 1892, Roma, 1892
\par Esposizioni Belle Art! Verona, 1892, Verona: Via aspra
\par 1893
\par Catalogo dell'Esposizione Nazionale di belle arti in via /Vazionale, Roma, 1893: n. 306 La coscienza; n. 308 Le parche; n. 309 II Peccato; n. 310 // Nottumo; n. 311 Foglie cadent!
\par I Esposizione Nazionale di Viareggio [manca catalogo: C. Laurent' invia 3 olii]
\par 1894
\par (*) Exposition Universek des Beaux-Arts, An- versa, 1894: Le parche
\par Esposizioni riunite. Milano 1894. Belle Art!. Catalogo della Esposizione Triennale della R. Accademia di Brera, Milano, 1894: n. 1271 La coscienza; n. 1272 Foglie cadent!; n. 1274 Epilogo; n. 1275 L'incubo
\par (*) KLmstausstellung Kunstlerhaus, Vienna 1894
\par 1895
\par Society degli amatori e cultori delle Belle Art!. Esposizione LXVI, Roma, 1895: n. 387 Poe\'acsia veneziana; n. 391 Via aspra
\par I Esposizione Internazionale d'Arte della citta di Venezia 7895, Venezia, 1895: n. 175 Ar\'acmonie verdi; n. 176 La Parabola
\par 1896
\par Internationale Kunst-Austellung Berlin, 1896, Berlino: n. 1269 Rauher Pfad [Via aspra]; n. 1270 Venezianische Stimmungsbild [Imma\'acgine sentimentale cli Venezia]
\par Festa dell'Arte e dei fiori, Firenze, 1896: n. 108 Parabola; n. 109 Le Parche; n. 110 Lilium candidum
\par (*) II Internationalen Gemalde-Ausstellung im K. Museum der bildenden KOnste, Stoc\'accarcla, 1896
\par 1897
\par (*) Den Internationale Kunstudstilling I Koben\'achavn, Copenhagen, 1897
\par Terza Esposizione Triennale di Belle Arti. Brera 1897, Milano, 1897: n. 101 Lilium Candi\'acdum; n. 189 Via aspra
\par (*) Per la 56. esposizione della Societa promo-
\par trice di belle arti in Torino, Torino, 1897
\par II Esposizione Internazionale d'Arte della citta
\par di Venezia 1895, Venezia, 1897: n. 19 Fio
\par ritura Nuova
\par 1898
\par (*)Mostra eterno femminino, Padova 1898.
\par 1899
\par The fourth annual Exhibition held at the Car\'acnagie Institute, Pittsburgh, 1899: n. 1 Con\'acscience [Coscienza]; n. 2 Love at Venice [Amore veneziano]
\par (*) Esposizione di Belle Arti, Como, 1899 Esposizione Internazionale d'Arte della citta di Venezia, Venezia, 1899: n. 18 Ritratto della Bar.Ortensia Treves de' Bonfili; n. 19 Ritratto della Signora Centel; n. 20 Ninfea;
\par n. 21 Sogno di una notte d'inverno
\par (*) Mostra bozzetti hotel Vittoria, Venezia, 1899
\par 1900
\par Brera. IV Esposizione Triennale di Belle Arti, Milano, 1900: n. 390 Ricca e poveri; n. 391 Motivo elegiaco (propriety del prof. A. Fracleletto); n. 483 Ribellione (tempera e pastello); n. 483bis Studio (prop. Del cay. Jesurum)
\par Offizieller Katalog der MOnchner Jahres-Aus
\par stellung im Kgl. Glaspalast, Monaco di Ba
\par viera, 1900: n. 575 Die LebensbrOcke [Ponte
\par della vita]; n. 576 Abend in Venedig [Sera a
\par Venezia]; n. 578 Hirtenleben [Vita pastorale
\par forse identificabile con Armonie della sera]
\par Exposition Internationale UniverseIle de 1900,
\par Parigi, 1900: n. 54 FloraiSOn nouvelle
\par The fifth annual Exhibition held at the Carna
\par gie Institute, Pittsburgh, 1900: Una calera
\par Esposizione di Belle Arti di Verona, Verona,
\par 1900: n. 460 La coscienza
\par 1901
\par (*) Offizieller Katalog der Internationalen Kunst-Austellung Dresden 1901, Drescla\'acBlasewitz, 1901: Fioritura Nuova
\par Offizieller Kata log der VIII Intemationa len Kun\'acstausstellung im Kgl. Glaspalast zu MOnchen 1901, Monaco cli Baviera, 1901: n. 1036 Auf der Lauer
\par IV Esposizione Internazionale d'Arte della citta di Venezia, Venezia, 1901: n. 9 Parallel\'b0 (dittico); n. 17 Ritratto (acquaforte); n. 23 Ca/era; n. 24 Ritratto di Gabriele D'Annun\'aczio II; n. 25 Ritratto di Contino Cavazza
\par 1902
\par Offizieller Katalog der MOnchner Jahres-Aus\'acstellung im Kgl. Glaspalast, Monaco cli Ba\'acviera, 1902: n. 729 Antike Vision
\par 1903
\par Offizieller Katalog der MOnchner Jahres-Aus\'acstellung im Kgl. Glaspalast, Monaco cli Ba\'acviera, 1903: n. 664 Damensbikling [figura femminile]; n. 665 Trauriger Gang [sentiero triste]
\par (*) Esposizione cli Belle Arti cli Praga, 1903, Praga
\par Quinta Esposizione Internazionale d'Arte della citta di Venezia, Venezia, 1903: n. 16 Prelu\'acdio; n. 17 Armonie della sera; n. 18 Ritratto
\par 1904
\par Offizieller Kata log der MOnchner Ja hres\'acAusstellung im Glaspalast, Monaco di Baviera, 1904: n. 657, Drohendes Gewitter [Uragano imminente]
\par Universal Exposition St. Louis, USA, San Louis, 1904: n. 135 Soul in Trouble; n. 136 Cosci\'acence; n. 137 Venetian Poetry
\par 1905
\par VI Esposizione Internazionale d'Arte della citta
\par di Venezia, Venezia, 1905: nn. 3-13 Stud'
\par per una decorazione (pastelli); n. 9 Testa (pastello)
\par (*) International Society Exhibition, Lonclra, 1905: Armonie della sera
\par 1906
\par Esposizione di Milano 1906. Mostra Nazionale di Belle Arti, Milano, 1906: n. 31 Ritratto di signora [11,1aschera Bella]
\par 1907
\par VII Esposizione Internazionale d'arte della citta di Venezia, Venezia, 1907: [mostra inclivi\'accluale nella sala XXIV] n. 1 Coscienza; n. 2 Parche; n. 3 Via aspra; n. 4 Primo dubbio; n.
\par 5 II Peccato; n. 6 Ritorno; n. 7 L'ombra; n. 8 Foglie cadent]; n. 9 Vedetta; n. 10 Lettura; n. 11 Rio; n. 12 Notturno; n. 13 Ritratto della Signora Fragiacomo; n. 14 Ritratto femminile; n. 15 Ritratto di L. Brosch; n. 16 Studio; n. 17 San Pietro (statua in gesso); n. 18 Pulsate et aperietur vobis (bronzo)
\par 1908
\par 11/lostra cl'arte. Collettiva di Palazzo Pesaro, 1908, Venezia: sm. Teste (pittura) [Ritratto cli Signorina e Ritratto cli fanciullino]
\par 1909
\par VIII Esposizione Internazionale d'Arte della citta di Venezia, Venezia, 1909: n. 12 Do\'acminio (tempera)
\par 1910
\par (*)Esposizione cl'Arte Ferrarese, Ferrara, 1910
\par 1911
\par Esposizione Internazionale di Roma, Bergamo, 1911: n. 8 Progetto di Monumento a Dante Alighieri a Roma; n. 96 Maschera bella; n. 370a Ritratto [Giovane chioggiotta]
\par 1915
\par Esposizione di Bozzetti degli artisti veneziani, Venezia, 1915: n. 356 bozzetto [Testa di giovane]
\par 1917
\par Esposizione Belle Tre Venezie, [Milano, 1917: n. 48 La Verity; n. 49 Leggendo; n. 50 Ar\'acmonie della sera
\par 1920
\par 1 Esposizione d'Arte Ferrarese, Ferrara, 1920: n. 1 Fioritura nova
\par 1921
\par The annual International Exhibition, Pitts\'acburgh, 1921: s.n. New Blossoming [Fioritura Nuova]
\par Mostra d'arte. Palazzo Ducale-Loggia Foscara.
\par Venezia. Catalogo, Venezia, 1921 [Laurent' partecipa nonostante it suo nome non com\'acpaia in catalogo]
\par Catalogo della mostra Straordinaria nel Pa\'aclazzo dell'Esposizione ai Giardini Pubblici, Venezia, 1921: n. 5 Le parche, n. 6 Ninfee, n. 7 L'Ombra
\par 153
\par 1924
\par Mostra del ritratto femminile contemporaneo, Bergamo, 1924: n. 4 Maschera bella
\par XIV Esposizione Internazionale d'Arte della citta di Venezia, Venezia, 1924: n. 8 Collo\'acqui; n. 9 Armonie lontane
\par 1925
\par (*) Ente Benefico Nazionale it Fanciullo d'Italia, Milano, 1925
\par 1926
\par (*) LXXXIV Esposizione nazionale annuale di arti figurative, Torino, 1926
\par XV Esposizione Internazionale d'Arte della Citta di Venezia, Venezia, 1926: n. 14 Ri\'actratto del cay. Uff. Emilio Colussi, Presidente della U.S.E.; n. 15 Cose passate?; n. 16 Ri\'actratto della signorina Rosetta Tomei
\par 1927
\par Cinquantenario della R. Scuola di Viticoltura e di enologia di Conegliano, Conegliano Ve\'acneto, [membro Bella giuria]
\par Catalog\'b0 della vendita all'asta della raccolta Carlo Sacchi, Milano, 1927: [Primavera nova]
\par V Esposizione d'arte delle Venezie, Padova 1927: n. 30 Chioggiotta (tempera); n. 31 Cinquant'anni fa (preludio novecentesco - olio); n. 32 Armonie lontane (pastello)
\par Opera Cardinal Ferrari. Prima mostra d'Arte Veneziana, Venezia, 1927: n. 27 Passato prossimo
\par 1928
\par Mostra d'arte ferrarese. Settimana ferrarese, Ferrara, 1928: n. 4 Le Parche; n. 5 Frons animi interpres; n. 6 Rio
\par Raccolta Internazionale d'arte offerta dagli autori in omaggio a Vittorio Pica, Milano, 1928: n. 178 sospetto
\par Romantic' italiani provenienti dalla casa d'Au\'acstria e collezione Bolasco, Milano, 1928: n. 75 Chiome sciolte
\par XVI Esposizione Internazionale d'Arte della citta di Venezia, Venezia, 1928: n. 16 "El poste de la gelosia" (app. al comm. Paolo Ingegnoli)
\par 1929
\par Mostra d'Arte Triveneta-Padova, Padova,
\par 1929: n. 19 Lettura 1930
\par XVII Esposizione Internazionale d'Arte della Cita di Venezia, Venezia, 1930: n. 23 Si\'acgnora straniera-Ritratto; n. 24 Bebe. Ri\'actratto
\par 1931
\par (*) Mostra d'arte, Galleria Geri, Milano, 1931
\par 1932
\par (*) Mostra di beneficenza al Casten() Estense, Ferrara, 1932: [una sail-tura]
\par Collezione G.D., Milano, 1932: n. 76 In ve\'acdetta
\par Collezione Lodigiani, Milano, 1932: n. 229 Fi\'acgura Femminile (pastello)
\par XVIII Esposizione Internazionale d'Arte della Citta di Venezia, Venezia, 1932: n. 7 Etemo Enigma (tempera)
\par Venezia, 1935
\par Mostra dei Quarant'anni della Bienna/e di
\par Venezia 1895-1935, Venezia, 1935, [errori
\par nella numerazione originaria, sono 22 opere non 24] n. 1 La maschera bella; n. 2 Fioritura nuova; n. 4 L'ombra; n. 5 Coscienza; n. 6 Via aspra; n. 7 Primo dubbio; n. 8 La Baronessa Ortensia Treves; n. 9 Ninfea (bozzetto); n. 10 Roberto Sarfatti; n. 11 Modella in posa; n. 12 Ritratto (bozzetto); n. 13 i/pittore Pietro Fragiacomo; n. 14 La capinera; n. 15 Donna del contado; n. 16 II poste della Ge/osia; n. 17 L'avv. Manfrin; n. 18 La signora Morasso; n. 19 La monaca; n. 20 La Marchesa Dondi dell'Orologio; n. 1 Chioggiotta; n. 22 Armo\'acnia lontana; n. 24 Profilo di donna
\par 154
\par 156 Indice delle opere
\par Al pianoforte, 55, 111 Ali, 66, 112
\par Allo specchio, 83, 124 Alzaia, 65, 110
\par Amici\'84 86, 121
\par Ascoltazione alla radio di Un discorso del duce, 29
\par Autoritratto, 76, 116 Autoritratto, 77, 120 Autoritratto, 77, 122
