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\viewkind4\uc1\pard\f0\fs24 GIOVANNI SEGANTINI fu ritratto in questa terra-cotta dallo scultore Emilio Quadrelli a Milano verso il 1885, negli anni che vanno dal quadro La Ninetta del Verz\'e9e al quadro Alla stanga, da quando cio\'e8 il pittore viveva in Milano a quando cominci\'f2 le sue prime lunghe dimore in Brianza.
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\par II Segantini era nato nel 1858, il Quadrelli nel 1863: due giovanissimi, legati gi\'e0 dalla comune lotta per uscire dall'ombra e per trovare il proprio stile, e anche dalla comune fiduciosa amicizia per Vittore Grubicy.
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\par Qui l'atteggiamento del Segantini tra scontroso e doloroso risponde all'animo di lui meglio che nel nervoso e spavaldo busto pi\'f9 tardi modellatogli da Paolo Trubetzkoy. Rivela infatti quell'intima malinconia che rest\'f2 per tutta la vita il sentimento fondamentale del Segantini, e che emana anche dalle sue tele pi\'f9 vaste e solenni. Nella tecnica brava e spezzata si sente la moda del tempo, che partiva dal Grandi e voleva dare alla scultura il fremito della pittura; ma il Quadrelli, come poi sempre nelle sue sculture migliori, gi\'e0 vuole solidamente costruire volto e corpo prima di fare con la creta il pittore.
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\par La bella statua che crediamo inedita, \'e8 nello studio del pittore Carlo Fornara a Prestinone in Vai Vigezzo; n\'e9 potrebbe essere custodita in un sacrario pi\'f9 sicuro, tanto devoto \'e8 il Fornara, nella vita e nell'arte, al ricordo del suo grande maestro. L'ha ritratta un delicato artista della fotografia, Emilio Sommariva.
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