|
(Fonte : Dedalo - 1929-1930)
|
|
Statua colossale del Vescovo Gregorio Di Nona
|
|
A Spalato nel peristilio del Palazzo di Diocleziano è stata
il 29 dello scorso settembre eretta una statua colossale del
vescovo Gregorio di Nona, opera dello scultore Ivan
Mestrovic. Non discutiamo qui l'arte del Mestrovic sia
perchè è notissima in Italia e prima della guerra molte
opere di lui sono state esposte, e anche lodate, a Roma e a
Venezia, sia perchè qui si vuol dire solo dell'opportunità
storica ed artistica d'un siffatto collocamento.
Che il Palazzo di Diocleziano, per
chiunque abbia una conoscenza anche elementare
dell'architettura romana, sia un monumento incomparabile,
questo e certo risaputo anche in Jugoslavia se lo stesso
monsignor Frane Bulic, direttore del Museo Archeologico di
Spalato e perciò custode di quel monumento, s'è a lungo
opposto all'insensata profanazione. Ma hanno avuto il
sopravvento la questione politica e l'orgoglio nazionale: la
volontà cioè di glorificare proprio nella casa
dell'Imperatore romano il vescovo Gregorio che dieci secoli
fa proclamò l'uso nella liturgia, della lingua glagolita e
perciò può essere oggi elevato a simbolo di vittoria verbale
sul mondo latino. Il principe Paolo, cugino del re
Alessandro, tre ministri, i rettori delle Università di
Belgrado, Zagabria e Lubiana, e innumerevoli autorità
religiose, militari e civili sono state presenti alto
scoprimento della statua. Essa e stata donata da Ivan
Mestrovic al Comune di Spalato il quale ne ha solo pagato la
fusione in bronzo e il piedestallo e il collocamento; ed è
stato lo scultore a scegliere questo luogo per la sua opera.
Ma con l'architettura, specie con l'architettura romana, non
si scherza. Basta guardare le fotografie che qui
riproduciamo, per capire che questo colosso furente, alto
sette metri, fuori di proporzione e fuori di stile col
sobrio e solenne edificio classico, apparirà sempre come un
intruso a chiunque si affaccerà su quel luogo sacro a una
storia indimenticabile e incancellabile.
|
|
|
|
|
|
|
|
|