\par Bagnante, 56, 108 Bagnante, 69, 113 Barcaiolo, 97, 122 Bonifica, 87, 121
\par Cartolina postale del Gruppo Riona/e Fascista "Ugo Pepe" di Venezia, 29
\par Cavallino bianco, 45, 102 Cenacolo, 73, 114
\par Compartment C, Car 293, 10 Concerto, 70, 111
\par Contadinefla, 59, 107
\par Contemplazione, 71, 115 Cucendo la vela, 96
\par Fanciulla a110 specchio, 89, 125 Fanciulla in barca, 60, 109 Fanciulle sul flume, 60, 109
\par Garofani, 99, 126
\par Giovane pescatore, 64, 110
\par Gli eredi, 24
\par Gli ospiti, 25
\par Guardando immagini su un paravento, 11
\par If Giornale del Veneto, quotidian fascista, 31 If Liston nell'Ottocento, 8
\par If ritratto, 89, 124
\par In Laguna, 95, 123
\par Intermezzo o intimita, 11, 90, 125
\par Intern\'b0, 71, 115 Mia madre\tab mamma dell'artista], 52, 105
\par Mostra Nazionale d'Arte Sacra, 31
\par Nello studio, 72, 114
\par Nudo, 82, 119 Nudo, 84, 120 Nudo, 85, 119
\par Pescatore, 63, 110 Pescatore, 94, 127 Preghiera, 59, 107 Prova di debutto, 43, 102
\par Riposo nel bosco, 61, 109
\par Ritratto della madre, 54, 106
\par Ritratto della signora Neri, 50, 104 Ritratto di Alessandra Tognana, 92, 122 Ritratto di Alessandro Tognana, 48, 104 Ritratto di Canzianilla Tognana, 93, 123 Ritratto di Edmondo Matter, 14, 46, 103 Ritratto di Giuseppina Marcon, 48, 105
\par Ritratto di Ilario Neri, 47, 103
\par Ritratto di Lidia Bevilacqua, 93, 123
\par Ritratto di Linda Tognana, 91, 126
\par Ritratto di Luigia Tognana Trentin, 49, 104 Ritratto di Luisa De Giudici, 75, 117
\par Ritratto di Maria De Giudici Rolleri, 74, 117 Ritratto di Maria Gaggia Lante, 53, 105 Ritratto di Virgilio Neri, 51, 103
\par Ritratto femminile, 79, 118
\par Ritratto, 76, 116 Room in New York, 10
\par Rose, 98, 126 Rose, 98, 127
\par San Tarcisio, 12
\par Sera a Fusina, 58, 108 Sore/le, 48, 106
\par Studio di scultura, 115
\par Studio di testa di fanciulla, 78, 118
\par Studio di testa di fanciulla di profifo, 78, 119 Sulfa spiaggia, 57, 108
\par Salle rive del Tago, 68, 113
\par Vespro intimo, 22 Visite, 24
\par L'arrivo della Bucintoro in bacino San Marco, 16
\par L'esperimento, 23
\par La gomena o Tiro alla fune, 62, 106
\par La nave del deserto, 20
\par La violinista, 26
\par Le coccole, 81, 121
\par Matemit\'e1, 80, 120 Melodie, 88, 124
\par Tempesta in laguna, 44, 102
\par Testa di arabo, 67, 112 Testa di fanciulla, 78, 118 Tilde, 27
\par Un tribuno, 23
\par Una passeggiata di maschere e gentiluomini sul mob nel Settecento, 17
\par Crediti fotografici\tab 157
\par Archivio Banca Popolare FriulAdria, Pordenone, 58, 59, 60, 64, 73, 107, 108, '109, 110, 114;
\par Banca d'Italia, Roma, 1'15;
\par Banco Popolare - collezione Banca Popolare di Novara, Novara, 62, 106;
\par Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, Cremona, 87, 127;
\par Collezione ITAS - proprieta del Gruppo ITAS Assicurazioni, Trento, 85, 119;
\par Galleria Internazionale d'Arte Moderna Ca' Pesaro, Venezia, 88, 119,
\par Hotel Danieli, Venezia, 8, *16, 17;
\par I.R.E. Istituzioni di Ricovero e di Educazione, Venezia, 43, 102;
\par MiBAC, Soprintendenza BSAE per le province di Ve, BI, Pd e Tv, in deposito a TV, Museo Civico L. Bailo, su concessione del Ministero per i Beni e le Attivita Culturali, Soprintendenza B.S.A.E. per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, 31;
\par 16 cosdenia, &coke cathotitErifcgo, eircubo - che dimostrano la ricerca di un linguaggio proprb eunallontanarrp.nto dai colleghi [391.1113d, tanto che Ettore Xirrenes b 6ob rispetto al gruppo dei veneziani.,4E gli avela anche un lato narrativo che si coglie in rronera piO espcita in Cosc.nza ed Fri/ago: per entrarnbi ii nocciolo e una questbne morale, legata alb debolezza fernrninile verso i doveri del rnatrirnonio net cm* di Cosc.inzate deivoti nel caso delta Capinera di Epffogo. eincubo invece parrebbe risponderealla descrizione che la stamps (13 di Sognodi one none d'inPazo (fig p. 14), proposto nuovarrentealla Biennale del 1899 e definito C13 '11 Gazzettino" \'abun vero irxubon'5II dipinto, di ubicazione ignota, mostra una figura arnrnantata che, in piena notte, incontra un g3tto nero: lo spavento provocato cblla visione reciproca viene evocato attraverso iI violent\'b0 contrasto lurninoso. La luxe artificiale erronata della lantern fende nettarnente h scena in due zone in cui l'ornbra assume una presenza fisica e un valore serrontico Upici delle atrnc6fere gotiche della letteratura di Edgar Allan Pce.,6 A partite dagli anni ottanta dell'Ottocento infatti lo scrittore statunitense esercita iI suo fascino and)e sulla cultura italiana e, in particob re, sugli ambient.' simbolisti piO congeniah a Laurenti: si per6i alla serie di disegniche Gaetano Previati realizza per Itedtione italiana del Racconti de tern e(1887) o alle Ire tavole che Mario De Maria crea per h versione illvstrata della isotta Guttadauro di Gabriele D'An\'acnunzb (1886). Per altro il &Watt) di Gabiell.Sno D'Annunzio (in quests pagina), espcsto alb Biennale del 1901 , attesta l'adesbne di Laurent.' allo stesso mlieu cultural?." Luciano Caramel opportunarrente, nel saggio d'apertura del catalogo della mostra di Mesola del 1985, accenna alla produzbne di Roberto Bracco, gt34.9 alter ego kterario di Laurenti.,0 Entrarnbi collaboreranno alb rivista'NOvissirr3u dove nel 1902 Bracco pubblica iI racconto if nottambufo(n. 2, 1902, s.p.)seguito, net 1905, (13 Witanbra(n. 5, 1905, s.p.) in cui i protagonn,cotti da gebsia rnorbc6a, vagano in una Napoli notturna e deserta al pail del personaggi che a nirrono i dipinti di Laurenti.
\par Fin dagli anni ottanta Laurent.' accarezza ridea di ottenere una cattedra in Accaderni3; I'ipotesi, oltre che nella testirnonianza delta nipotei9 trova conferrna nelb preseraa nel fondo Laurent.' di nurrerose copie di Statuti?si3 di Venezia che di Milano e Torino. In particob re egli conserva una copi3 della Fiformo deffoinsegna?Kento alistto di Git6eppe Lavini (brill\'b0, 1896), zeppo di sapideannotazioni e glosse polernichesul sistern3 di reclu\'aclament\'b0 dei docenti.
\par Benche la carriera accadernica gli sia sempre stata preclusa, Laurenti h3 avuto modo di soddisfare b vena didattica in una proprO scuola, pavata, aRestita nel suo studio venezi3110. Qui Laurent.' accoglie sia artist.' di professbne, come Luigi Selvatico, Vittore Antonio Cargnel, Nino Bt6etto e Guido Cadorin, c he allesi noccasion3h''; twist:lche, di passaggb a yenez 13, colgono l'occasione per apprendere qualc he rudiment\'b0 dell'arte. La corrispondenza di Lau\'acrent.' cornprende a d ezernpio una lettera dello svazero Georges Vodoz che, nell'estate del 1895,prende cb luialcunelezioni di pitturee Vann\'b0 successivo si fa consigli3reun indirazo sirnilare a Firenze?, L'atelier di Laurent.' raccoglie a nc he una hiblioteca fornita che l'artista ha 'Tess* assierre negli anni: it fondo Laurenti conserva infattialcunielenchie ricevuteche annoverano Utoh di varb genere: letteratura antica e modern, sia itali3na che straniera, pubblicazioni di stori3e tecnica dell'arte. =, In particolare Gbsue Cardtcci dovette fungere da rnodello per i suoi stessi cornponimenti: benche b sua produzione lirica sia rirrosta a Well\'b0 arnatori3le, non trovando rnai l'opportunita, o la vobnta, di una puhblicazione.
\par A 'k'rezi3, nel f ratternpo, sia i vertici politid che la nfraglOu degli artist.' piO attivi e
\par si sono resiconto del potenziale dege grandi rnostre d'arte. Sulla scoria del success* della Media Naziona4e del 1837, net 1895 si apre dunque la I Esposizbne Internaz bole di 'L'nezia dove Laurenti presents due opere inedite: Parabda eArmoNe delis sera. Parabda un gran dittico arrnonico\tab uno dei quadri pi0 profondi e solenni di tutta l'espostionem:4
\par che, con isuoi quasi sei meth di base, dornina iI salonecentrale della Bienna4.9.11Pcotec@ffa vita, Blob afternativo, interprets in chi3ve leopardiana l'evoltaione dell'esistenza Lino 113: la processions inizia a sinistra con dege bambine, allegre, nel mezzo di un festeggiarrento e prosegtee sulla scalinata con la fase dell'innamorarrento e dell'euforO, per ridiscendere dal lato opposto in un corteo di dolore, vecchiaia e rnorte. Nonostante un coro unanirne di apprezzarrenti Parabda ricese solarrente,e in extrernis a due giorni dalb chiusura della mostra, tI Prernio Franchettilldipinto non trova inoltre un acguirentesino al 1 900 gtendo Carl Brandt, direttore del Telfair Museum of Art di Savannah, ne propone Pacquisizione per 4s collezioni della g3lleria. Sia b scelta del soggetto che la sua trattazione, collocano Pawbota nel solco di una produzione sirnbolista, che a lwelb europeo vanta illustri prece
\par
\par
\par G?sare Laurenti, Rifiateo ni G.trieff.ix, d'Arg-g.tnzio o Caty..@ d'Amonzio 11, 1901, ubiceciore ign:ta.
\par Cesar Laurenti, Lifiron candidorp, 1896, tthiczeiore igrota.
\par
\par 17
\par
\par Cesare Laurenti,Pagim e.gisca, 1901,
\par da "Novissim3", n. 2, 1902, s.p. (ignota la coltocaziore del dipinto).
\par Cesare Laurenti, Canino Cavazza, 1901, ubicaziore ignota..
\par denti in Vita somncorn breve di Arnold BOcklin o Ponte clefts Eta Walter Crane. E Vittorio Pica che chiama in causa proprio questi due esempi 104?ndo dimcstrare come h Lela di Laurenti sia un dipinto gia logoro.,s
\par La pittura di Laurenti du nque si a:esta su soggetti sirnbolici che, sia per la piacevolezza del tema che per le dimensioni piu ridotte, trovano facile colbcazione sul merest\'b0 privato: in tia la stagione deRe teste femminili che da una componente preraffaellita e sensuale degli anni novanta -si pensi a Studio di testa (fig. p 14)0 alla Testa fernrnincle pubblicata sul primp numero di Thbvissima" (In questa pagina) o quella esposta alla personale del 1907 (lig. n.)- passa a una maggiore definizione dei tratti del viso nella Testa diclonr:s della Fondazione di Venezia e della collezione del Quirinale.
