" In qual parte di cielo, in quale idea
Era l'esempio di questa Psiche? che tenendo con le dita
della mano destra leggerissimamente, quasi temesse
d'offenderla, l'estremità delle ali d' una gentil
farfalletta, né in altro mostrandosi occupata, ed assorta,
che nell'appoggiarla lieve lieve nel mezzo della sua bella
mano sinistra, l'osserva con uno sguardo, e con un sorriso
celeste; e pare, che additarci voglia, che l'anima, di cui
Psiche e la farfalla sono qui l'emblema, sa pienamente
bastare a se stessa, e di se stessa esser paga. Una leggera
veste di candido, e finissimo lino, la quale forma col color
quasi vero delle carni un mirabile contrasto, e la
meraviglia dello scarpello di Canova, con leggiadra
semplicità, ripiegata la cuopre.
Ma perché, quell' invido
lino, che adombri la metà inferiore delle belle tue membra o
castissima Psiche? del tuo candore, della candida tua
innocenza vestita, tu rendi puro come te stessa lo sguardo,
ed il pensiero, che in te meravigliato si affisa.
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Questa fanciulla tutta bella desta però nell'animo di chi
lungamente la contempla una certa inquietudine, un non so
che d'increscevole. Quel tanto suo bastare a se stessa ti
spiace, e da quel marmo corri forse col rapido pensiero a
quegli esseri, che volendo, e potendo bastare a loro
medesimi, possono bensì esser felici, cari agli altri non
mai.
Quest' amabil giovinetta, che sta tra il decimo terzo e
decimo quarto anno della sua età, viene considerata per
l'aurea purità dello stile, con cui è sculta, la più Greca
opera di Canova.
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