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(Fonte : Fiorentina Primaverile - 1922)
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Fiorentina Primaverile - 1922
Il Palazzo
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Firenze, capitale dell'Arte, mancava completamente di un
locale adatto per le Esposizioni Artistiche. Per iniziativa
della Società delle Belle Arti e di altri enti artistici ed
economici, il Comune di Firenze affidò, alcuni anni or sono,
al Comm. Ing. Vittorio Tognetti e all'Architetto Prof. Dante
FantappiÃ?, lo studio del progetto per un edificio destinato
alle Mostre d'Arte, sullo schema tecnico elaborato da
un'apposita Commissione.
Fu la Giunta presieduta dal compianto Orazio Bacci che
decise l'inizio dei lavori, stabilendo di eseguire, intanto,
la sola parte di edificio destinata esclusivamente alle
Mostre d'Arte, mentre l'ala laterale, ove gli autori avevano
progettato un vasto salone da Concerti con gallerie annesse,
poteva essere costrutta in miglior tempo. Alla spesa il
Comune fece fronte specialmente con un mutuo concesso a
interesse di favore dalla benemerita Cassa di Risparmio.
Sopraggiunta la guerra furono sospesi i lavori, e date le
condizioni finanziare della città , non si sarebbe più
parlato di condurre a termine l'opera se il nuovo Consiglio
della Società delle Belle Arti, presieduto da Sem Benelli,
non avesse riconosciuto che il suo primo dovere consisteva
nel trovare i mezzi per finire il Palazzo.
Benelli e i suoi collaboratori si misero con grande impegno
alla risoluzione del difficile problema e trovarono nella
presente Amministrazione Comunale, nel Sindaco Garbasso, e
nell'Assessore anziano Del Beccaro, il più vivo,
appassionato ed efficace aiuto. Ancora una volta la Camera
di Commercio, presieduta dal Marchese Giorgio Niccolini,
dette il buon esempio e stanziò duecento mila lire per il
nobilissimo scopo.
L'edificio, di carattere semplice e severo, ha l'asse in
corrispondenza dell'Arco di trionfo granducale e dell'antica
Porta di San Gallo. Esso, oltre il vestibolo, contiene, nel
piano superiore, due grandi saloni centrali e sette sale
laterali, oltre gli uffici e gli altri locali di servizio;
il piano inferiore, illuminato, secondo i sistemi moderni, a
luce artificiale, ha i vani corrispondenti. Sul portico e il
vestibolo si eleva un ammezzato da adibirsi, anch'esso, ad
uso di uffici.
Il Parco Ã? stato riassestato e abbellito d'aiuole a cura
dell'Assessorato dei Giardini retto dal Conte Lionello De
Nobili.
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