\par Sul finire del secolo Laurenti party un linguaggio tra Liberty e Simbolismoche gli consente di dialogare sul piano artistic\'b0 nazbnale: Li/torn cardidurn (fig p. 16) condivide la mcstra fiorentina del 1396 con Persefore di E. Lusin i e con le sinuose Spose della male di Leonardo Bistolfi. E si mantiene sulla stessa linea anche Fan no successivo, q uan do alla II Biennale di Venezia espone Roritura Mc:ova affrontando cosi pubblicamente it tema del nudo. La gran de tela\'e8accolla come un \'abBellissimo studio di nudo, c he in finin pittori non trattano),?> sia per la complessita del soggetto che - hmentela curiosa! - per la difficotta nel reperire it pastello diviene principalrnente lo strurnento con cui realizzare i bozzetti e assolvere agli incarichi da illustratore: egli e retorico per la Venezia gloriosa che celebra i mod del 1848 (in questa pagina), neocinquecentesco per la copertina de La sittura veneziana di Pompeo Molmenti (in questa pagina) e al conternpo Liberty nelle scelta delle irnrnagini per la rivista "Novissima" (1901-1908, in questa pagina).s6
\par La sperirnentazione tecnica in Laurent si spinge fino alla decorazione cerarnica: it prirno aprile del 1903 Alessandro Milesi fa visita all'amico a Treviso, mentre \'ea intento a lavorare al suo grande fregio, e lo \'abincoraggia ad affrontare le ultirne difficolta\'bb.51 II fregio \'ab corn plesso di oltre sessanta figure)' che alla Biennale del 1903 arnrnanta tutta la sala P di una lute dorata. L'intento diciucalico, imito nell'esernplarita deisoggetti ritratti, \'ea pari alla dirnostrazione d'erudizione storico-artslica che Laurenti propone irnitando i grandi capolavori della tradizione pittorica italiana: dal Ritratto & Alfonso d'Este di Pisanello alla Prinaysfa di Botticelli, con un occhio di riguardo per it Cinquecento veneziano, it fregio si presenta come una panorarnicasul passato artistico italiano. See vero che un lungo fregio decorativo adornava gia lasala erniliana della Biennale precedente e che la tradizione della cerarnica ha profonde radici in Veneto?e certo anche che Laurenti fosse a conoscenza del LeoneXei Maestri del Risorg'rnentoitaliano (fig p. 21). II ciclo figurativo in "ceramica greccia" di Sevres e presentato infatti alla Esposizione Univeisale di Parigi del 1900 e, an\'acche se l'artista non avesse avuto occasione di amrnirarlo dal vivo, certarnente non poteva ignorare l'Alburn ricordo della rnostra parigina che, oltre ad una grande riproduzione della sua Fioritura Nuova, dava arnpio spazio al fregio ceramico francese.0 Nel 1903 dunque la Biennale offre ('opportunity di una rillessione sulle modality del ritratto che prende awio dalla grande tradizione italiana ripercorsa nel fregio di Laurent sino agli artist contem\'acporanei, con una netta maggioranza di norni stranieri.6' Nel ritratto Laurent i stato tra i rnigliori interpret dei decenni a cavallo tra i due secoli, capace di guardare allastraordinaria stagione rinascirnentale veneta e aggiornarla attraveiso modality internazionali, apprese sia durante le numerose occasioni espositive che dal contatto con gli artsti "di passaggio" a Venezia.
\par Da una precisione accadernica inappuntabile dei due ritratti giovanili conseivati a Ca' Pesaro\tab 19
\par \tab\tab
\par \tab\tab
\par \tab\tab
\par mx*FRIULADRIA
\par CREDIT AGRICOLE
\par Coliana
\par Segni da un territorio
\par Direzione Giovanni Lessio
\par Cura del catalog\'b0 Cristina Beltrami
\par Coordinamento Francesca Muner
\par Collaborazione
\par Luciano Franchi
\par Ringraziamenti
\par Referenze fotografiche
\par Luigi Baldin, Giuseppe Boratto, Roberto Caccialanza,\tab Un vivo pensiero di gratitudine va a Banca Popolare FriulAdria
\par Cameraphoto Arte, Studio foto Dives, Foto Diego Ferrini,\tab Credit Agricole per aver promosso questa prima monografia de
\par Foto Ottica Nodari, Giuliano Ghiraldini, Ire, Claudio Marcon,\tab dicata a Cesare Laurenti, anticipata da una mostra pordenonese
\par Riccardo Maria Moretti, Valter Parisotto, Pietro Parmiggiani,\tab allestita con eleganza e professionalita da Carla Dal Ben, Erica
\par Saporetti lmmagini d'Arte\tab Martin e Francesca Muner, sotto l'egida di Giovanni Lessio.
\par Grazie a Nico Stringa a cui devo suggerimenti preziosi nonche
\par Impaginazione\tab una brillante introduzione.
\par ZeL Edizioni\tab Voglio ringraziare tutti coloro che, a diverso titolo, hanno con
\par tribuito alla realizzazione di questo volume: Roberta Abbatan
\par Redazione\tab gelo, Olindo Andrighetti, Laura Benini, Alessandro Bertazzini,
\par ZeL Edizioni\tab Gianluca Berardi, Alberto Berlingieri, Andrea Busato, Donatella
\par Calabi, Antonio e Paola Casellati, Marianne Cavanaugh, Mari\'acna Cavazza, Elena Cazzaro, Gianni Chiarion, Marvi Chiarottin, Angelo Comotto, Federico Corra, Giacomo Corra, Enrico Maria Dal Pozzolo, Jacopo De Lucchi, Luigi De Lucchi, Alessandro Del Puppo, Beatrice Chiara Ferrario, Leopoldo Ferri de Lazara, Silvia
\par In copertina\tab Ferri de Lazara, Luciano Franchi, Sancia Gaetani, Paolo Galim
\par Alessandro Pomi, Cenacolo,1931, olio su tela, 166x251 cm,\tab berti, Giovanna Ginex, Alberto Giordani, Giovanna Giusti, Diego
\par Pordenone, collezione FriulAdria\tab Gomiero, Sabbatina Macera, Bruno Mantura, Holly McCullough,
\par Matteo Mazzato, Akemi May, Alessandra Moschini, Chris Naff
\par L'editore e a disposizione degli eventuali detentori di diritti che\tab ziger, Loredana Olivato, Fabio Pacifico, Claudia Palma, Roberta
\par non sia stato possibile rintracciare.\tab Parise, Daniela Piccini, Matteo Piccolo, Nuccia Pasqualetto, Silvia
\par Pizzinelli, Martina Pizzul Chiggiato, Elena Pontiggia, Lionello Pup-
\par C) 2010 ZeL Edizioni\tab pi, Debora Rossi, Barbara Sarfatti, Laura Savoia, Lucio Scardino,
\par e-mail info@zeledizioni.it - www.zeledizioni.it\tab Paolo Serafini, Nicoletta Serio, Vittorio Sgarbi, Paolo Stimamiglio,
\par Marilena Tamassia, Annalisa Tonicello, Antonio Placido Torresi,
\par ISBN 978-88-96600-07-8\tab Luisa Turchi.
\par
\par 20
\par (fig.nn.)Laurenti passa infatti a un aggiornarnentoevidente alla lezione della pittura russa, di Ilya Repin in part colare, nello splendido ritratto di Giuseppe Treves 8onfili. Diviene Liberty nel Ritratto di Gabrieffino d'Annunzio (fig. p. 1 6)e nel Ritratto del contino Cavazza (fig. p. 17) entrambi presentati alla Biennale del 1901. In alcuni casi la ripresa dell'impianto compositivo cinquecentesco lo spinge all'introduzione di elementi enigma licit come il ta\'acgliacarte nelle rnani di Paolina Giustiniani Toso o simbolici, come la soglia belliniana dielro cui ritrae Roberto Satfatti. Laurenti licenzia i ritratti migliori quando rinuncia alla citazione an bca come nel caso di Ottensia Treves de' Sonfili e di Erminia Don di clell'Orologio, due capolavori di ritrattistica in ternazionale che certarnente tengono presente la lezione di J.S. Sargent.63 C infine un'imrnecfiatezza pittorica, specchio di una consuetudine urnana, nella rapicfita, quasi bozzettistica, del Ritiatto di Pietro Fiagiacomo (fig.n.) al quale, pressoch\'e8 vend anni dopo, fa dono del ritratto della moglie: Eugenia Fragiacomo.
\par II successo del fregio ceramico accredita Laurenti anche come maestro nelle arti applicate, probabile ragione della sua chiarnata a Padova nel 1903 per la decorazione della sala ri\'acstorante dell'Hotel Storione che, nella soluzione della cortina di alberi, riprende proprio dettaglio del Palcoscenico Belle muse (fig p. 21). Iniziato nel 1 903 il Restaurant Storione viene inaugurato la sera del 3 giugno 1905 con un grande concerto e un raffinato menu francese che fa pendant con la sofisticata decorazione Liberty ideata dall'artista. Undici danzatrici si muovono aggraziate, a seno scoperto, nella vaporosita delle vesti, tra racemi fioriti, nastri e alberi carichi di frutti. Dello Storione oggi non restano che alcuni lacerti proveniend da un'incauta operazione di strappo (fig n), qualche disegno preparatoricfr, e delle foto d'epoca (in questa pagina) conservad in massima parte presso i Musei Civici di Padova. Recentemente sono stati individuad anche due bozzetti degli undici che Laurenti espone alla Biennale del 1905, anticipando di qualche giorno l'apertura del locale 65 Lo Storione diviene uno degli arnbienti piu prestigiosi ed amabili del Veneto, una tappa di ristoro tra le ph) frequentate come testimonia anche Anselmo Bucci che, di passaggio in citta il 3 maggio 1932, ferrna la sala in uno schizzo del suo codiceAntenoreo (fig. p. 21). II disegno e accompagnato da un ricordo colorito: \'abII buon Laurenti che mi abbraccib piangendo a Venezia, arnava le fantasie sensuali grand.' belle donne sane dai seni pesi ballano come barnbine, dalla cintola in gill), i fianconi awolti in veli color confetto (...) e i lacci rossi leonardeschi legano una pergola d'alberi di melograno rosso, che E'b una sala delle Assi\'bb.E6 II riferirnento alla sala leonardesca del Castello Sforzesco di Milano E'b subito colto da Bucci, rnilanese di nascita, ma sfugge a buona parte della critica locale. Laurenti inaugura lo Storione in anni di profondo interesse per Leonardo Da Vinci; una passione che sfocera nella progettazione di un monumento a Dante Alighieri,67 ispirato alla Divina Cornrnecfia stessa, e basa to sugli studi d'architettura di Leonardo.
\par II 28 aprile del 1907 finalrnente Laurenti pub assistere all'inaugurazione della sua piu grande
\par
\par Bucci, Storione, da CodiceAntenoreo,
\par 1932, courtesy Galleria Comiero, Milano -
\par Padova.
\par Cesare Laurenti, Calera, 1901, Collezione privata.
\par E. Bellotto, Larnpacla della Pest i:et-la di Venezia, 1907 ca.
\par
\par 21
\par
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\par -r'
\par 'EF1 -DA-1\\111.0
\par 84'
\par '.14\tab .A\\ TI.J.11),-1.1\\11vIr 1
\par
\par Cesare Lauren ti, Fregio ceramico (Pakoscenico dally Muse), 1903, Castello di Mesola.
\par Cesare Laurenti, Fregio ceramic\'b0 (particolare), 1903, Castello di Mesola.
\par Leone per i Maestri del Risorgimento itafiano, fregio cerarnico, 1900, da Esposizione Universale del 1900 a Parigi, 1900, p. 205.
\par Cesare Laurenti, Fregio cerarnico (particolare), 1903, Castello di Mesola.
\par
\par 22
\par impresa architettonica, la nuova pescheria di Rialto che lo impegnava, a pi0 riprese, fin dal 1896: \'abFra la prima Biennale e la seconda mi chiusi nello studio per studiare i1 progetto della Nuova Pescheria di Venezia, che studiai singolarrnente in tutte le sue parti prima che chiamassi un collaboratore tecnico\'bb.\'b0' II collaboratore e Domenico Rupolo, i1 \'abpaziente e sagace restaura tore di Palazzo Ducale\'bb,69 a cui Laurenti affida I'aspetto statico dell'edificio e qualche dettaglio decorativo e scultoreo, mentre delega a Eugenio Bellotto Ia realizzazione dei ferri battuti."'Proprio i dettagli decorativi del nuovo edificio e, in particolare i1 grande San Pietro bronzeo che chiude I'angolo su Canal Grande, permettono a Laurenti di manifestarsi pubblicamente anche come sail tore. Nonostante infatti Ia sua prima formazione sia legata a Ceccon, Ia produzione scultorea - salvo per il bronzo Pulsate et aperietur vobis, esposto alla Biennale del 1907 - si e lirnitata a teste, di piccole o rnedie dimensioni, spesso relegate aII'ambito farniliare Ogg p. 23). II San Pietro dunque, \'abcoscienziosarnente rnodellato\'bbn per Ugo Ojett e l'unica opera che permetta di azzardare un discorso sul Laurenti-scultore, probabilrnente associabile alla plastica deII'amico Emilio Marsili, sostenuto e condiviso in pi0 occasioni.n In effetti it vol to scarno del ''pescatore di anirne" (fig. p. 23). riprende da un lato i tratti dell'artista spesso, che "firma" il suo edificio, e daII'altro mostra affinita col Pao/o Sarpi di Marsili (1892, Venezia, Campo di S. Fosca).
\par Lo scoppio della guerra esaspera le possibility di guadagno, per altro in un Veneto gia clan\'acneggiato dalla inevitabile sospensione della Biennale. Per affrontare le difficolta econorniche degli artisti rnaggiorrnente colpiti dal conflitto, Laurenti si fa prornotore di una rnostra di bozzetti negli spazi dell'Hotel Vittoria di Venezia, dove Ia sua Testa d giovane e acquisita dalla Casa Reale per le collezioni del Quirinale. Due anni dopo yenta, esposta a Milano, viene nuovarnente acquistata dal re Vittorio Emanuele III che ne fa dono alle collezioni cittadine. Forse questa repentina vendita, abbinata alle disastrose condizioni del Veneto all'indomani della sconfitta di Caporetto, persuade Laurenti a lasciare rnomentaneamente
\par Cesare Laurenti, Ritratto ferntninile, 1906, ubicazione ignota.
\par Cesare Laurenti, Mascheca tea, 1906 ca., ubicazione ignota.
\par
\par 23
\par
\par Venezia per Milano. 0 meglio, qui fissa la sua residenza come risulta dalla lettera d'incarico per il Ritratto di Ezzelina Menni Carat! ma si sposta spesso su Bergamo e Firenze, affidando la gestione della casa-atelier milanese ad Angelo Bonutto, suo fidato assistente almeno dal 1909. Appena possibile peril, nel 1919, Laurenti riprende possesso del suo studio veneziano di San Vio e si riappropria anche dei suoi vecchi soggetti come la bella Popolana veneziana del Museo Civico di Bassano del Grappa. Nel 1924 chiede l'appoggio di Molmenti73 perche Maschera Bella (fig p. 22) venga premiata alla mostra del ritratto femminile di Milano: richiesta curiosa per un'opera cosl datata, gia inserita in una collezione pubblica e soprat\'actutto inadeguata al gusto milanese del tempo. Nel 1924 a Milano stava infatti maturando it Novecen to di Margherita Sarfatti, distante dalle allegorie rinascimentali di Maschera Bella. La Sarfatti aveva dimostrato di apprezzare la sua pittura quando nel 1903 aveva segnalato Armonie della sera come un \'abdelizioso pastello\'bb74 e inoltre, durante la sua permanenza meneghina, Laurenti dovette probabilmente frequentare it salotto della Sarfatti. II ritratto di Roberto Sarfatti testimonia infatti quanto meno un'amicizia formale, basata anche sulla comune provenienza veneziana e sulla condivisione dell'enorme dolore della perdita di un figlio. Con gli artisti del gruppo sarfattiano Laurenti pud condividere l'awersione per le avanguardie astratte e la volonta di una ricerca pittorica che non prescinda dalla tradizione culturale italiana; mentre peril, i primi evolvono e interpretano le proprie radici in chiave europea, Laurenti si perde nel citazionismo anacronistico di Colloqui o nella riproposizione del Ponte della gelosia alla Biennale del 1928.
\par A partire dagli anni trenta la produzione di Laurenti, nonostante abbia superato la settan\'actina, viene scossa da una ventata di modernita. Alla Biennale del 1930 egli espone Bebe - un ritratto disperso's ma di cui e noto un disegno preparatorio (fig. p. 24) - dal tratto pulito, moderno, lineare che ricorda alcuni esiti della grafica italiana degli anni venti.76 E da collocarsi attorno al 1930 anche it Ritratto di Nina Sguario, anomalo per quanto spietato sia nella stesura cromatica che nella resa del volto della figlia. Anche Eterno enigma (1932) testimonia l'attenzione di Laurenti per una pittura deco distantissima dai suoi esordi e attenta piuttosto alle novita lagunari: al pari delle Signorine di Felice Casorati (1912, Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro) Eterno enigma gioca sull'evidente ambiguity
\par Cesare Laurenti, Testa d'uorno, s.d., Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro.
\par Cesare Laurenti, Testina ferminile, s.d., Collezione privata.
\par Cesare Laurenti, Pescatore, 1907, Venezia, Pescheria.
\par
\par 11.
\par rf\tab
\par
\par \bullet
\par 24
\par del soggetto, trattato con una playa brillante. II nucleo ferrarese, di cui fa parte anche Ritratto di barnbina con barnbota (Ferrara, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea), e la prova di come Laurenti abbia man tenuto, anche in tarda eta, la curiosity e la capacity di sperimentare nuove soluzioni pi ttoriche.
\par L'artista si spegne 1'8 novembre 1936 a Venezia dove, a pochi giorni dalla sua scomparsa, Guido Cadorin saluta il maestro con un ricordo, personale prima che professionale, che ci restituiscel'approccio di Laurenti all'arte e alla vita: \'abMai alcuna malignit\'e1 -nessun pettego\'aclemo, nessuna meschinit\'e1. Era polemista vivacissimo, ma sincero: nessuna invidia lo turbava; nessun egoism o. Se un giovane artista ricorreva a Iui, lo aiutava con amorosa generosity, anzi mol to spesso cercava chi avesse bisogno di lui.Tutti i giovani, tutti quelli che tentavano a ffannosamente una strada lo hanno awicinato amandolo e ancora lo am ano\'bb.77
\par Cesare Lauren ti, Barnty'ne (Bete), 1930 ca., Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro.
\par Note\tab 25
\par ASAC, Fondo Laurent, n. 2, scritti s.d.
\par 2\tab Sull'impatto del pensiero e degli scritti di P.E. Selvatico sul panorama artistico veneto si veda, F.
\par BERNABEI, Pietro Selvatico nella critica e nella storia delle arti figurative de/I'Ottocento, Neri Pozza, Vicenza, 1974 e G. PA,../.8.1\\iao, La pittura dell'Ottocento a Venezia e nel Veneto, in La pittura in Italia. L'Ottocento, Electa, Milano, 1991, p. 180. P. Selvatico, sostenitore di una parafrasi arch itettonica Belle forme del gotico e del Rinascimento, attorno al 1880, raccoma [Ida l'uso dell'ornato vegetale (Cfr. BERNABEI 1974, p. 35) - al pail di Mackintosh e della Scuola di Glasgow - tutti element che torneranno nel Laurenti maturo, in particolare nella procluzione architettonica e clecorativa.
\par 3\tab La notizia e riportata sia da CENTELU 1896, p. 355, che da GRATA 1961, p. 14 the da Anna Laurenti
\par Capisani: VACP, Fondo Laurenti, scritto clattilografato di A. Laurenti Capisani,\tab s.p.
\par 4\tab PEROCCO 1967, p. 17.
\par Laurenti mantiene i contatti sia con alcuni colleg hi dello studio di Morelli che con it Circolo Artistic\'b0 di Napoli, come prova la corrisponclenza con un allievo di Morelli, di cui non 6 stato possibile sciogliere it nome, che all'inclomani della scomparsa del maestro (1901) coinvolge Laurenti in un appello affinche ('atelier partenopeo venga musealizzato (ASAC, Fondo Laurenti, n. 4, Lettera di [nome non leggibile], 9 ottobre 1901).
\par 6 VACP, Fondo Laurenti, Dichiarazione di Leopoldo Ferri, 15 ottobre 1885.
\par 7 Cfr. Catalog\'b0 de& opere 1881: Laurenti espone due soggetti -A Pompei e Al fonte - che a questa data trovavano una forte presa soprattutto sul pubblico centro-mericlionale. A tal proposito rimanclo a L. LOMBARDI, Naturalismo e Accademia, in Storia de/le arti in Toscana. L'Ottocento, a cura di C. Sisi, Eclifir, Firenze, 1999, pp. 163-201.
\par 8 r
\par HIRTANI (a), 1882, p. 182.
\par 9\tab CHIRTANI (b), 1882, p. 196.
\par 10 CHIRTANI (C), 1 883, p. 183.
\par 11 CHIRTANI 1884, p. 234.
\par 12 ROTA 1888, ID. 39.
\par 13\tab lvi, p. 103.
\par 14 DOCTOR VERITAS 1891, p. 342.
\par 15 BOCCIARDELLI 1891, p. 248.
\par 16 GRUBICY (a), 1891, p. 100. Grubicy clifencle Le Parche che trova parlino un \'ablinguaggio modemo, vero fin de siecle [...1 II passato non pub essere che vecchio e brutto: vecchio per ('eta, brutto pei dolori che ci ha fatto provare e per le gioie che si i portate via con se\'bb.
\par 17 Cfr. Esposizione Nazionale... 1887, ID. 13.
\par 18 Opera battuta da Christie's a New York it 2 maggio 2001 col titoio In the nursery, lotto n. 17, olio su tela, cm 69,3x78, firmato "C. Laurent" in basso a sinistra, (Cfr. 19"' century European Art, asta n. 9676).
\par 19 ANGEU 1893, ID. 468.
\par 20
\par 21
\par 22 G.A. SARTORIO, Burne Jones, in "La Nuova Rassegna", I, n. 33, 3 settembre 1893.
\par 23 G.A. SARTORIO, L'Arte della pittura nei Salons, in "La Nuova Rassegna", II, n. 21, 27 maggio 1894, ID. 647.
\par 24 XIMENES, 1894, ID. 295.
\par 25 Guida spiegativa... 1899, ID. 4. II clipintoviene aspramente criticato anche da Vittorio Pica perche \'abprivo d'ogni secluzione di colore\'bb in un \'absoggetto opportmo forse per Lm'acquaforte ma non abbastanza interessante per un quacIro\'bb (Pico. 1899, ID. 125). Concetto ribaclito anche da Diego Angeli che, in occasione di un commento alla Biennale del 1899, lo clefinisce una \'abgrancle tela che non significa nulla\'bb (ANGEu 1899, ID. 115).
\par 26 Mario [Morass\'b0 chiama apertamente in causa E.A. Poe fin dal 1899, commentanclo Sogno d'una notte d'inverno (MoRAsso 1899, ID. 169). Del resto clLie anni prima Giulio Monti in "Emporium" aveva cleclicato un lunghissimo articolo al letterato statunitense che nelle prime due righe viene clefinito come it \'abgrancle fratello di DUrer, di Leonardo e di Rembrandt\'bb (G. MONTI, Letterati contemporanei: Edgar Allan Poe, in "Emporium", vol V, n. 30, giugno 1897, pp. 448-463). L'interesse di Laurenti verso Poe e testimoniato anche da un disegno che ritrae Lady Madeline (fig. ID. 14) protagonista de La caduta della casa degli Usher.
\par 27 Rufo Paralupi critica l'eccessiva oscurita dello sfonclo\tab quale fa uscire it viso simpatico del
\par figlio giovinetto di Gabriele D'Annunzio\'bb (PARALUPI 1901, ID. 69).
\par 28 Roberto Bracco (1861-1943) e stato un giornalista, scrittore e clrammaturgo napoletano che ha gocluto di una certa fama proprio a partire dagli anni ottanta clell'Ottocento con opere teatrali i cui titoli - Una donna, Maschere, Infedele... - calzano all'opera pittorica di Laurenti.
\par 29 Laurenti 1990, ID. 24.
\par 30 ASAC, Fondo Laurenti, n. 2, busta "7. varia".
\par 31 ASAC, Fondo Laurenti, n. 5, lettera di G. Vocloz, 24 agosto 1895.
\par 32 ASAC, Fondo Laurenti, n. 5, lettera di G. Vocloz, 16 febbraio 1896.
\par 33 Dagli elenchi di pubblicazioni acquistate o "clesiclerate" (Cfr. ASAC, Fondo Laurenti, n. 1, busta
\par 26\tab n. 3 "Corrispondenza con artisti") si comprende come l'artista fosse attento ally storia dell'arte
\par veneta, sia coeva che del passato - Guida per la citta di Padova di G. 11/loschini, 1/ Diario della Carriera di G. Vianelli (Laurenti contrae e semplifica i1 titolo che per esteso 6, Diario degli anni 1720 e 1721 scritto di proprio mano in Parigi da Rosalba Carriera dipintrice famosa), Della pittura veneziana di A.M. Zanetti e una non meglio specificata opera di [Ippolito] Caffi - e avesse un profonclo interesse per le stampe di VV. Hogarth del quale elenca un'edizione Belle stampe (The genuin work of Hogarth) o Belle edizioni Boydell o Baldwin.
\par 34 PILO 1895, p. 2.
\par 35 PICA 1895, pp. 160-161 \'ab[..] pure riconoscendo i pregi non comuni d'invenzione e di fattura del clittico del Laurent', e pur non volendo, d'altra parte, attardarmi a censurarne le tinte troppo sbiaccate e la poca solidity di alcune figure, mi sento obbligato ad affermare che esso, come tentativo di pittura simbolica, pua considerarsi fallito\'bb.
\par 36 BARBIERA 1897, p. 267.
\par 37\tab Ibiclem.
\par 38 TORRESI 2005, pp. 39-45.
\par 39 MARTINELLI 1897, p. 139.
\par 40 Cfr. I Esposizione... 1895, p. 90, n. 106, Guarigione e p. 100, n. 155, Biancabella e Samarati\'acna.
\par 41 Rovereto, Mart, Archivio del '900, Fondo Grubicy, lettera di C. Laurenti, 1 maggio 1897.
\par 42 RCA 1895, p. 19.
\par 43 DEL PUPPO 1995, p. 22.
\par 44 Rovereto, Mart, Archivio del '900, Fondo Grubicy, lettera di C. Laurenti, 2 agosto 1896: \'abMi commuove l'opera Tarte (wand() essa e veramente tale) sia essa fatta coi puntini, coi tratti, con la [coltellina], con le dita, col manico della scopa ed altro; ma non so come per correr die\'actro ad Lm fenomeno che sembrami illusorio affatto (wale e quell\'b0 vostro della luce) io debba sacrificare dentro alle fiere strettoie Tuna tecnica minuziosa e paziente, una luce chelDarmi interessante e divina: intendo dire l'Idea! La quale erompe sempre improvvisa dall'anima; e se l'artista avesse la potenza della istantaneita nella esecuzione ci sarebbe indubbiamente, i piU bei fantasmi pittorici che potessero rallegra re e commuovere lo spirito. Non creclere pera che io non comprenda it significato della tua lotta [...] Ma a me il risultato dell'opera pittorica dei divisionisti; appare come un luogo, intimo, amorosissimo colloquio con la natura; e tale mi apparirebbe [...] anche quando it fenomeno ottico clovesse, un giorno, darvi ragione; cosa di cui io ancora clubito con una testardaggine che ti fart' o sorriclere di compassione o scattare di clispetto\'bb - \'aba me il risultato dell'opera pittorica dei divisionisti; appare come un luogo, intimo, amorosissimo colloquio con la natura; e tale mi apparirebbe [...] anche quando it fenomeno ottico clovesse, un giorno, darvi ragione; cosa di cui io ancora clubito con una testardaggine che ti fart' o sorriclere di compassione o scattare di clispetto\'bb.
\par 45 Alla I Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia G. Segantini espone Ritorno al paese nativo (n. 311) mentre all'eclizione successiva (1897) porta Pascoli alpini di primavera (n. 30).
\par 46 Calera 6 esposto d'angolo della sala P (fig. n. ) della IV Esposizione di Venezia (Cfr. IV Esposi\'aczione Internazionale... 1901, n. 23) clove viene subito preso di mira Bella rivista satirica "Sior Tonin" che notanclo it \'ablieve errore\'bb (ErroRis 1901, p. 40) - come clefinisce Elio Ettoris la svista di far svolazzare le vesti nella clirezione opposta ai capelli - clisegna la donna come un sorta di bancleruola (fig. p. 18).
\par 47 FLERES 1901, p. 273.
\par 48 MORASSO 1902, pp. 21-22: \'abEgli ha bandit\'b0 aclunque del tutto i colon ad olio, ha bandit\'b0 quelle tinte pesanti e nerastre, quelli impasti bituminosi che renclevano cosi sorclicle le tele, e vi ha sosti\'actuito la tempera, una tempera speciale fluicla e trasparente in cui la luce vi penetra e vi si svolge con tutte le sue sfumature. Questa tempera si stencle a velature sopra una preparazione Bianca e consistente, che fa corpo, e in cui gia l'artefice come in un finissimo bassorilievo ha tracciato i contorni della sua visione\'bb.
\par 49 MAllANTI 2007, p. 184.
\par so ASAC, Fonda Laurenti, n. 1, ricevuta di A. Laezza, 15 febbraio 1905.
\par 51 ASAC, Fonda Laurenti, n. 2, appunti manoscritti: Trattato dell'arte della pittura, scultura et architettura. Per altro it tondo Laurent' conserva anche alcune annotazioni tecniche appuntate senza una premeclitazione cliclattica, dei veri promemoria, come il retro clell'invito alla Esposizione annuale intima della famiglia artistica di Milano (22 clicembre 1918 - 12 gennaio 1919) sul wale I'artista scrive: \'abUna mano di colla clietro Ia tela, e quando e asciutta dare una mano di glicerina per richiamare Ia umiclita alla colla e cosi poter clipingere ad acqua sulfa parte opposta e poter impastare i colori piu agevolmente senza che questi secchino troppo\'bb (ASAC, Fonda Laurenti, n. 1, retro clell'invito aII'Esposizione annuale intima, Milano). La tecnica pittorica di Laurenti 6 stata oggetto di studio da parte di A.P. Torresi (ToRREsi 1991, pp. 47-50; TORRESI 1999, p. 86; TORRESI 2005, pp. 39-45) e recentemente S. Fuso e C. Sant, in un articolo a due mani, hanno letto Ia tecnica laurentiana come un ulteriore strumento della rappresentazione simbolica dei suoi soggetti, capace di sublimare il confine tra \'abvernacolare ecl idea\'bb (Fuso, SANT, 2008, p. 83). Tra i primi accenni alla particolarita della sua tecnica va segnalato quell\'b0 di Fausto Salvatori che net 1903, commentanclo Preludio, scrive, \'abSopra una preparazione a tempera, preparazione biac
\par \tab cosa ora lucicla come le maioliche, le figure sono disegnate a chiaro scuro, e poi dipinte con velature\tab 27
\par e tormentate con fregamenti per ottenere la trasparenza Belle tinte\'bb e fa riferimento ad A. Milesi che impiegherebbe it meclesimo proceclimento (SALVATORI 1903, pp. 168-169).
\par 52 Oltre ai nomi gia citati negli elenchi bibliografici conservati presso it Fondo Laurenti clell'ASAC risultano anche H.T. SHEFFER, Sull'arte della tintura; (Cfr. ASAC, Fondo Laurent', n. 1, busta n. 3 "Corrispondenza con artisti") e i non meglio identificati, Sorte -Asserzioni sulla pittura -e un generico Scuole pittoriche della Grecia.
\par 53 Laurenti 1990, p.?
\par 54 ASAC, Fondo Laurenti, n. 5, lettera di M. Gemmell, 7 settembre 1897.
\par 55 ASAC, Fondo Laurenti, n. 5, attestato di sottoscrizione, gennaio 1899.
\par 56 La rivista annuale "Novissima. Albo d'art' e lettere", edita a partire dal 1901 a Milano con Edoardo De Fonseca, 6 un capolavoro di grafica Liberty. Fin dal prim\'b0 numero annovera tra i collaboratori nomi vicini a Laurent' - Giorgio Kienerk, Giuseppe Mentessi, Domenico Morelli, Pompeo Molmenti, Gaetano Previati, Aristide Sartorio e pubblica la riprocluzione di alcune were clell'artista. Uno studio per Fioritura Nuova nel n. 1 (fig. n.), Pagina elegiaca (fig. p. 17) sul n. 2 e infine nel 1908 pubblica Lina Figura di donna (fig. p. 19) che per quanto sia vista di spalle, presenta Lula pittura assolutamente paragonabile alle coeve teste femminili.
\par 57 Cesare Laurenti 1990, p. 19.
\par 58 M. MORASSO 1903, p. 84.
\par 59 Cfr. N. STRINGA 1998, pp. 141-147.
\par 60 Cfr. P. YORDE, Fregio in ceramica della manifattura di Sevres, in Esposizione Universale del 1900 a Parigi, F.Ili Treves, [Milano, 1901, pp. 209-210, 218-219; ill. p. 205. II fregio, che ha un'estensione di novanta metri ed e it risultato della collaborazione tra l'architetto Albert Thomas e it pittore Giuseppe Blanc.
\par 61 Gli unici italiani che espongono nella sala del ritratto sono infatti A. Milesi (Ritratto di Riccardo Selva\'actico), A. [Mancini (Ritratto della Signora Luigia Torelli) e G. Bolclini (Donna Franca Florio) che per altro ha dimora fissa Oltralpe. Tra gli stranieri vanno segnalati P.A. Bersnard, E.J. Blanche e E. Carriere per la Francia; tre ritratti di J.M.N. Whistler, due di J.S. Sargent e quattro di F. Von Len bach, solo per cita re i nom' pit) celebri (cfr, V Esposizione... 1897, pp. 84-88).
\par 62 Stando ad alcune lettere clatate tra it 1908 e it 1909, l'artista avrebbe realizzato altri clue ritratti per la nobile famiglia bolognese: un ritratto della Contessa Anna Cavazza che lei vecle prima in fotografia net 1908 (Cfr. ASAC, Fondo Laurenti, lettera di A. Cavazza, 9 settembre 1908) ma che nell'aprile del 1909 non 6 ancora terminato (Cfr. ASAC, Fondo Laurenti, n. 4, lettera di A. Cavazza, 1 a prile 1909). A quest\'b0 si aggiunge anche it ritratto del consorte - it conte Cavazza -che Laurenti si augura di portare a termine nell'estate del 1909 (Cfr. VAC P, Fondo Laurenti, lettera di C. Laurenti, 14 agosto 1909).
\par 63 Sull'influenza esercitata da J.S. Sargent (1856-1925) sulfa pittura veneziana clell'Ottocento rimanclo a P. SERAFINI, Favretto, Sargent e /a "neo-Venetian school", in Giacomo Favretto a cura di P. Serafini, Milano, 2010, pp. 38-44.
\par 64 Oltre al disegno pubblicato in questo volume grazie alla clisponibilita di L. Scarclino, esistono presso it Musei Civici di Padova alcuni schizzi ecliti in Da Giovanni De Min... 2005, pp. 459-473.
\par 65 Sulfa vicencla dello Storione la pubblicazione\tab recente e bibliograficamente aggiornata si cleve a
\par Franca Pellegrini: PELLEGRINI 2009, pp. 31-39.
\par 66 A. Buca, Codice Antenoreo, pagina del 3 maggio 1932, courtesy Galleria Gomiero, [Milano-Padova.
\par 67 Rimanclo ogni approfonclimento inerente all'attivita architettonico-urbanistica di Laurenti al saggio di Martina Carraro.
\par 68 VAC P, Fondo Laurenti, manoscritto di C. Laurent' [1931].
\par 69 U. OJET111907, p. 3.
\par 70 Da un confronto con i lampaclari, ancora in uso, della Pescheria (fig. p. 20) e le testimonianze fotogra\'acfiche della sala interna dello Storione e eviclente come E. Bellotto abbia replicato a Venezia un moclello motto simile a quell\'b0 del ristorante paclovano.
\par 71 U. OJETFI 1907, p. 3.
\par 72 Su E. [Vlarsili (1841-1926) la schecla biografica pit) aggiornata 6 a cura di C. Beltrami in Dizionario Biografico degli italiani, Treccani, Roma, in corso di pubblicazione. II fondo Laurenti clell'ASAC inoltre conserva un corpus di corrisponclenza tra Marsili e Laurenti che testimonia un rapporto conficlenziale cli support\'b0 reciproco.
\par 73 ASAC, Fondo Laurenti, n. 2, lettera di P. Molmenti, 5 aprile 1924.
\par 74 SARFATfl 1903, p. 3.
\par 75 Da un appunto sul retro del disegno preparatorio - "Bozzetto per it Ritratto di Baby Scholler New York" - conservato presso la Galleria Internazionale cl'Arte [Moderna di Ca' Pesaro (n. 4388)6 plausi\'acbile che i due ritratti esposti alla XVII Biennale di Venezia del 1930 - sia it generico Ritratto di signora straniera che quell\'b0 intitolato Bebe - si possano iclentificare con quelli che Antonia Dugro Scholler reclama gia a partire dal 1928 (ASAC, Fondo Laurenti, n. 5, lettera di A. Dugro Scholler, 3 gennaio 1928), richiesta sollecitata anche net giugno del 1929 (ASAC, Fondo Laurenti, n. 5, telegramma di A. Dugro Scholler, 5 giugno 1929). Con buona probability Laurenti procrastina it ritarclo nella consegna ecl espone i due clipinti alla Biennale del 1930, prima di inviarli negli Stati Uniti come richiesto delta committente.
\par 76 Cfr. F. BENZI, Purism\'b0, muse\'b0 e surrealita net disegno italiano degli anni tra le due guerre, e M. PRATES!, Novecentismo, in Disegno Italiano del Novecento, Electa, Milano, 1992, pp. 106-153.
\par 17 CADORIN 1936, p. 4.
\par 28
\par
\par La pescheria di Rialto e le altre incursion! architettoniche\tab 29
\par di Cesare Laurent!
\par Martina Carraro
\par Cesare Laurenti, Progetto della pescheria di Venezia, s.d., Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro.
\par Nelle vicende urbane di Venezia tra Otto e Novecento, it nome di Cesare Laurenti \'e9 legato alla realizzazione della pescheria di Rialto, di cui 6 ben visibile Vedificio di testata percorrendo it Canal Grande.
\par Sebbene non sia Tunica occasione che it pittore ha di misurarsi con Varchitettura, questo episodio e comunque it primo, it pi6 laborioso e, in apparenza, anche it solo ad avere realizzazione.
\par La scelta di impegnarsi in una direzione per lui del tutto nuova trae origine dalVinsoddi\'acsfacente tettoia in ferro che, dal 1884, ospitava it mercato cittadino.' La sua e una libera iniziativa non la conseguenza di una commessa. Non gli viene conferito alcun incarico, almeno non dichiaratamente. In realty perb Laurenti gode dell'appoggio dell'amministra\'aczione locale che approvers it progetto senza neppure valutare la possibility di un pubblico concorso.2 A favore del progetto si schierano Vex sindaco Riccardo Selvatico, Antonio Fradeletto, Giovanni Bordiga, Vamico Pompeo Molmenti, e da ultimo lo stesso assessore ai Lavori Pubblici Ettore Sorger. A sostenerlo sono dunque i protagonisti di quelVelite culturale che, dagli scranni del consiglio comunale e dalle pagine dei giornali, stava conducendo la battaglia per la salvaguardia del carattere artistico della citta e che credeva fermamente alla possibility di un rilancio economico della citta in chiave culturale.
\par Laurenti mostra di seguire con attenzione gli eventi, registrando le critiche che fin dall'inizio scandiscono Vesistenza della tettoia3; per intervenire perb attende Vacquisto, da parte del Comune, dell'antico fabbricato dello "Stallon".4
\par Dopo i primi studi, di cui non si conoscono i contenuti, Laurenti si rivolge a Domenico Rupolos, alla ricerca di un architetto che desse forma compiuta alle sue riflessioni. Sulla loro collaborazione, cominciata nel 1896, non esiste una bibliografia che attesti quali siano i singoli contributi. certo perb che dal lavoro congiunto nasca un primo progetto6 di cui Tunica testimonianza grafica resta un disegno in sezione, conservato presso it Museo Civico di Padova (fig.1).7
\par L'idea di fondo e gia ben leggibile: realizzare un nuovo corpo di fabbrica che faccia da testata allo Stallon sul Canal Grande. La soluzione perb e ancora embrionale trattandosi addirittura di un ampliamento in aderenza: un vero e proprio prolungamento dell'edificio esistente, come attestano Vandamento e la continuity della copertura. L'ipotesi e destinata a tramontare per le critiche di eccessiva invasivita ai danni della preesistenza8. invece definito lo schema dell'affaccio sul Canal Grande: un porticato al pianterreno necessario al mercato e, al piano superiore, una loggia con esili colonne a sostenere quelli che, al momento, sembrano archi ribassati.
\par Com'e noto, it progetto approvato9 \'e9 dato alle stampe nel 1900.10 La planimetria gene\'acrale mostra un impianto con avancorpo parzialmente indipendente collegato all'edificio retrostante da un passaggio in quota cui si accede tramite una scala esterna. I disegni pubblicati perO non illustrano it progetto nella sua integrity. La descrizione e demandata ai soli prospetti (fig. 2) e, al pi6, a qualche tavola in sezione utile paradossalmente a denunciare la mancanza di uno studio distributive come rileva la stampa di settore12. La quality degli elaborati rimanda pi6 alla pittura che all'architettura e non solo per certi indugi al pittoresco, ma anche per Vassenza di indicazioni dimensionali13. Manca, ad esempio, un'esplicita scala metrica di riferimento, sostituita da pi6 approssimative figure
\par Cesare Laurenti
\par (1854-1936)
\par a cura di
\par CRISTINA BELTRAMI
\par introduzione di NICO STRINGA
\par testi di
\par CRISTINA BELTRAMI, MARTINA CARRARO
\par schede di
\par CRISTINA BELTRAMI, DOMENICA MARUZZO, MARTINA MASSARO
\par \tab ZeL Edizioni
\par
\par \tab .r.
\par
\par
\par
\par 30
\par umane, raffigurate per l'occasione con le sernbianze di pescatori.
\par In sostanza, pit! che un rnanufatto con una sua coerenza intern, la pescheria a presentata come tin oggetto che ha valore solo per il SUO aspetto esteriore e le vedute prospettiche lo provano arnpiamente (figg 3-4). Conta innanzitutto rispondere ad un'esigenza di decoro, risolta attraverso un dialogo stilistico-formale con il contesto. I riferimenti provengono dal repertorio quattrocentesco: da Palazzo Ducale per gli archi ogivali del pianterreno'4, agli esernpi residenziali di edilizia minore da cui a tratto l'elemento della scaly esterna con arrivo sul loggiato d'ingresso.
\par La sensazione, confortata da alcuni schizzils, e che ''ideare" tin edificio significhi per Lau- rend disegnarne i prospetti e decidere quale linguaggio debbano parlare: in alb termini, creare una scenografia urbana. In questo quack\'b0 si inserisce anche la citazione della loggia del mercato di Rialto derivata da Vittore Carpaccie. La riproposizione, oltre a essere tin fattore di continuity tra vecchio e nuovo, vale come indizio di senso: rappresenta, cio\'e8, un prirno framrnento di quel discorso sulla natura funzionale del manufatto che spettera all'apparato decorativo narrare in forma pit, esplicita.
\par Sono, infatti, la flora e la fauna marina e le attivita legate ally pesca a cornporre il pro\'acgrarnma iconografico dei capitelli che, in quanta di ndirettore artsticou, spettava a Laurent definire e controllare. Al contrario la figura di Rupolo, ndirettore tecnico", si rivela autonorna e ingornbrante del previsto. In cantiere gli equilibri che avevano caratterizzato il processo progettuale si rompono, aprendo una vertenza legate tra i due protagonist (1905-1906) che si chiude con il reintegro di Laurenti'. La causa del conflitto di cornpe\'actenze era la buona dimestichezza di entrarnbi con la scultura, ragione delle finne apposte, da Rupolo, sull'edicola con l'al torilievo della Madonna della C oncezione e da Laurenti sul San Pietro in bronzo. Dopo le consuete prove di posa in opera con l'impiego dei rnodelli, le due sculture sono collocate al loro posto net 1908, poco prima dell'entrata in funzione dell'edificio nella seconda meta di quello stesso anno. L'inaugurazione a pen!) ufficialmente celebrata il 28 aprile 1907, in occasione dell'apertura della VII edizione della Biennale. In breve tempo, a testimonianza dell'eco dell'operazione, la nuova pescheria a assunta a modello per un altro edificio realizzato nella cornice dell'esposizione romana del 1911 che celebrava it cinquantenario dell'Unita d'Italia. La mostra elnografica, allestita nella cede di Piazza d'armi, si articolava in una serie di padiglioni caratteristici per usi e costumi. Tra quest figura il palazzo della Pesca (fig. S), costruito sulla base dei rilievi dell'edificio veneziano condotti nel 1910 dall'ingegnere-architetto roman\'b0 Augusto Giustini cui spetta anche l'idea della ricostruzione'c. E a Venezia, dunque, che Laurenti entra in contatto con Giustini, al quale si rivolge net 1911 per la redazione del progetto cii Monument\'b0 a Dante Alighieri.
\par Rispetto ally vicenda della pescheria, in cui e pressoch\'e8 impossibile stabilire gli apporti di ciascuno degli artefici, quella del Monument\'b0 a Dante e 00 facile da interpretare. Laurenti coglielo spunto da un disegno di Leonardo da Vinci che raffigura, copra un'allura, una costruzione a tronco di cono culminante in una sorta di tempio classico, anch'esso evidentemente a pianta circolare. In\'b0, tre una sezione orizzontale illustra sbrigativamente
\par it sistema degli spazi intent Laurenti studia questo schizzo realizzandone un modello in\tab saretatirenti, Calera da, 0000, Collezbne
\par cartapesta e una veduta prospettica. Quindi definisce programme simbolico del mausoleo\tab private.
\par
\par .r\bullet
\par 0
\par hIle,VA\tab ?MANI?at
\par II.- 01
\par Ali A* WI I, fiFf
\par or,\tab ..N
\par 31
\par chedoveva essere la tracluzionespaziale Bella Divina Cornmedia ed ospitare al suo interno raccolte bibliografiche e iconografiche, nonch6 reliquie e cimeli, dedicate al poeta.
\par A partire da questi elementi Giustini sviluppa le tavole del progetto architettonico cornposto da sei grandi stanze- disposte in sequenza quasi a forrnare una lunga galleria circolare - e da un'altra serie gerarchica di arnbienti, tutti rigorosamente voltati come da tradizione costruttiva romana20. Su mandato del pittore fa eseguire - sempre a Rorna - una veduta prospettica ciall'alto, cosi cia inserire iI progetto in un contesto che, su proposta di Giustini, doveva essere quello dei Monti Parioli21.
\par Presentato nell'arnbito della rnostra di architettura,iI progetto esaurisce iI suo corso con l'Esposizione stessa22.
\par Come evidenzia iI caso roman\'b0, il successo della pescheria accresce la reputazione di Laurenti che ottiene, in laguna, qualche nuovo incarico sia operativo che di consulenza. Tuttavia, niente di quanto fara, dira o scrivera aura un effettivo seguito.
\par Nel 1906 e tra i mernbri Bella cornmissione incaricata di verificare le operazioni di rico\'acstruzione del campanile di San Marco, crollato nel luglio del 1902. Nel 1907, a conclu\'acsione del mandato, Laurenti illustra iI suo disappunto in una apposita relazione con cui si dissocia in parte dai giudizi dei suoi colleghi. Secondo lui alcune scelte attuative, per quanto basate su ragioni filologiche, avevano portato a modificare l'irnmagine esterna della torre, cornprornettencloil concerto di "fedele riproduzione pittorica" e "modificando completamente l'effetto prospettico preesistente fra iI crollato campanile e la Basilica di San Marco"23. In sostanza cib che gli stava a cuore era evitare l'alterazione di uno spazio che ormai si era sedimentato nella rnemoria collettiva.
\par L'intransigenza che, in questa occasione, rnostra nei riguardi della trasformazione dei luoghi non fa di lui pero un "irnmobilista". Laurenti non fa parte di quella schiera di intellettuali contrari per principio al cambiamento, ma accetta che Venezia si trasformi a patto che le modifiche siano concepite con accortezza. Di questa convinzione da prova anche intavenendo nelle discussioni sui nuovi ponti della citta.
\par Nel 1898, con la presentazione al Comune del progetto di Giuseppe Torres e dell'ingegnere Giovanni Antonio Vendrasco, riesplode con vigore la questione del raddoppio del ponte translagunare, finalizzato alla creazione di un collegarnento carrozzabile tra Venezia e la sua terraferma. Pornpeo kilolmenti coinvolge nel cfibattito alcuni artisti che, nei giudizi, si rivelano meno clrastici del previsto24. L'orientamento possibilista tenuto da Laurenti \'e9 solo uno dei fattori che, di Ii a breve, portano Giovanni Stucky ad affidargli un incarico, questa volta, di tipo progettuale25.
\par II 16 febbraio 1901 l'irnprencfitore si presenta al Comune come parziale finanziatore cli un collegarnento stabile tra le Zattere e l'isola della Giudecca, ovvero tra Venezia e la sua zona industrial&,. I tre progetti da lui consegnati hanno per\'b0 iI limite di essere opera di
\par Cesare Lauren ti, Venezia. La pescheria nuova, 1905 ca., Collezione privata.
\par Cesare Laurenti, Calera aa 0000, Collezione privata
\par 32
\par
\par met ing?gnethn. Percb si reuvf-jealla coppia Laurenti - Ru polo, chethnthai due "di d3re urrccchiata ai ck;scini proletti par vethree s-tudiarequali mcchfic he e cam biamenri riterrebtero eventualmente consbliabili dal pu nto di vista an: hitettonico e decorativo, affinch\'e9 l'eri;,encb ponce fc"-ge meglio intonato all'ambente ecl alb sfil? ed al gus-tol.eneziano e thves9e quindi fiCISCEIC..quanto piu p:osibile ca.:a precfil.d? anc he dal lato artisfico"'*. Is ragioni e gli obbetrivi coinvolDimento risultano oftremcdo chi3ri: Stucky c heth lot una re?siDne con "abb?Ihmento". Se cir5 abbia pprtato, come si 9-stene altrove'9, anc he alla rethabne di un verve proprio nuovo proletto, res-ta drf\'acficileth verdicare pot he nente di quanto da loroeventualmente prccbttoe mai giun to all'esame &Dente pubblico.
\par Un ultimoepkclip che, al memento, si frveb prothmaficothstudiare riguarcb l3 presunta realtzazbne in cameo San Vii di un edrficiothsrmato a galeria darte. II problema che si cone nell'incbaine fungeth paradiDma &Winter\'b0 eccursos fin qui tracciato. Come la realtzazipne cklle the di Laurenti rthiethva it concorm di un professbnista capace di dare al concetto "la forma ph) concreta che risppncia ale esi;,enze stab: he ">'.. anc he la riterca ha bi;ccino, in questo caso, nome di un resconsabip esecutiuo come chive daccesso. Pedant\'b0 se e inclubbb che anche l'archi.lettura vain inclusa tra i suoi motti in terei.. sarebte irileerratothfinire Lauren ti an: hitetto, sia pert he nem meno lui b ha mai thtto di se stesso, sia pen: he, forse, si farebbe un tortoall'artista fiero proprie litere incursioni in tethlori div?rsidalla pAtura
\par Cesare Laurent. ca'eta cia, 000 c onnione pinata.
\par
\par 33
\par Cesare Laurenti, Bozzetto peril monurnento a Dante, 1911 ca., Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro.
\par ' Per le vicende antecedenti rirnandiarno a S. BAREZA, Mercato, in Le Venezie possibili. Da Palladio a Le Corbusier, catalogo della mostra, a cura di Lionello Puppi e Giandomenico Romanelli, Electa, Milano 1985, pp. 197-198 e S. SCHRAMMEL, Architektur and Farbe in Venedig 1866-1914, Gebr. Mann Verlag, Berlin 1998, pp. 218-226.
\par 2 Cfr. Seduta del Consiglio Comunale del 3 dicembre 1900, in Atti del Consiglio Comunale di Venezia, Carlo Ferrari, Venezia 1900, pp. 431-453.
\par Tra le sue carte si trovano appunti rnanoscritti tratti da articoli di giornale e resoconti dei clibattiti consiliari. I documenti sono conservati nell'Archivio della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro a Venezia (VACP, fondo Cesare Laurenti, fast. "Lettere varie su opere e proprietari di opere").
\par L'acquisto dell'imrnobile e deliberato nella secluta del Consiglio Comunale del 13 agosto 1896, dr. Atti del Consiglio Comunale di Venezia, Stabilimentotipografico Nodari, Venezia 1896, pp. 373-376.
\par All'epoca Domenico Rupolo (Caneva di Sacile 1861-1945) era irnpiegato presso l'Ufficio Re\'acgionale per la Conservazione dei Monumenti del Veneto diretto da Federico Berchet e aveva anche l'incarico di direttore dei restauri di Palazzo Ducale. Cfr. R. PORTIERI, Domenico Rupolo architetto, Unione Provinciale Cooperative Friulane, Edizioni Concordia Sette, Porclenone 2001, pp. 25-59, 129-136, 154-158.
\par 6 Cfr. Luca BELTRAMI, La nuova Pescheria di Venezia. Progetto Laurenti-Rupolo, in "L'Edilizia Mo\'acderna", a. X, fast. IV, aprile 1901, pp. 13-14.
\par II chsegno, catalogato come sezione di un edificio gotico, e pubblicato in Musei Civici di Padova, Da Giovanni De Min a Emilio Greco. Disegni del Museo d'arte secoli MX-XX, catalogo della mostra, a cura di Franca Pellegrini, II Poligrafo, Padova 2005, p. 459.
\par 8 COSI si era espressa la cornmissione di architetti nominata clal comune per valutare it progetto e composta da Carnillo Boito, Alfredo d'Anclrade e Edoardo Trigomi Mattei. Dello stesso awi\'acso 6 anche Pornpeo Molmenti. La "Gazzetta degli artisti" parla in proposito di un fabbricato completamente nuovo: cfr. Laurenti e la pescheria, in "Gazzetta degli Artisti", a. II, n. 38, 16 novernbre 1897, p. 3.
\par 9 In realta it progetto e sottoposto a una seconda delibera nel 1902. Cfr. Seduta del Consiglio Comunale del 6 giugno 1902, in Atti del Consiglio Comunale di Venezia, Carlo Ferrari, Venezia 1902, pp. 236-242. Le rninirne revisioni apportate al progetto si leggono nei prospetti conservati in Archivio Storico del Comune di Venezia, miscellanea disegni e pubblicati anche nel citato volume di Stefan Shramrnel.
\par 3 4\tab 10 Cesare Laurent', Domenico Rupolo, Album di n. 6 tavole appartenenti al progetto di un nuovo
\par mercato del pesce a Rialto in Venezia, Tip. Naratovich, Venezia 1900.
\par 11 Fatta eccezione per la planimetria generale, non sembra esistere alcuna pianta relativa all'inter\'acvento. Va detto per6 che la Galleria di Ca' Pesaro conserva altri disegni che non si sono potuti consultare perche in restauro e purtroppo, la mostra di cui sono stati oggetto nel 2008, era 1Driva di catalogo.
\par 12 Cfr tra l'altro Luigi Marangoni, La nuova Pescheria di Venezia, in "II [Monitore tecnico", a. VII, n. 7, 10 marzo 1901, pp. 97-98.
\par 13 In merito alle scelte di rappresentazione grafica si legge: "II piano [...] venne presentato al Mu\'acnicipio dal progettisti, affetto bens) della colpa di avere alcune tavole illustrative sapientemente vestite di secluzioni ignorate alla consuetucline della scienza professionale", A. Breda, La nuova Pescheria di Venezia, in "L'Eclilizia Moclerna", a. XVII, fasc. II, febbraio 1908, p. 8.
\par 14 Cfr. Giacomo Boschieri, La Nuova Pescheria, in "L'Illustrazione italiana", a. XXXIV, n. 18, 5 maggio 1907, pp. 445-447.
\par is II riferimento e ai due clisegni pubblicati rispettivamente in Antonella Palazzi, Cesare Laurenti (7854-1936). Catalogo Belle opere, 2 voll., tesi cli laurea, rel. prof. Emanuele Mattaliano, Uni\'acversity clegli studi di Venezia, Facolta cli lettere e filosofia, a.a. 1987-1988, vol. II, fig. 65 I e in S. SCHRAIv1IMMEL,Sc Op. Cit., p. 221.
\par 16 II particolare e citato da tutti i commentatori, ma si vecla soprattutto Giovanni Chiggiato, Per Venezia e per I'Arte, in "Emporium", vol. XII, n. 72, clicembre 1900, pp. 492-495.
\par 17 Alla vertenza Ninetta Laurent' - nipote di Cesare- cleclica interamente it suo Cesare Laurenti e la pescheria di Rialto, (VACP, fondo Cesare Laurenti, fasc. "Pescheria").
\par 18 In relazione al pacliglione della Pesca e al ruolo cli Giustini nell'organizzazione clell'esposizione romana rimancliamo a M. MAGuoLo, L'ethnos ricostruito, L'architettura nella mostra regionale ed etnografica a Roma nel 1977. Un'ipotesi di interpretazione, 2 volt., tesi cli laurea, Istituto Universitario cli Architettura cli Venezia, a.a. 1989-1990, in particolare vol. I, pp. 30-32, e vol. II pp. 97, 109. Si vecla inoltre: URIEL, Y pa diglione veneto. gruppo caratteristico veneto. Mostra della pesca, in "Roma. Rassegna illustrata della esposizione del 1911. Organo ufficiale del comitato esecutivo. Arte, archeologia, storia, etnografia", fasc. IV, 15 settembre 1911, senza paginazione e L. ANGEuil, i palazzi e gli edifici dell'Esposizione di Roma. Valle Giulia e Piazza d'Ami, in "Emporium", vol. XXXIV, n. 204, clicembre 1911, pp. 403-424.
\par 19 In questo e d'aiuto it carteggio di Giustini; Jr VACP, fonclo Cesare Laurenti, fasc. "Esposizione Roma 1911. Prime iclee e contatti per [Monument\'b0 a Dante".
\par 20 Le tavole cli Giustini - piante, sezioni e prospetti - sono quelle conservate al Comune cli Ferrara, IDL1 bblicate in Cesare Laurenti, catalogo della mostra, Amministrazione Provinciale di Ferrara, Comune cli Mesola 1985.
\par 21 "Occor re che Ella [Giustini] provvecla a trovare giovane artista per esecuzione tavola prospettica vecluta dall'alto inclusovi a nche it Tevere. Ora che progetto fu bene accolto rencler6 subito canto che idea monti Parioli parta da Lei cheormai ritengo mio collaboratore", testo di un telegramma cli Laurenti a Giustini, senza data ma 1911 (VACP, fonclo Cesare Laurenti, fasc. "Esposizione Roma 1911. Prime idee e contatti per [Monument\'b0 a Dante").
\par 22 Negli anni Trenta, affiancato da un altro architetto, Laurenti mette mano ancora al progetto, ricollocanclo il mausolea a Monte Mario.
\par 23 Relazione del 1 maggio 7907 del pittore prof. Cesare Laurent! sul progetto di ricostruzione del Campanile di S. Marco, Carlo Ferrari, Venezia 1907, pp. 28-29.
\par 24 Si vecla no: Gli artist! veneziani ed it progetto di un nuovo Ponte sulfa Laguna, in "Gazzetta clegli Artisti", a. III, n. 42, 9 febbraio 1898, ID. 2 e a. III, nn. 43-44, 7 marzo 1898, pp. 1-2; Venezia. progetto di un nuovo ponte sulfa Laguna in Consiglio. Trionfo del voto degli Artist], in "Gazzetta clegli Artisti", a. III, n. 45, 7 aprile 1898, ID. 1.
\par 25 Laurenti era gia in contatto con Giovanni Stucky, quantomeno dal 1897-1898. Allora infatti, assieme all'amico pittore Pietro Fragiacomo, aveva proposto all'imprenclitore la realizzazione cli una nuova resiclenza alle Zattere con "vista del suo grancle mulino a vapore". La notizia 6 in una lettera manoscritta di Laurenti a Stucky, del 22 marzo 1900 (VACP, fondo Cesare Laurenti, fasc. "Note per il progettato palazzetto Stucky alle Zattere"). Dell'iniziativa senza seguito resta\'acno solo gli elenchi Belle particelle catastali che avrebbero clovuto costituire la nuova propriety immobiliare.
\par 26 Anche in quest\'b0 caso, l'iniziativa di Stucky conta illustri precedenti. Cfr. S. BARIZZA, Collegamento stabile Venezia-Giudecca, in Le Venezie possibili..., op. cit., pp. 210-211.
\par 27 Cfr. Seduta del Consiglio Comunale del 23 marzo 1901, in Atti del Consiglio Comunale di Venezia, Carlo Ferrari, Venezia 1901, pp. 58-65 e, tra gli altri articoli riportati in bibliografia, II ponte sul Canale della Giudecca, in "Gazzetta di Venezia", 19 febbraio 1901, p. 2.
\par 28 Lettera cli Giovanni Stucky al Sinclaco Filippo Grimani, Venezia 23 febbraio 1901, in Archivio
\par Storico del Comune di Venezia, Atti 1900-1904, fasc. IX/2/16.
\par 29 Cfr. N. LiuRENTI, Un progetto di ponte sul Canale della Giudecca, in "Ateneo Veneto", vol. 130, n. 4/5/6, 1943, pp. 99-101.
\par 30 L. BELTRAN!, La nuova Pescheria di Venezia..., op. cit., ID. 13.
\par
\par ing\tab HOD UHOU MOH 1111110 MOM MIIIII 111110
\par 35
\par CesarelAumnILCafeada,COXI.Collezime
\par prWan.
\par
\par
\par 38\tab \tab
\par 1.\tab I due confinanti o Scararnucce al confine 1884
\par I clue confinanti, cartolina storica
\par 2.\tab La pescheria in Campo San Pantalon 1884
\par
\par 39
\par
\par 5. L'apertura del regalo 1886
\par C &OE LAUPENTI
\par La lettura
\par 1887, CoRnbne privata
\par 9. Ciaccole
\par
\par 40
\par 1887
\par
\par 41
\par
\par 6.\tab tvlosca cieca 1886
\par 7.\tab yen di trice d 'u \'abel li 1e87
\par GIP.ODMD FAVPM0,
\par Vend itore di uccelli 1899
\par Colleziore privata
\par
\par 42
\par
\par
\par O. Giovani innarnorati 1885 ca
\par
\par 45
\par 8. La soaha del pesoa 1867
\par
\par \tab \tab 47
\par
\par 48
\par \tab 11. Le contadine 1887
\par CE4P.E LAURENT
\par Vol tabarozzo
\par 1887 ca.
\par Cdlezione privata
\par C EAU L4W:8,111
\par Ragazzina con fazzoletto rosso anni 90
\par Cdlezione privata
\par
\par 49
\par Lledizione di una monografia e la realizzazione di una cosi ben ponderata mostra anto\'aclogica sull'opera del veneziano Alessandro Pomi, che riunisce opere di raccolte private e altre di propriety pubblica, costituiscono due ulteriori e rilevanti tasselli in una strategia che Banca Popolare FriulAdria persegue da molti anni, da prima ancora che essa assu\'acmesse it nome riassuntivo di "Segni da un territorio".
\par Essa concretamente si traduce nell'impegno a valorizzare opportunamente it patrimo\'acnio storico artistico della nostra terra, soprattutto per un'epoca the 6 cosi vicina al tempo che viviamo. L'obiettivo di questa nostra iniziativa e quello di recuperare figure e percorsi di artisti a torto ritenuti o divenuti marginali in sede di valutazione storica e critica, e di restituire la loro memoria a quella comunita che li vide operare e lasciare una traccia, nella stessa fase in cui cresceva liattivita della nostra Banca, in uno spirito sincero di condivisione.
\par Che Pomi meritasse da tempo una rilettura risultera a tutti evidente dalla quanta dei suoi lavori, nonche dalla diffusione insospettabile della sua produzione, che ebbe una dimensione davvero internazionale, da Pittsburgh all'America latina, al Giappone, cosi pure dallo spessore della sua diretta o indiretta influenza su altri ben piO conosciuti ar\'actisti, come emerge dal saggio introduttivo di Sergio Marinelli. Questo non sarebbe perb stato possibile senza apposite e capillari indagini, premurosamente dispiegate dal cura\'actore del volume, Stefano Franzo, che finalmente ci riconsegnano una personality certa\'acmente complessa e per alcuni versi sfuggente, ma anche di appassionante modernity.
\par Un altro aspetto importante del nostro programma 6 it tentativo di sviluppare negli appassionati d'arte, in un pubblico pi0 vasto, nelle nuove generazioni una fruizione pi0 attenta e attiva, che non pub darsi senza criteri di analisi e di giudizio costantemente aggiornati e ,,,,erificati. A questo prowede sicuramente la mostra, che ospiteremo presso la sede direzionale della Banca, con la ferma speranza che essa possa incontrare H favore del pubblico e liattenzione rinnovata della critica.
\par Come lo scorso anno Cargnel, anche Alessandro Pomi ci rammenta la densissima per\'acmeability di stimoli e di reciproci scambi che tra la fine del XIX e it XX secolo si instaura tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, le due regioni in cui pi0 distesamente si registra la presenza di FriulAdria.
\par "Segni da un territorio" ambisce a districare questa fitta trama di rapport, evidenziare le comuni radici e sottolineare le analoghe ambizioni che hanno caratterizzato gli artisti di quest'area in questa fase storica. La nostra convinzione e che liarte abbia saputo an\'acticipare spesso le tendenze e le scelte che una society si \'e9 poi trovata a compiere, e che, quindi, perlustrare quei percorsi serva a comprendere meglio quale sia la nostra identity culturale e it futuro prossimo che ci attende.
\par Angelo Sette
\par Presiden te
\par Banca Popolare FriulAdria - Credit Agricole
\par 50
\par
\par
\par
\par 51
\par CESARE LAURENTI
\par Tristis est anima mea o Lutto 1883
\par Proven ienza
\par 10. Frons Animi Interpres 1887
\par \tab oft ro
\par rvw
\par
\par 53
\par 17. La capinera (o Epilogo) 1894
\par Cesare Laurenti Epilogo
\par 1894
\par ubicazione ignota\tab
\par
\par 54
\par 13. Primo dubbio 1891
\par
\par 25. Ninfea '1898
\par
\par
\par 22. Armonie verdi 1895
\par \tab C
\par 1.)
\par co
\par co o.)
\par u- N f un 71' OD\tab OD
\par
\par 59
\par
\par
\par 60
\par 3. La Vedova
\par 1896-1897
\par 35. Donna s.d.
\par
\par 61
\par \tab
\par \tab 0
\par _1 in
\par cy)\tab cs5
\par \bullet Cr
\par
\par IN
\par
\par 19. La Paratola
\par
\par 64
\par 1895
\par \tab
\par ?\tab
\par 24. Fioritura Nuova 1897
\par 32. Armonie della sera 1902
\par ALESSANDRO GOLTZ
\par II Poeta
\par 1897
\par da "L'Illustrazione Italiana", 24 ottobre 1897, p. 271.
\par C ESARE LAURENTI
\par Fioritura Nuova (schizzo) 1897 ca.
\par cia "Novissima", 1901, n. 1, s.p.
\par
\par 66
\par
\par N.
\par iv*
\par 4
\par '1111111111MW
\par
\par 30.\tab Visione antica 1901 ca
\par IV Espostione Internazbnale d'Arte, Venezia, 1901: %11a destra si vedono esposti i due quadri riprodotti in questa doppia pagina.
\par 31.\tab Dolore
\par 1901 ca
\par 68
\par
\par 69
\par Sommario
\par Cesare Laurenti the "seppe tener lo cameo" Nico Stringa
\par Cesare Laurenti: dally pittura di genere all'idea Cristina Beltrami
\par La pescheria di Rialto e le altre incursioni architettoniche di Cesare Laurenti
\par Martina Carraro
\par Tavole
\par Scheele
\par Cristina Beltrami
\par Domenica Maruzzo Martina Massaro
\par Apparati
\par Bibliografia
\par Biografia
\par Esposizioni
\par Indite delle were Credit' fotografici\tab 9
\par 13 29 37 101
\par 131
\par 132 144 152
\par 156
\par 157
\par 27. Figura femminile
\par 1900
\par
\par 70
\par 29. Contadina con fazzoletto 1900 ca.
\par
\par 71
\par 28. La rneraviglia in attesa 1900 ca.
\par
\par 72
\par
\par
\par 74
\par 20. Testa fernrninile 1894 ca.
\par
\par 75
\par 52. Ritratto (bozzetto) 1931
\par
\par
\par CESI3F4 Lavern
\par Ritratto maschile
\par anni 5ettanta
\par Venezia, GaIleria Internazionak crArte htderna di CS Pesaro
\par 76
\par 77
\par CESSRE Lagoa'
\par Ritratto del Prof. Nlarzollo
\par 1870
\par Venezia. Gal1a.ria Internaziona1ad'Arte tylcderna di CS Pe arc
\par
\par \'84MS, 1 ISO
\par 78
\par
\par 39. Ritratto della Signora Fragiacorno 1907
\par 18. Ritratto Barone Treves de' Bon fili 1894
\par
\par 79
\par
\par
\par 80
\par
\par 81
\par 38. Autoritratto di Cesare La urenti - Tormento
\par 1906c.
\par 33. Ritratto della contessa Paolina Giustiniani Toso
\par 1902
\par CESARE LAUREN11
\par Ritratto di Pietro Fragiacomo 1888
\par Collezione privata
\par
\par 82
\par 26. Ritratto della Baronessa Ortensia Treves de Bonfili
\par 1899
\par C LC6.RE LAURENT!
\par Ritratto della Baronessa Ortensia Treves de Bonfili (hozzetto)
\par 1899 ca.
\par Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro
\par 43. Ritratto della rn archesa Moschini Dondi delltrologio
\par 1910\tab \tab 83
\par
\par nelle pagine seguenli
\par 36.\tab Studio per danzatrice - Bozzetto per la decorazione dello Storione
\par 1905
\par 37.\tab Studio per danzatrice - Bozzetto per la decorazione dello Storione
\par 1905
\par
\par 84
\par uy
\par
\par CESARE LAuctarn
\par Testa di donna con fascia rossa 1903-1905
\par Banca Antoniana
\par
\par 86
\par \bullet
\par
\par 87
\par
\par C ESARE L.AURENri
\par Testa di donna con festone 1903-1905
\par Ban ca Antoniana
\par Bozzetto.,
\par C ESARE LAURE1111
\par decorazione della sala "Laurenti" dell'albergo Storione prima della ciemolizione
\par
\par CER6.RE LAURENT!
\par Dominio
\par 1909
\par tavola smernbrata
\par 41.11 Ponte della gelosia 1909
\par 42. Dominic, 1909
\par
\par 89
\par 45. Testa di giovane 1915
\par Cesare Laurent! che "seppe tener lo campo"
\par Nico Stringa
\par Cesare Laurenti, Le contadine (part.), 1887, Venezia, Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro.
\par La pubblicazione monografica su Cesare Laurenti, preparata e coordinate con la con\'acsueta accuratezza e sagacia da Cristina Beltrami, ci porta a toccare con mano una delle questioni pi0 spinose che attengono alle vicende degli artisti: la loro affermazione in vita e, spesso, l'oblio che patiscono dopo la scomparsa.
\par Si tratta, come e noto, di un vero e proprio "topos" che ha ottenuto la consacrazio\'acne letteraria gia nel Trecento nella celeberrima terzina di Dante Alighieri: "Credette Cimabue ne la pentura / tener lo campo ma ora ha Giotto il grido / si che la fama di colui \'e9 scura", a ricordare non solo che le cose, in breve tempo, erano cambiate, ma che, in assoluto, le vicende umane sono sottoposte al destino della mutevolezza; una nota pessimistica che sembrava quasi anticipare la "sfortuna" che Giotto a sua volta avrebbe patito dopo la sua morte.
\par A dire il vero, Laurenti fu dimenticato, progressivamente, gia durante gli ultimi anni della sua esistenza, quando altri gusti, altri sistemi culturali e organizzativi, altri ideali si imponevano per opera di una nuova generazione di artisti; un cambiamento molto rilevante che avveniva anche in seguito ai mutati rapporti tra artisti e critici d'arte e tra arte e politica.
\par Nato all'inizio degli anni cinquanta dell'Ottocento, Laurenti fa parte di quella genera\'aczione che annovera i nomi di Favretto e Nono, Tito e Fragiacomo, Sezanne e Bressanin, Milesi e Ciardi; tutti artisti che sia pure in modi diversi (e con l'eccezione dei paesaggisti) hanno esordito nella pittura cosiddetta di "genere" per poi maturare proprie elabo\'acrazioni personali, sospinti versi it nuovo sia dally Biennale di Venezia (1895) sia dal crucia le passaggio tra i due secoli, facendo i conti soprattutto con la svolta simbolista degli anni novanta. Ma sia la sua formazione, avvenuta fuori di Venezia, sia i suoi gusti e le sue esperienze lo collocano in una zona intermedia tra Venezia e Firenze, tra Nord e Centro Italia, come si vedra dalle sue inclinazioni che matureranno in una rilettura originate del Rinascimento italiano e in un intreccio di interessi (scultura, architettura, ceramica) che fanno della sua pittura qualcosa di difficilmente individuabile con gli schemi "settoriali" dei suoi contemporanei.
\par Se a Favretto, morto giovane gia nel 1887, e a Guglielmo Ciardi e a Luigi Nono, scorn\'acparsi tra il 1917 e il 1918, fu risparmiata la crisi dell'arte italiana del dopoguerra, pi0 longevo Laurenti dovette invece vivere fino in fondo le contraddizioni del "ritorno all'ordine" che, in conseguenza della dittatura fascista, divenne poi, in buona parte, arte di regime.
\par Dal momento che spetta al termometro della storia dell'arte- anch'essa a sua volta da sottoporre al vaglio della critical - rilevare e rendere note le diverse "temperature" che di volta in volta si vengono a formare in un "clima" artistico ben determinato, gli esiti che la curatrice di questo volume ci sottopone sono non solo di carattere anamnestico ma propongono una nuova "dia-gnosi", una conoscenza che avendo attraversato con occhio vigile ottant'anni di storia e arte perviene a giudizi motivati e fondati.
\par Nel caso di Laurenti si riscontra in modo esemplare quale fosse la differenza tra gli artisti che parteciparono, magari anche a latere, ai movimenti innovativi dell'avanguardia, e invece la vecchia guardia che si illudeva di poter essere considerate antesignana della
\par 90
\par
\par
\par CESARE LAURENT!
\par Testa femm ini le (donna pensosa) 1919
\par Collezione privata
\par CESARE LAURENT!
\par Ritratto femminile 1907
\par ubicazione ignota
\par
\par 91
\par 44. Testa di donna 1912
\par C13.4PE LAUPEN11
\par Testa ternrninile in un paesaggio 1916
\par Collezione privata
\par
\par 92
\par 46. Testa femminile con vaso di fiori 1915
\par C134EE LAKENT
\par II riposo
\par anni venti
\par Col'nixie privata
\par C134EE LAKENT
\par In vedetta
\par ante 1907
\par ubicaziore ignota
\par 48. Popolana veneziana 1920 c.a\tab \tab 93
\par
\par 94
\par 47. La verita 1917 ca
\par
\par 95
\par 53. Eterno enigma 1932
\par 96\tab \tab
\par \tab\tab\tab\tab
\par
\par SO. Ritratto di Roberto Sarfatti 192 5
\par C EARE 1-6.URENT I
\par Ritratto di Roberto Sarfatti (hozzetto) 1925 ca.
\par Collezione privata
\par C BARE Lo.untrn
\par La farniglia del pittore 1926 ca.
\par Collezione privata
\par
\par 4 (
\par A.41la 4
\par .4
\par \bullet
\par I
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\par trnalalsoor\bullet -iser
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\par r 41
\par 4lraidiirtem.
\par -
\par -\tab\bullet
\par t.."'\tab\bullet
\par -\tab '
\par a1/41*
\par ;\tab .
\par 49. Ritratto di Ezzelina Menni Carati 1918-1921
\par
\par 98
\par 99
\par
\par 51. Ritratto di Nina Sguario 1930 ca
\par
\par }
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